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Padel e rientro in campo: SIOT lancia l’allarme sugli infortuni post-vacanze

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  • Pronto soccorso in allarme: aumentano lussazioni, tendiniti e distorsioni post-estate.
  • Padel «nemico»? Colpiti i neofiti senza preparazione: +300.000 infortuni sportivi.
  • Rientro graduale: aumentare l'intensità del 10-15% a settimana.

Il risveglio brusco dello sportivo post-vacanze

L’aria frizzante di settembre, intrisa dei ricordi di un’estate appena trascorsa, spesso ci invita a un ritorno deciso, quasi impetuoso, alla routine. Per molti, questo significa riabbracciare le proprie passioni sportive con un vigore rinnovato, a volte eccessivo. Negli ultimi giorni, si sta assistendo a un marcato incremento di infortuni legati proprio a questa ripresa, un fenomeno che gli ortopedici italiani osservano con crescente preoccupazione. La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot), attraverso le parole del suo presidente, ha lanciato un allarme chiaro e inequivocabile: l’ondata di lussazioni, tendiniti, distorsioni e rotture meniscali che sta affollando i pronto soccorso e gli ambulatori di medicina generale non è casuale. È il sintomo di una ripartenza troppo repentina, spesso priva della giusta gradualità e preparazione.

Il padel, la corsa e il basket figurano tra le attività sportive che registrano il maggior numero di incidenti. Il padel, in particolare, è stato più volte indicato come il “nemico per eccellenza” di tendini e articolazioni, non tanto per la sua intrinseca pericolosità, quanto per la mancanza di una preparazione tecnica e fisica adeguata da parte di chi lo pratica. Quest’ultimo, infatti, è diventato uno sport di tendenza, attrattivo per molti neofiti o per chi lo riprende dopo un lungo stop, spesso senza considerare le esigenze fisiche che esso comporta. Gli errori più comuni includono il tentare di recuperare velocemente la forma fisica pre-estiva, ignorando i tempi di recupero e sottovalutando l’importanza del riscaldamento e dello stretching. La tentazione di tornare a correre per due volte a settimana con la stessa intensità precedente alla pausa estiva, o di scendere in campo per una partita di basket senza un adeguato potenziamento muscolare, si rivela spesso controproducente, se non dannosa. Il corpo, dopo un periodo di inattività, necessita di un reintegro progressivo allo sforzo, un concetto che la fretta e il desiderio di performance sembrano spesso offuscare.

Aumento degli Infortuni Sportivi: Secondo il presidente della Siot, Pietro Simone Randelli, i pronto soccorso registrano un incremento significativo degli accessi a causa di lussazioni, tendiniti, distorsioni e rotture meniscali post-estate. Gli sport più a rischio includono il padel, il calcio e il basket. È essenziale un approccio graduale alla ripresa dell’attività fisica, per evitare incidenti e garantire il benessere fisico.

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Cosa ne pensi?
  • Ottimo articolo! Finalmente qualcuno che sottolinea l'importanza della gradualità... 👍...
  • Padel 'nemico'? Forse esagerato, il problema è la preparazione... 😠...
  • Interessante parallelismo mente-corpo. Ma lo sport non dovrebbe essere anche divertimento...? 🤔...

L’imperativo della gradualità e l’ombra del sovraccarico

Prudenza ed attenzione alla gradualità rappresentano principi essenziali per coloro che desiderano intraprendere un percorso sportivo o riprendere dopo un lungo periodo d’inattività. Gli specialisti consigliano diverse misure indispensabili finalizzate ad abbattere il rischio d’infortuni. Anzitutto, è imperativo evitare sforzi intensi; cercare disordinatamente di colmare settimane o mesi senza allenamento in pochi giorni risulta dannoso. Il nostro organismo ha bisogno del suo tempo per adattarsi nuovamente alle fatiche fisiche: trascurarlo significa avviarsi verso possibili incidenti nefasti durante le attività sportive. È cruciale anche considerare i tempi necessari al recupero fra le varie sessioni d’allenamento; così, è preferibile osservare un intervallo minimo di 48 ore da una corsa all’altra o fra due incontri nel padel affinché i muscoli insieme alle articolazioni possano rigenerarsi adeguatamente. Inoltre, lo stretching va eseguito tanto pre quanto post attività fisica poiché tale pratica facilita la flessibilità dei tessuti muscolari, preparandoli efficacemente allo stress imposto dal movimento.

Accanto a questi suggerimenti risalta altresì la rilevanza dell’idratazione, frequentemente sottovalutata ma vitale affinché il corpo operi correttamente, riducendo drasticamente la possibilità d’insorgenza dei crampi così come quella della fatica prematura. La tecnica di riscaldamento pre-allenamento deve essere scrupolosa e specifica per il tipo di sport praticato, così come il potenziamento muscolare. Prima di cimentarsi in discipline più intense come il basket, ad esempio, è caldamente consigliabile dedicare tempo al rinforzo del tronco e degli arti inferiori in palestra. Questo non solo migliora la performance, ma soprattutto protegge il corpo da stress eccessivi. Infine, un aumento progressivo dell’intensità dell’allenamento, stimato in un prudente 10-15% a settimana, è la strategia ideale per consentire al fisico di adattarsi e fortificarsi senza incorrere nel “sovraccarico”, una delle cause più comuni di strappi muscolari, tendiniti e distorsioni. Molti infortuni, infatti, non sono il risultato di un singolo trauma, ma dell’accumulo di stress su muscoli e articolazioni che supera la loro capacità di adattamento e recupero.

Consigli per il Rientro Sportivo:

  • Iniziare con un programma di esercizi graduale.
  • Osservare con attenzione i tempi necessari per il recupero e inserire delle pause adeguate tra una sessione e l’altra risulta imprescindibile.
  • L’esecuzione di esercizi di stretching, sia antecedenti che consequenziali all’attività sportiva, si rivela altamente raccomandata.
  • La giusta idratazione deve essere mantenuta con rigorosa puntualità.
  • Pianificare una consulenza ortopedica preventiva è da prendere in seria considerazione prima dell’inizio di nuovi programmi d’esercizio fisico.

Il padel al microscopio: tra passione e pericoli

Il padel, sport la cui popolarità continua ad incrementare vertiginosamente negli ultimi anni, rappresenta altresì un vero e proprio centro nevralgico per gli infortuni dovuti a vari fattori degni di una valutazione attenta. Nonostante la sua superficiale facilità — caratteristica che lo rende appetibile per molte persone — si cela una notevole complessità nei movimenti richiesti dal gioco stesso. L’andamento dinamico dell’attività ludica è accentuato da repentini cambi di direzione seguiti da salti e torsioni; tutti aspetti altamente stressanti per il sistema muscolo-scheletrico se non opportunamente rinforzato attraverso adeguate preparazioni fisiche. Gli atleti più comuni soffrono frequentemente lesioni muscolari, soprattutto agli arti inferiori, ma anche tendinopatie relative ai tendini della spalla o del gomito ed eventi traumatici delle articolazioni appaiono molto diffusi nel contesto agonistico. Spesso coloro che iniziano a praticare questo sport mancano delle competenze fondamentali necessarie o della condizione fisica richiesta, cosa questa molto problematica perché espone agli incidenti ritenuti facilmente prevenibili. Errori tecnici nella pratica del movimento, scarsissima forza nonché scarsa coordinazione neuromuscolare insieme al sovraccarico durante gli allenamenti costituiscono alcune delle ragioni prevalenti dietro l’insorgere degli infortuni nel padel.

L’entusiasmo per una nuova passione sportiva, se non bilanciato da consapevolezza e prudenza, può portare a conseguenze negative. Una visita ortopedica preventiva è, per gli esperti, un passo imprescindibile prima di intraprendere qualsiasi attività sportiva, soprattutto dopo un lungo periodo di stop o se si parte da zero. Questo check-up consente di verificare l’idoneità fisica, identificare eventuali patologie o disturbi preesistenti, e ricevere consigli personalizzati sul tipo di esercizio più adatto e sulle modalità di approccio. Questo non è un mero requisito burocratico, ma un investimento nella propria salute e nel proprio benessere a lungo termine. Praticare sport è un valore aggiunto, ma farlo in modo consapevole e sicuro è fondamentale per godere appieno dei suoi benefici senza pagare un prezzo in termini di salute.

Situazione Infortuni Post-Vacanza: Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, oltre 300.000 persone sono colpite da infortuni legati a sport estivi ogni anno. Tale aumento è evidenziato da specialisti del settore, tra cui Randelli, il quale mette in guardia riguardo alla necessità di una preparazione opportuna e di un ritorno progressivo.

Oltre il fisico: la mente nell’arena sportiva

L’incremento degli infortuni sportivi che osserviamo dopo la pausa estiva ci offre l’occasione per una riflessione più profonda, che va oltre la semplice preparazione fisica e si addentra nei territori della psicologia cognitiva e comportamentale. Il desiderio impetuoso di riprendere l’attività, di “rimettersi in forma” dopo un periodo di relax, spesso cela motivazioni complesse che attingono alla sfera della salute mentale. La ricerca di autoaffermazione, la pressione sociale (implicita o esplicita) a mantenere un certo standard estetico o di performance, o la necessità di compensare i “vizi” estivi attraverso un’attività fisica intensa, possono spingere gli individui a superare i propri limiti fisici senza la dovuta cautela.

A un livello più basilare della psicologia cognitiva, è importante riconoscere il ruolo della distorsione cognitiva nel processo decisionale di chi riprende l’attività sportiva. Spesso, si tende a sottovalutare i rischi e a sovrastimare le proprie capacità, ignorando i segnali di affaticamento o dolore. Tale fenomeno potrebbe derivare da quello che viene definito bias di conferma, dove gli individui tendono a cercare solo le informazioni che rinforzano la loro idea preesistente riguardo alla capacità di tornare ai livelli precedenti delle proprie performance, trascurando le evidenze contrarie che potrebbero suggerire maggiore cautela.

Esplorando approfonditamente le dinamiche psicologiche associate all’infortunio sportivo emerge chiaramente come questo evento rappresenti non solo uno shock fisico ma anche una importante sfida sul piano mentale, capace di influenzare gravemente il benessere psichico dell’atleta stesso. Fattori quali lo stress e l’ansia legati alle performance – oltre a situazioni come la mancanza di consapevolezza del proprio corpo – possono contribuire a innalzare significativamente i rischi d’incidenti. Un atleta oppure semplicemente chiunque pratichi uno sport senza essere preparato dal punto di vista psichico ad affrontarne la pressione corre certamente maggiori probabilità d’inciampare nel momento decisivo tra allenamenti e gare ufficiali. Pertanto, negli ambiti terapeutici relativi agli infortuni, è cruciale superare una mera visione orientata al ripristino della forma fisica; diventa imprescindibile integrare processi specificamente focalizzati sulla cura della sfera mentale dell’atleta stesso. L’intervento offerto tramite supporto psicosociale abbina efficaci strategie per gestire lo stress mediante pratiche quali mindfulness o altre tecniche di rilassamento ed enfatizza percorsi dedicati al rafforzamento della resilienza interna degli individui: tutte queste metodologie si configurano come fondamentali nella riduzione del rischio d’infortuni stessi e nell’ottimizzazione del cammino verso la completa guarigione nei momenti critici post-infortunio. La mente e il corpo non sono entità separate, ma un unico sistema integrato: considerare uno senza l’altro significa ignorare una parte fondamentale dell’equazione della performance e del benessere. La spinta irrefrenabile a fare, a dimostrare, a raggiungere, se non mediata da una profonda consapevolezza di sé e dei propri ritmi, può condurre il nostro fragile equilibrio psicofisico verso l’inciampo. Forse, la vera “sfida” non è tornare a giocare come prima, ma imparare a giocare meglio, ascoltando il corpo e la mente con la stessa attenzione.

Gestione delle Emozioni durante la Riabilitazione: La riabilitazione post-infortunio deve considerare non solo il recupero fisico, ma anche gli aspetti psicologici del processo. Come indicato da esperti, la gestione delle emozioni spiacevoli è cruciale per il successo della riabilitazione e il ritorno all’attività sportiva.

Glossario:

  • Padel: Sport di racchetta simile al tennis, giocato in un campo chiuso.
    • Distorsione: Si tratta di un infortunio che avviene quando le articolazioni subiscono uno stress eccessivo, superando i limiti del loro normale raggio di movimento.
    • Tendinite: Questo è il risultato dell’infiammazione di un tendine, generalmente provocata da carichi eccessivi o dall’abuso nell’uso dello stesso.

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