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Giovani e dipendenze: l’allarme a Cagliari e le strategie per il futuro

- A cagliari, aumento del consumo di alcol, psicofarmaci e nicotina.
- L'alcol è la sostanza più utilizzata, secondo il rapporto espad.
- Chiusura temporanea di un locale per somministrazione di alcolici a minorenni.
- L'ingestione di alcol prima dei 16 anni danneggia fegato e cervello.
- Campagna "io sono stupefacente": collaborazione tra pubblico e privato.
Un Focus su Cagliari e Oltre
L’escalation delle dipendenze tra i giovani, un fenomeno in crescita che desta crescente preoccupazione, è al centro di un’intensa attività di monitoraggio e intervento. A Cagliari, come in molte altre città italiane, si registra un aumento preoccupante del consumo di alcol, psicofarmaci e nicotina tra gli adolescenti, con conseguenze potenzialmente devastanti per la loro salute fisica e mentale. L’ultimo rapporto Espad evidenzia come l’alcol sia la sostanza più utilizzata dagli adolescenti italiani, spesso associata a episodi di ubriachezza. Parallelamente, si osserva un incremento nell’assunzione di psicofarmaci senza prescrizione medica, motivata dalla ricerca di un miglioramento delle prestazioni scolastiche. La persistente diffusione della nicotina, alimentata dal marketing aggressivo delle sigarette elettroniche, completa un quadro allarmante.
- Ottimo articolo, finalmente si affronta il problema... 👍...
- Trovo l'articolo un po' allarmistico e parziale... 👎...
- E se le dipendenze fossero una spia del disagio sociale...? 🤔...
Interventi e Iniziative a Cagliari
Di fronte a questa emergenza, diverse iniziative sono state messe in campo a Cagliari per contrastare le dipendenze giovanili. Un evento formativo, organizzato dal progetto Accresce e supportato dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha visto la partecipazione di Ivan Severi, esperto dell’Università della strada gruppo Abele, con l’obiettivo di fornire strategie e strumenti per promuovere una comunità educante capace di tutelare la salute e il benessere dei ragazzi. Parallelamente, le autorità locali hanno intensificato i controlli nei locali pubblici, culminando nella chiusura temporanea di un noto locale del quartiere Marina per somministrazione di alcolici a minorenni. Questo provvedimento, disposto dalla questora di Cagliari, sottolinea la gravità del problema e la necessità di un’azione decisa per contrastare la malamovida e proteggere i giovani dai rischi legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Ripercussioni sulla Salute e sul Contesto Sociale
Roberta Sulis, consigliera comunale e medico, ha posto l’accento sul fatto che il problema delle dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti sia in espansione tra i giovani, con impatti significativi sia sul loro benessere fisico e mentale che sul tessuto sociale della collettività.
L’ingestione di alcol prima dei sedici anni può arrecare danni rilevanti a fegato, sistema riproduttivo e cervello; l’uso smodato di alcol e sostanze stupefacenti, specialmente durante la fase adolescenziale, può indurre alterazioni cerebrali permanenti, manifestandosi con disturbi comportamentali, stati d’ansia e depressione, difficoltà nella gestione delle emozioni, accresciuta impulsività e problemi di memoria. Di fronte a queste conseguenze devastanti, è fondamentale promuovere politiche di prevenzione e contrasto che coinvolgano istituzioni, famiglie, scuole e associazioni locali.

Verso un Approccio Integrato e Proattivo
Per affrontare efficacemente il problema delle dipendenze giovanili, è necessario un approccio integrato e proattivo che coinvolga tutti gli attori della società. La campagna “Io sono stupefacente”, promossa dalla Fipe Confcommercio Sud Sardegna con il sostegno del Comune di Cagliari, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Il progetto prevede una serie di iniziative, tra cui campagne social, animazione sul territorio e formazione per gli operatori dei pubblici esercizi, con l’obiettivo di promuovere politiche di conoscenza, informazione e consapevolezza. L’adesione al progetto da parte del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Zona Sud ATS Sardegna, del Comitato Croce Rossa Cagliari e dell’Agenzia pubblicitaria Publikendi testimonia la volontà di unire le forze per contrastare un fenomeno complesso e multifattoriale.
Oltre la Superficie: Un’Analisi Psicologica e Sociale
Affrontare il tema delle dipendenze giovanili richiede una comprensione profonda dei meccanismi psicologici e sociali che le alimentano. La psicologia comportamentale ci insegna che le dipendenze sono spesso il risultato di un processo di apprendimento associativo, in cui il consumo di una sostanza o la pratica di un comportamento vengono associati a sensazioni piacevoli o alla riduzione di stati emotivi negativi. Questo processo, rafforzato nel tempo, può portare alla creazione di abitudini compulsive e alla perdita di controllo.
Da un punto di vista più avanzato, la teoria dell’attaccamento può offrire una chiave di lettura interessante. Bambini e adolescenti che hanno sperimentato relazioni insicure o traumatiche possono essere più vulnerabili allo sviluppo di dipendenze, in quanto cercano nelle sostanze o nei comportamenti compensatori un surrogato di affetto e sicurezza. La mancanza di un attaccamento sicuro può compromettere la capacità di regolazione emotiva e aumentare la propensione a comportamenti impulsivi e rischiosi.
Riflettiamo: quanto spesso ci fermiamo ad ascoltare veramente i bisogni e le fragilità dei nostri giovani? Quanto siamo disposti a offrire loro un sostegno emotivo autentico e a creare spazi di dialogo in cui possano sentirsi compresi e accettati? La lotta contro le dipendenze non può prescindere da un impegno collettivo per costruire una società più attenta al benessere psicologico e sociale dei suoi membri più giovani.
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