- A Napoli, i decessi per incidenti sono aumentati del 60,9% rispetto all'anno scorso.
- I motociclisti rappresentano il 51% delle vittime della strada a Napoli.
- Luglio ha visto 593 incidenti, con 13 decessi e 830 feriti.
I dati forniti dalle statistiche ACI-Istat relativi al corso dell’anno corrente presentano uno scenario inquietante per Napoli: vi è stato infatti un
aumento netto allarmante dell’incidentalità stradale nella zona urbana. Nel dettaglio si registrano ben 37 vittime fatali insieme a circa 3.067 persone rimaste
ferite nel contesto di una totalità pari a 2.379 sinistri stradali avvenuti sul territorio cittadino. Particolarmente preoccupante risulta essere
l’accrescimento del numero dei decessi: esso ha mostrato un
incremento significativo del 60,9% rispetto allo scorso anno. Si segnala anche una variazione positiva nel computo degli incidenti (+1,
8%) e in quello delle persone coinvolte negli stessi (+0,
5%), sebbene queste oscillazioni siano meno accentuate nei valori statistici complessivi. Tali statistiche corrispondono a una media settimanale
tragicamente espressa da tre decessi ogni trenta giorni; questo porta ad avere giornalmente registrati circa sei nuovi eventi incidentali e otto feriti.
Tra le ragioni fondamentali dietro tale situazione desolante emergono condotte rischiose alla guida; fra queste figurano comportamenti come la
distrazione mentre si è alla guida, diffusione della disattenzione verso i segnali stradali e come principale causa anche l’elevata velocità. Nello specifico, gli utenti più vulnerabili risultano
essere i motociclisti che costituiscono oltre il
51%, mentre seguono i pedoni confinati nella drammaticamente alta percentuale del
30%. La
velocità elevata rappresenta la principale causa degli
incidenti mortali sul territorio provinciale. Il mese di luglio emerge nettamente come quello più
allarmante: sono stati registrati ben
593 eventi sinistri, risultando in
13 decessi e
830 persone ferite. In termini statistici, è sorprendente notare che oltre un quarto delle vittime (
27%) perde la vita durante le ore notturne per colpa di tali episodi tragici. Al di fuori della città capoluogo, Pozzuoli rivela statistiche
allarmanti essendo al primo posto per incidentalità con i suoi
194 casi, insieme al maggior numero complessivo di lesioni riportate (
286 feriti
). D’altro canto, Giugliano in Campania spicca tristemente per l’alto conteggio dei decessi segnalati (
5 chiusure fatali.
)
Le tendenze illustrate qui sono coerenti anche su scala regionale e nazionale; sebbene ci sia stata una lieve crescita nella conta generale degli incidenti e dei relativi contusi
registrati, contrasta positivamente una certa flessione nel computo totale delle perdite umane. Infatti, nel corso dell’anno corrente nel paese hanno avuto luogo ben
166.525 episodi accaduti (+0,4%), culminando purtroppo nell’intervento della morte che ha portato ad esaurire il valore numerico nei confronti dell’esito fatale fissandosi intorno
ai
3.039 (-
3,8%
) unità con un conseguente bilancio globale relativamente ai
224.634 tra i coinvolti
(+0,5%). [Istat]. In relazione alla situazione della Campania, i dati evidenziano un totale di
10.242 incidenti (+4,3%), con
220 decessi (-3,5%) e
14.676 persone ferite (+4,8%). L’oscillazione nei tassi
di incidentalità a Napoli mette in risalto l’importanza imperativa di intraprendere
iniziative più decisive e regolari per affrontare efficacemente questo problema.
Analisi delle ragioni alla base degli incidenti stradali nella città di Napoli: particolari evidenze in Mergellina e in altre zone
L’esame approfondito delle motivazioni alla base degli incidenti stradali nella città partenopea mette in luce una realtà intricata nella quale
l’eccesso di velocità associato ad attività illecite risulta cruciale. Il quartiere Mergellina—celebre per il suo incantevole panorama—si trasforma inevitabilmente in una zona caratterizzata da sinistri ricorrenti; ciò è
principalmente attribuibile sia all’alta velocità degli automobilisti che alla proliferazione sregolata di posti auto non autorizzati. Tali posteggi creano infatti gravi problematiche al flusso del traffico stradale, limitando lo spazio disponibile
sulle vie principali; questo fenomeno si ripercuote negativamente sulla mobilità degli autobus, rendendo ancora più concreta la possibilità d’incidenti tra veicoli privati e motocicli. A dispetto dell’introduzione nel territorio—specificatamente nei pressi della Piazza Sannazzaro—di dossi rialzati finalizzati al potenziamento della sicurezza negli attraversamenti pedonali, insieme alle richieste incessanti da parte dei cittadini colpiti direttamente dal dramma vissuto o dai familiari delle vittime affinché le autorità
competenti si attivino concretamente nell’aumentare gli standard protettivi riservati ai pedoni, nessuna variazione positiva pare essersi manifestata fino ad ora nella realtà quotidiana dell’area fortemente vulnerabile agli eventi predetti. Tragedie come
quella di Elvira Zriba, investita mortalmente a Mergellina nel 2022 da un motociclista in eccesso di velocità, sottolineano l’urgenza di interventi più risoluti.
Not only Mergellina, but other areas of the city and province record high accident rates caused by various factors. Chain accidents occur in critical points such as Corso Umberto, where an oil slick triggered a series of collisions. The highways and ring roads
surrounding Naples are the scene of serious accidents, as evidenced by incidents on the A1 Milan-Naples, A16 Naples-Canosa, and the Naples Ring Road. These episodes highlight the vulnerability of the road network, both in urban and extra-urban areas, and the variety of causes that contribute to accidents, from road surface conditions, like in the case of the oil slick, to incidents related to rear-end collisions and overturning of heavy vehicles.

La lotta all’alta velocità e la tolleranza zero verso i parcheggiatori abusivi sono indicate come azioni prioritarie per contrastare l’elevata incidentalità, soprattutto in aree come Mergellina, dove i parcheggi illegali ostacolano la circolazione e contribuiscono
attivamente al rischio. L’applicazione efficace delle sanzioni e la loro riscossione sono fondamentali non solo per disincentivare i comportamenti illeciti ma anche per generare risorse economiche da reinvestire nella sicurezza stradale, come previsto dal
Codice della strada [Istat]. Oltre all’azione repressiva, è cruciale investire sulla cultura della sicurezza stradale attraverso campagne di sensibilizzazione e percorsi formativi nelle scuole.
Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS) ha un ruolo di risarcimento dei danni, oltre a contribuire indirettamente a lenire le conseguenze materiali degli incidenti, permettendo alle vittime di concentrarsi sulla ripresa
fisica e psicologica.

Le statistiche generali indicano che le cause principali degli incidenti sono la distrazione, il mancato rispetto delle regole e la velocità eccessiva. Questi fattori, combinati con la congestione del traffico e le infrastrutture in alcuni casi obsolete, creano un ambiente ad
alto rischio sulle strade napoletane. L’entità della questione impone la necessità di un metodo che integri diverse discipline, allo scopo di attuare misure quali
interventi infrastrutturali,
controlli specifici e iniziative educative capaci di sensibilizzare la popolazione sulla responsabilità nell’atto di guidare.
- È confortante vedere come Cardarelli e associazioni si impegnino......
- L'aumento degli incidenti a Napoli è inaccettabile 😡......
- Forse dovremmo ripensare il modello di mobilità urbana a Napoli 🤔......
Un tema di rilevante importanza è quello relativo al sostegno psicologico per le vittime di incidenti stradali, nel quale si inseriscono in modo significativo tanto il Cardarelli, quanto varie associazioni impegnate a questo riguardo. La collaborazione tra istituzioni sanitarie e realtà associative rappresenta un’opportunità cruciale, volta a fornire un aiuto concreto a chi affronta il pesante fardello che tali esperienze spesso comportano.
Nel quadro degli eventi negativi causati dal traffico veicolare, è evidente come gli incidenti stradali producano effetti ben oltre i semplici danni fisici. Infatti, si accompagnano a
cicatrici invisibili profonde, inducendo traumi psichici la cui portata può risultare particolarmente deleteria per i sopravvissuti, per i loro cari e persino per coloro che prestano soccorso in tali circostanze critiche. La necessità impellente di assistenza
psicologica tempestiva ed esperta si configura come fondamentale nella gestione delle conseguenze emotive e cognitive scaturite da simili esperienze traumatiche.
All’interno della rete sanitaria campana spicca l’Ospedale Cardarelli di Napoli quale centro nevralgico nell’affrontare le emergenze legate agli incidenti su strada tramite il proprio Trauma Center. Tuttavia, va notato che le indicazioni relative a un servizio dedicato
specificamente al sostegno psicologico delle vittime all’interno dell’U. O. S. Psicologia clinica del Cardarelli non sono dettagliatamente espresse nella documentazione consultata; nondimeno vi sono associazioni locali ed iniziative autonome che lavorano sia in
sinergia con la struttura ospedaliera sia in isolamento totale nel tentativo di fornire adeguata assistenza nelle situazioni sopra descritte.
È noto che le associazioni di familiari e vittime della strada, come l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada A. P. S (AIFVS) e l’AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada, abbiano sedi e attivino percorsi di supporto anche a Napoli e nell’area campana. Queste organizzazioni
offrono
assistenza e supporto a coloro che hanno subito perdite o lesioni a causa di incidenti, lavorando per la giustizia, la sicurezza stradale e offrendo un valido aiuto nel percorso di elaborazione del trauma. Il loro operato si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione e prevenzione,
collaborando anche con le istituzioni.
Progetto ANIA Cares: è un’iniziativa che prevede un servizio di pronto soccorso psicologico attivo per le vittime di incidenti stradali e i loro familiari. Tale progetto supporta psicologicamente le persone colpite, facilitando la
loro ripresa emotiva.
La disponibilità di un pronto soccorso psicologico, come quello sperimentato in passato presso il Cardarelli, rappresenta un modello importante da replicare e potenziare. La tempestività degli interventi operati da psicologi esperti gioca un ruolo cruciale nell’alleviare i sintomi immediati legati allo shock e al trauma, contribuendo a evitare l’insorgere dei disturbi definiti come stress post-traumatico (
PTSD). Questo processo non solo agevola la riabilitazione, ma si avvale anche dell’importante collaborazione tra associazioni presenti sul territorio, istituzioni sanitarie e organi
delle forze dell’ordine. Creare una solida rete sociale permette alle vittime di essere sostenute nel delicato compito di ristrutturare la propria esistenza dopo eventi profondamente sconvolgenti. In tale contesto, si erge il concetto della
resilienza, intesa come abilità intrinseca nella persona per far fronte alle difficoltà; questa competenza risulta potenziata grazie agli aiuti forniti dalla comunità locale e dagli specialisti del settore psicologico.
L’impatto psicologico dei traumi stradali e le strategie di resilienza
Quando si considerano gli incidenti stradali è essenziale non trascurare le
ripercussioni psicologiche profonde, spesso invisibili all’esterno ma devastanti per gli individui coinvolti. Il
trauma causato da un incidente stradale, infatti, può dar vita a una gamma intricata di risposte emotive che variano dal primo momento di shock fino ad arrivare a disturbi prolungati come il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), ansia generalizzata, depressione e varie forme di fobia
legate alla guida. Le persone che riescono a superare un evento così traumatico possono ritrovarsi a rivivere costantemente la situazione attraverso flashback intensi; possono sperimentare incubi frequenti oppure cercare di evitare luoghi associabili
all’accaduto ed esibire una risposta d’allerta ingigantita rispetto alle normali circostanze quotidiane. Tali manifestazioni alterano profondamente non solo la loro qualità della vita ma impattano anche sulle interazioni sociali e sull’efficacia lavorativa dell’individuo
stesso.
Dal punto di vista della
psicologia cognitiva, esperienze traumatizzanti come quelle legate agli incidenti stradali sono capaci di modificare significativamente i meccanismi mnemonici e i processi comunicativi interni dell’individuo stesso. La psicologia suggerisce che la mente è incline a enfatizzare gli
elementi minacciosi legati all’evento traumatico, instaurando modelli mentali poco funzionali che incrementano sentimenti di ansia e terrore. Si osserva nella
psicologia comportamentale come esperienze traumatiche possano condurre a una certa forma di evitamento rispetto ad alcune situazioni collegate all’incidente stesso.
Tale strategia difensiva può fornire un sollievo immediato dall’ansia; tuttavia, essa ostacola in modo significativo il processo necessario per affrontare e superare i timori legati al trauma.
In quest’ottica, la
salute mentale delle vittime degli incidenti stradali richiede interventi altamente specializzati. In questo ambito della
medicina correlata alla salute mentale, sono disponibili diverse tecniche terapeutiche destinate ad affrontare le conseguenze del trauma indotto da incidenti stradali. Tra queste spicca la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), con particolare riferimento alla Terapia centrata sul trauma (TF-CBT), concepita per assistere le persone nell’individuazione e nella ristrutturazione dei pensieri e dei comportamenti
non funzionali collegati al loro vissuto traumatizzato. Altri metodi significativi comprendono l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un approccio volto alla rielaborazione dei ricordi dolorosi, così come la terapia di esposizione graduale alle tematiche ansiogene
con cui si deve confrontare il soggetto recuperante.
Per prevenire o mitigare l’impatto psicologico a lungo termine, l’intervento precoce è cruciale. Il supporto psicologico offerto nelle immediatezze dell’incidente può aiutare a stabilizzare la persona, fornirle strumenti per gestire lo stress acuto e orientarla verso percorsi terapeutici se necessario. Iniziative come un pronto soccorso psicologico o la presenza di psicologi specializzati nelle strutture
di emergenza possono fare una notevole differenza. Le associazioni di familiari e vittime della strada giocano un ruolo fondamentale nel fornire un supporto continuativo, creando spazi di condivisione e comprensione reciproca, e offrendo assistenza pratica e orientamento.
Glossario:
- PTSD: Disturbo da Stress Post-Traumatico, una condizione psicologica che può svilupparsi dopo aver vissuto un evento traumatico.
- CBT: Terapia Cognitivo-Comportamentale, un tipo di psicoterapia che aiuta a modificare i modelli di pensiero disfunzionali.
-
EMDR: Una tecnica nota come
Desensibilizzazione e rielaborazione tramite movimenti oculari, largamente utilizzata per affrontare il trauma psicologico. -
AIFVS: Si tratta dell’
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, dedicata a supportare i familiari delle vittime degli incidenti stradali. - Cardarelli: La struttura medica di Napoli che è considerata un centro di riferimento di primo piano per la gestione del trauma.
Iniziative e progetti di sensibilizzazione per la sicurezza stradale
Per rispondere all’urgenza legata agli incidenti stradali, sono state intraprese molteplici iniziative e progetti nella città di Napoli, così come nell’intera regione Campania. Le campagne promosse dalla
Fondazione ANIA si focalizzano sull’importanza della sicurezza al volante; esse sottolineano la necessità di adottare comportamenti responsabili mentre si guida, nonché i gravi rischi connessi sia alla distrazione che alla conduzione in stato d’ebrezza. Tali sforzi includono eventi educativi presso le
scuole nel tentativo di instillare un ethos responsabile negli utenti delle vie urbane.
“È essenziale che la comunità collabori attivamente per ridurre il numero di vittime sulle strade,” dichiara Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA. “Le nostre campagne mirano a cambiare le abitudini, facendo comprendere che ogni piccolo gesto può contribuire a salvare vite.”
Parallelamente, è stato istituito l’
Osservatorio per il Monitoraggio dell’Incidentalità, un ente dedito a esaminare incessantemente le statistiche sugli incidenti al fine di formulare strategie più incisive ed efficaci nella prevenzione degli stessi. Questo organismo lavora a stretto contatto con le autorità locali per migliorare le
infrastrutture stradali e promuovere interventi mirati nelle aree ad alto rischio.
Conclusivamente, la crescita della consapevolezza riguardo alla sicurezza stradale e il miglioramento dei servizi di supporto psicologico possono rappresentare un passo cruciale nella lotta contro l’incidentalità a Napoli e oltre. La sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadinanza è fondamentale per costruire un futuro più sicuro per tutti.
