- La Diocesi nomina Johanna Brunner referente anti-abusi dopo il caso Carli.
- Brunner, teologa ed assistente sociale, guiderà l'attuazione delle raccomandazioni.
- Creato uno sportello nel Vicariato generale per il report anti-abusi.
- L'indagine sul caso Carli ha evidenziato lacune nella documentazione e comunicazione.
- Obiettivo: spazio sicuro per la comunità e cultura di prevenzione.
La Diocesi di Bolzano-Bressanone ha <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.bz-bx.net/it/news/dettaglio/convegno-sugli-abusi-la-diocesi-analizza-le-criticita-modifica-le-strutture-coinvolge-le-persone-colpit.html”>compiuto un passo significativo per affrontare le criticità emerse dal rapporto indipendente sul caso del sacerdote don Giorgio Carli. In risposta alle raccomandazioni dello studio legale Westpfahl Spilker Wastl di Monaco di Baviera, il vicario generale Eugen Runggaldier ha nominato Johanna Brunner come nuovo punto di riferimento per la prevenzione e l’elaborazione degli abusi. Tale designazione intende consolidare la struttura direttiva del programma diocesano “Il coraggio di guardare”, fornendo supporto al vicario generale nella supervisione dell’implementazione delle indicazioni esterne.
Brunner, che dal 2017 è a capo dell’ufficio matrimonio e famiglia in Curia, ora ricopre anche la posizione di referente principale per le problematiche legate agli abusi all’interno della Chiesa altoatesina, conservando al contempo la sua precedente mansione. Il rapporto redatto dallo studio legale aveva messo in luce lacune organizzative all’interno della gestione curiale, specialmente per quanto riguarda la raccolta dati, le procedure decisionali e l’affidabilità dei protocolli. La nomina di Brunner costituisce un passo decisivo nel tentativo di risolvere le mancanze emerse, introducendo pratiche rigorose, delineando in modo chiaro le competenze necessarie e avviando un’approfondita valutazione dei rischi.
Il Profilo di Johanna Brunner: Una Figura Chiave per la Diocesi
La selezione di Johanna Brunner non rispecchia solamente il fatto che sia donna, bensì enfatizza le sue eminenti competenze professionali. Costituisce infatti un’illustre teologa, affiancata da esperienze come assistente sociale e pedagogista con specializzazione sui traumi. Il suo bagaglio esperienziale nell’ambito della consulenza mira a creare collegamenti strategici significativi all’interno delle strutture dedicate alle questioni sociali delicate; aspetto cruciale anche in relazione alla considerazione dell’accoglienza da parte della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali. In questo contesto, la sua nomina rappresenta inequivocabilmente un passo verso il rafforzamento dell’equilibrio fra laicità e religiosità nel team scelto dal vescovo stesso. Tale iniziativa intende promuovere coerentemente processi di trasparenza e ottimizzazione strutturale nell’organizzazione ecclesiastica attuale.

- Finalmente un passo avanti per la trasparenza nella diocesi!👏......
- Non sono convinto che questa nomina risolverà i problemi...🤔...
- Interessante l'approccio psicologico alla fiducia nelle istituzioni...🧐...
Lo Sportello per il Report Anti-Abusi: Un Passo Avanti nella Gestione
In risposta alla necessità di gestire efficacemente le raccomandazioni espresse nel report contro gli abusi, la diocesi ha deciso di creare un nuovo riferimento operativo all’interno del Vicariato generale. Sarà responsabilità di _Johanna Brunner_, designata per questo ruolo, guidare il processo attuativo delle raccomandazioni delineate nel documento. L’indagine condotta sulla controversa operazione che ha coinvolto il sacerdote _Giorgio Carli_ è emersa con varie lacune significative: problemi relativi alla documentazione disponibile, criticità nei processi decisionali intrapresi, mancanza di comunicazione fluida al suo interno e questioni legate alla sicurezza dei protocolli adottati. Le indicazioni fornite dal report presentano suggerimenti specifici volti a prevenire simili mancanze nell’avvenire; tra questi si annoverano l’adozione di procedure rigorose e imprescindibili, così come l’assegnazione precisa delle competenze congiuntamente a una valutazione sistematica dei rischi associati.
Verso un Futuro di Trasparenza e Responsabilità
Il conferimento dell’incarico a Johanna Brunner, insieme alla creazione dello sportello per il report anti-abusi, costituisce un’importante innovazione nella direzione di una maggiore trasparenza nonché responsabilità all’interno della Diocesi di Bolzano-Bressanone. Tali misure intendono facilitare uno spazio più sicuro, mirato alla protezione dei membri della comunità, soddisfacendo così necessità emergenti mentre si fomenta una mentalità orientata alla prevenzione e alla consapevolezza. L’ente ecclesiastico manifesta la propria volontà di attuare in modo rigoroso le indicazioni contenute nel report, impegnandosi in un processo continuo volto al perfezionamento delle proprie pratiche amministrative e organizzative.
Un Nuovo Inizio: La Speranza di un Cambiamento Duraturo
L’assegnazione dell’incarico a Johanna Brunner, unitamente all’implementazione del servizio dedicato al report anti-abusi, costituisce un segno promettente verso un cambiamento sostanziale nella realtà della Diocesi di Bolzano-Bressanone. Tali iniziative concrete evidenziano il fervido impegno da parte della Chiesa locale nel fare i conti con gli eventi passati al fine di forgiare un domani caratterizzato da maggiore sicurezza e trasparenza per tutti i membri. La comunità ecclesiastica affronta con ottimismo questa fase iniziale, auspicando possa generare una crescita nell’_aumento della consapevolezza_, così come nel promuovere una cultura volta alla prevenzione ed alla salvaguardia.
Carissimi lettori, prendiamoci qualche istante per ponderare sull’importanza fondamentale della fiducia riposta nelle istituzioni—soprattutto quelle destinate ad essere faro nella protezione dei cittadini. A tale riguardo, è interessante notare come la psicologia cognitiva possa offrirci spunti preziosi circa le modalità attraverso cui le nostre opinioni ed attese plasmano il nostro senso di fiducia stessa. Nel momento in cui veniamo esposti alle notizie riguardanti abusi negli ambienti ecclesiastici o simili situazioni critiche si attivano nella nostra psiche degli schemi mentali già presenti; questi ultimi possono risultare condizionati non solo dalle nostre esperienze individuali ma anche dall’influenza delle informazioni già acquisite anteriormente. Un principio elaborato nella disciplina della psicologia cognitiva pertinente a questa circostanza è rappresentato dalla _dissonanza cognitiva_. Si verifica quando il comportamento di un ente, ad esempio la Chiesa, non è in linea con i principi etici da essa sostenuti. Tale conflitto genera una tensione mentale negli individui coinvolti. Per alleviare questo stato di disagio psicologico, gli individui potrebbero decidere di modificare il proprio sistema di convinzioni, trovare scusanti per l’operato dell’ente oppure raccogliere dati e informazioni che confermino e rafforzino i propri pregiudizi precedenti.
Vi incoraggio a riflettere su come affrontate la dissonanza cognitiva nel vostro quotidiano e su come la vostra comprensione del mondo sia influenzata dalle notizie e dai messaggi esterni. Adottate un atteggiamento critico e ricettivo al cambiamento affinché possiate esaminare gli eventi con maggiore obiettività e consapevolezza.








