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Ansia e depressione: l’onda silenziosa minaccia un miliardo di persone

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  • Oltre un miliardo di persone soffre di disturbi mentali nel mondo.
  • 1.000 miliardi di dollari persi all'anno per depressione e ansia.
  • In Italia, 1.571 accessi giornalieri al pronto soccorso per problemi mentali.
  • L'ue investe 1,23 miliardi di euro per la salute mentale (2021-2027).
  • Aumento del 25% dei disturbi d'ansia e depressivi post-pandemia.

Un’Analisi Approfondita della Crisi Globale della Salute Mentale

L’aumento dei disturbi mentali, in particolare ansia e depressione, ha raggiunto proporzioni allarmanti a livello globale. Con oltre un miliardo di persone che convivono con queste problematiche su una popolazione mondiale di circa 8,2 miliardi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un campanello d’allarme. Questi disturbi non solo causano sofferenza individuale, ma rappresentano anche un onere economico significativo, con una stima di 1.000 miliardi di dollari all’anno persi a causa della sola depressione e ansia.

L’OMS sottolinea che i disturbi mentali sono la seconda causa di disabilità a lungo termine, evidenziando la necessità urgente di trasformare i servizi di salute mentale. In Italia, i dati del Ministero della Salute rivelano che ogni giorno circa 1.571 persone si rivolgono ai pronto soccorso per disturbi mentali, con un aumento di 26.000 accessi nel 2023 rispetto all’anno precedente e un incremento di 7.000 ricoveri nei servizi psichiatrici ospedalieri.

Rosaria Iardino, presidente di Fondazione The Bridge, evidenzia “una inerzia di fondo nelle politiche di contrasto a questo problema“, sottolineando che il suicidio è una delle principali cause di morte tra i giovani. L’OMS stima circa 727.000 suicidi nel solo 2021, rendendo difficile raggiungere l’obiettivo di ridurre di un terzo i tassi di suicidio entro il 2030.

L’Approccio Globale dell’Unione Europea e le Iniziative Faro

La Commissione Europea ha adottato un approccio globale alla salute mentale, riconoscendo che i problemi di salute mentale interessavano circa 84 milioni di persone nell’UE prima della pandemia di COVID-19, con un costo di 600 miliardi di euro all’anno. Questo piano articolato di azioni mira a porre la salute mentale sullo stesso piano della salute fisica, concentrandosi sulla prevenzione e sulla collaborazione tra attori nazionali e regionali, settori sanitari e non sanitari, e portatori di interessi.

La Commissione ha individuato 20 iniziative faro, tra cui l’integrazione della salute mentale in tutte le politiche, la promozione della buona salute mentale, la prevenzione e l’intervento precoce, il miglioramento della salute mentale dei bambini e dei giovani, l’assistenza alle persone più bisognose, la gestione dei rischi psicosociali sul luogo di lavoro, il rafforzamento dei sistemi di salute mentale e il miglioramento dell’accesso alle cure. Per il finanziamento di queste azioni, l’UE ha stanziato 1,23 miliardi di euro nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

Margaritis Schinas, vice-presidente della Commissione, ha definito la salute mentaleun’epidemia silenziosa“, mentre la Commissaria Stella Kyriakides ha sottolineato che la salute mentale riguarda il benessere, le emozioni positive, la vita, il lavoro, le relazioni, la salute fisica, l’ambiente sociale e i diritti umani.

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  • Finalmente un articolo che mette in luce... 👍...
  • Trovo l'articolo un po' allarmistico, si dimentica che......
  • E se ansia e depressione fossero sintomi di... 🤔...

L’Impatto della Pandemia e la Vulnerabilità dei Giovani

La pandemia di COVID-19 ha esacerbato i problemi di salute mentale, con un aumento del 25% dei disturbi d’ansia e depressivi durante il primo anno. I giovani sono stati particolarmente colpiti; nel 2022, quasi la metà degli individui tra i 18 e i 25 anni in Italia ha riferito di aver sofferto di ansia o depressione in seguito alla pandemia.

Le interruzioni scolastiche, l’apprendimento a distanza e la ridotta interazione sociale hanno avuto ripercussioni significative sul benessere psicologico di adolescenti e giovani adulti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità calcola che circa un miliardo di individui in tutto il mondo conviva con problemi di salute mentale, e il 14% di questi sono adolescenti. Il Rapporto sulla Salute Mentale del Ministero della Salute del 2023 ha rivelato un incremento considerevole dei disagi psicologici, in particolare tra la fascia giovanile, con un notevole aumento delle diagnosi di ansia e depressione. Le strutture sanitarie hanno incontrato difficoltà nel fronteggiare questa crescente ondata di sofferenza psicologica, rendendo palese l’esigenza di implementare servizi di supporto psicologico negli istituti scolastici e di incrementare le risorse dedicate alla salute mentale dei più giovani.

Verso un Futuro di Benessere Mentale: Un Imperativo Sociale ed Economico

Affrontare la crisi globale della salute mentale richiede un impegno concertato a livello globale, nazionale e individuale. Investire nella salute mentale non è solo un imperativo sociale, ma anche un investimento economico cruciale. La salute mentale deve essere considerata un diritto fondamentale per tutti, e i servizi di salute mentale devono essere accessibili, inclusivi e privi di stigma.

È indispensabile un mutamento culturale che elevi il benessere psichico allo stesso livello di importanza di quello fisico. Gli enti pubblici devono continuare a destinare fondi alla salute mentale, migliorando l’accessibilità alle cure e promuovendo una maggiore consapevolezza collettiva. Solo in questo modo si potrà assicurare che il benessere psicologico diventi una priorità condivisa, proteggendo le future generazioni dagli esiti traumatici delle crisi globali.
Amici, riflettiamo un attimo. In psicologia cognitiva, sappiamo che i nostri pensieri influenzano direttamente le nostre emozioni e comportamenti. Quando siamo sopraffatti da ansia o depressione, spesso i nostri pensieri diventano negativi e distorti. Una nozione base è imparare a riconoscere questi schemi di pensiero negativi e a sfidarli.
Ma andiamo oltre. Una nozione avanzata ci dice che la flessibilità psicologica è fondamentale. Non si tratta solo di cambiare i pensieri, ma di accettare le emozioni difficili e di agire in linea con i nostri valori, anche quando ci sentiamo male. Chiediamoci: cosa è veramente importante per noi? E come possiamo muoverci verso quella direzione, nonostante le difficoltà? Questa è la vera sfida.


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