- Il congresso del 27 marzo 2025 a Piacenza ha esplorato le tecniche EMDR.
- L'EMDR attenua i ricordi traumatici e rafforza le capacità dei pazienti.
- La «settimana full immersion» combina EMDR, mindfulness e drammaterapia.
Il 27 marzo 2025 ha visto Piacenza emerge come centro nevralgico per un significativo incontro nazionale incentrato sull’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e sulle neuroscienze. Questo evento fondamentale si è rivelato essenziale per i professionisti sanitari presenti. Tenuto nell’aula Confindustria, il congresso ha accolto rinomati esperti internazionali che hanno indagato sulle tecniche più innovative nella cura del trauma psicologico. Strutturato con una sessione teorica al mattino seguita da attività pratiche nel pomeriggio, tale manifestazione ha offerto uno spazio prezioso per aggiornamenti ed interazioni fra specialisti.
La direzione dell’evento è stata assunta da Michela Monfredo, quale psicologa specializzata in Oncologia all’Ausl di Piacenza e leader riconosciuta nel comitato esecutivo nazionale di EMDR Italia. La Monfredo ha evidenziato come l’EMDR si sia affermato come un punto fermo nella gestione dei traumi emotivi; questa metodologia consente infatti non solo di attenuare gli effetti negativi legati ai ricordi traumatici ma anche di rafforzare le capacità dei pazienti nell’affrontare le sfide quotidiane della loro vita. La sua dichiarazione ha sottolineato quanto sia fondamentale una validazione scientifica del trattamento, attraverso uno studio che esplora l’effetto dell’EMDR sulla neurofisiologia. Questo approccio implica un’attenta analisi delle immagini cerebrali e la valutazione delle alterazioni neuronali nei soggetti sottoposti a questo tipo di terapia.

La dottoressa Isabel Fernandez, che ricopre la carica di presidente dell’Associazione EMDR Italia e della EMDR Global Alliance, ha messo in luce l’importanza cruciale dell’EMDR nel gestire le ripercussioni di esperienze traumatiche, enfatizzandone il rilevante impatto terapeutico. Si è posta in evidenza l’urgenza di attuare interventi rapidi, specialmente durante le fasi critiche, al fine di sostenere la resilienza dei pazienti. Il dottor Fernandez ha avvalorato l’idea che l’EMDR rappresenti una delle modalità terapeutiche più efficaci e maggiormente consigliate nelle direttive internazionali. Questa tecnica sta vedendo un’adozione sempre più ampia anche nel contesto italiano, dove numerosi professionisti sono riusciti ad applicarla con risultati positivi.
Meccanismi e Benefici dell’EMDR: Una Trasformazione Profonda
La terapia EMDR emerge come un metodo distintivo nel contesto delle pratiche terapeutiche per il suo potenziale nel provocare sostanziali trasformazioni nei ricordi perturbatori. Mediante tecniche quali la desensibilizzazione combinata con la ristrutturazione cognitiva, questo approccio consente il superamento degli ostacoli che inibiscono l’elaborazione dei traumi passati; così facendo facilita una rielaborazione efficace dei vissuti dolorosi. I traumi vissuti subiscono un alleggerimento dell’intensità emotiva negativa legata ad essi; parallelamente, sia i pensieri intrusivi che il carico affettivo associato risultano attenuati nelle loro manifestazioni corporee ed emozionali. Tale meccanismo d’azione offre all’individuo l’opportunità non solo di rivalutarsi ma anche di adottare reattività cognitiva meno disfunzionale migliorando così lo standard esistenziale complessivo.
In seguito a un ciclo terapeutico condotto attraverso l’EMDR, gli individui coinvolti riferiscono frequentemente incrementate doti resilienziali unite a una maggiore competenza nella gestione delle circostanze avverse. Questa forma terapeutica gioca dunque un ruolo cruciale nel diminuire tendenze all’evitamento ed ottimizzare abilità interpersonali relative alla comunicatività; ulteriormente promuove abitudini più vantaggiose nell’ambito quotidiano. Le testimonianze raccolte da coloro che hanno usufruito del percorso EMDR sono state caratterizzate da entusiasmo significativo: in numerosi casi è stata registrata una marcata decrescenza della vividezza emotiva ancorata ai traumi del passato. Un caso emblematico riguarda un individuo che ha vissuto un incidente d’auto traumatico, il quale ha osservato come le sue emozioni legate ad ansia e paura siano diminuite nel tempo, favorendo una condizione esistenziale più equilibrata.
In aggiunta, i soggetti coinvolti hanno frequentemente menzionato una rinnovata percezione interna caratterizzata da una marcata calma e tranquillità. Un racconto toccante proviene da una sopravvissuta alla violenza domestica che ha spiegato come l’approccio dell’EMDR le abbia permesso non solo di affrontare la persistente ipervigilanza ma anche le tensioni emotive accumulatesi nel tempo; ciò le ha restituito uno spazio personale sereno all’interno della propria quotidianità. L’immenso apprezzamento dimostrato dai pazienti verso i terapeuti è stato rilevante: queste persone hanno rimarcato l’alta qualità del supporto ricevuto durante il percorso terapeutico per affrontare traumi passati, evidenziando significativi progressi sia nella loro esistenza complessiva che nei rapporti sociali instaurati con gli altri.
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La Settimana Full Immersion: Un Approccio Integrato per la Cura del Trauma
A fronte della crescente complessità delle problematiche inerenti ai traumi psicologici, è emerso un innovativo modello terapeutico noto come settimana full immersion. Questo metodo combina in modo sinergico la terapia EMDR, unitamente a una varietà di pratiche cliniche (top-down), esperienze spirituali quali la mindfulness, ed esercizi corporei (bottom-up) incluse forme espressive come lo yoga o la drammaterapia. Tale iniziativa si rivolge non solo ai pazienti segnati da esperienze traumatiche profonde accompagnate da sintomi intensi, ma anche a chi desidera concentrare le proprie energie per velocizzare il proprio processo rigenerativo.
Il fine principale consiste nel costituire un contesto favorevole caratterizzato dalla sicurezza necessaria all’integrazione e alla stabilizzazione: questi fattori risultano indispensabili per affrontare adeguatamente i ricordi traumatici. Inoltre, il modello della settimana full immersion consente l’accesso facilitato a uno “stato fluido” – una condizione raramente realizzabile tramite incontri sparsi nel tempo. Questa modalità operativa si erge così a vero catalizzatore del recupero psichico, conducendo l’individuo verso livelli elevati di auto-compassione assieme alla comprensione empatica nei confronti degli altri; tali elementi costituiscono segnali chiari dell’armonizzazione interna nonché della piena riconciliazione col trauma vissuto. La settimana intensiva è caratterizzata da un insieme variegato di esperienze sinergiche che includono gruppi di parola, drammaterapia, mindfulness, yoga, meditazione in movimento, neurofeedback e laboratori creativi. Tali attività sono concepite per promuovere la creazione di sicurezza emotiva, stabilizzazione sistemica e regolamentazione affettiva utilizzando approcci diversi. Questo consente ai partecipanti non solo di recuperare una dimensione maggiore di stabilità ma anche di fortificare i progressi già realizzati. Inoltre, si mira a regolare le loro condizioni psico-emotive ed aumentare quella fondamentale consapevolezza corporea. La riconfigurazione dello spazio dedicato alla psicoterapia all’interno di un contesto accogliente gioca un ruolo cruciale nel rendere il centro stesso un rifugio sicuro dove avviene l’analisi profonda delle esperienze interne più travagliate.
EMDR: Efficacia Comprovata e Meccanismi di Funzionamento
L’EMDR si presenta come una metodologia scientificamente avvalorata nella cura delle esperienze traumatiche ritenute responsabili dello sviluppo della psicopatologia o della sofferenza psichica nei soggetti trattati. Attraverso i movimenti oculari alternativi – oppure utilizzando altre modalità di stimolazione alternata destra/sinistra – questo metodo ripristina l’equilibrio fra le componenti eccitatorie e inibitorie, favorendo così la comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si rivela particolarmente efficace nel contrasto al Disturbo da Stress Post-Traumatico (DSPT), nei traumi complessi oltre a varie altre problematiche correlate ad eventi traumatici o gravemente stressanti.
Le indagini scientifiche indicano chiaramente che dopo aver vissuto eventi particolarmente perturbanti si verifica una compromissione nel naturale meccanismo con cui il cervello elabora le informazioni. Mediante l’EMDR si promuove la rielaborazione delle informazioni fino al superamento degli schemi emotivi limitanti; ciò consente all’individuo non solo di utilizzare queste esperienze in maniera costruttiva ma anche di integrarle efficacemente all’interno della propria struttura cognitiva ed emozionale senza valenze negative. I benefici terapeutici ottenuti attraverso questa tecnica sono stati documentati in molteplici studi scientifici che attestano una significativa riduzione dei sintomi post-traumatici e un generale miglioramento dello stato sia psicologico che fisiologico dei partecipanti ai vari protocolli terapeutici.
Studi di neuroimaging hanno evidenziato modifiche del flusso ematico cerebrale, del volume e densità neuronale e del segnale elettrico cerebrale in pazienti trattati con EMDR. Questi cambiamenti neurobiologici correlati all’EMDR indicano uno spostamento dell’attivazione massima dal sistema limbico “emotivo” a regioni corticali “cognitive”, rendendo l’EMDR la prima forma di psicoterapia con un effetto neurobiologico comprovato. Nonostante le prove di efficacia, il meccanismo che determina i risultati dell’EMDR è stato oggetto di dibattito per molti anni. Tuttavia, recenti ricerche suggeriscono che l’EMDR agisce attraverso la riduzione della vividezza dei ricordi traumatici, appesantendo la memoria di lavoro durante il recupero del ricordo traumatico e favorendo una rielaborazione più distaccata del materiale mnestico.
Verso una Nuova Era nella Cura del Trauma: Integrazione e Personalizzazione
L’EMDR costituisce una rivoluzione nel contesto della salute mentale poiché propone metodologie validate empiricamente ed efficienti nel trattamento dei traumi. La sua abilità nel riadattare i ricordi dolorosi accresce non solo il potere terapeutico riducendo l’intensità emotiva associata a tali memorie, ma favorisce anche lo sviluppo di resilienza negli individui colpiti da eventi estremamente stressanti o traumatici. Inoltre, l’interazione tra EMDR e altre strategie terapeutiche, come ad esempio quella caratterizzata dalla settimana full immersion, crea opportunità senza precedenti nell’ambito della cura del trauma stesso fornendo quindi itinerari personalizzati orientati al benessere psicofisico.
È imprescindibile riconoscere l’importanza di un metodo integrato che sia anche altamente personalizzato quando si tratta dell’assistenza ai soggetti traumatizzati. Ogni persona presenta peculiarità proprie: storie personali singolari con esperienze variegate ed essenziali risorse interiori diverse fra loro; ciò impone quindi a chi opera nell’ambito della salute mentale di impegnarsi in modalità operative versatili sintonizzate sulle necessità individuali dei pazienti stessi. L’EMDR offre appunto questa opportunità grazie alla sua dimostrata efficacia oltre alla possibilità d’essere combinata sinergicamente ad ulteriori tecniche curative. In materia psicologica c’è un elemento cardine che si allinea perfettamente con i temi trattati nel presente articolo: parliamo dello schema. Quest’ultimo funge da matrice mentale predisposta a organizzare ciò che una persona sa o presume sul proprio ambiente. Eventuali traumi vissuti possono portare ad alterazioni degli schemi esistenti nell’individuo; tale cambiamento può indurre alla formazione di pensieri o comportamenti disfunzionali. L’approccio EMDR è volto a modificare i ricordi traumatizzati interferendo sugli schemi negativi, consentendo così un orientamento verso modalità adattive più sane ed efficaci.
Passando oltre alle nozioni base della psicologia cognitiva troviamo la memoria di lavoro, un concetto raffinato utile per esplorare ulteriormente l’argomento discusso nell’articolo in questione. Questo specifico tipo di memoria garantisce l’immagazzinamento temporaneo e gestione delle informazioni cruciali necessarie allo svolgimento dei compiti cognitivi elaborati. Sembra infatti che nel contesto dell’EMDR questa stimolazione bilaterale intensifichi il carico della memoria operativa durante il momento del richiamo dei ricordi disturbanti; ciò permette una reinterpretazione meno intensa dal punto di vista emozionale.
Ti incoraggio ad approfondire come eventi traumatici possano plasmarne non solo gli approcci interpretativi riguardo al mondo circostante ma anche influenzino fortemente l’autopercezione personale. In caso di aver vissuto un trauma, ti esorto vivamente a contattare un esperto del settore. Le tecniche dell’EMDR, insieme ad altre modalità terapeutiche, si rivelano efficaci nel processo di riassorbimento dei ricordi traumatizzanti, favorendo il ripristino della tranquillità interiore e l’opportunità di condurre una vita arricchente e dotata di significato.
- Sito ufficiale di EMDR Italia, fornisce informazioni sull'associazione e la terapia EMDR.
- Presentazione di Michela Monfredo sull'EMDR e il trauma psicologico a Piacenza.
- Comunicato sulla nomina di Isabel Fernandez a Chair dell'EMDR Global Alliance.
- Sito ufficiale di EMDR Italia, per approfondire cos'è e come funziona.