- Nutrizione: fino a 3500 calorie al giorno per calciatori professionisti.
- Infortuni: la prevenzione riduce del 50% la rottura dell'LCA.
- Lesioni: il 30% sono lesioni ai legamenti nei bambini.
L’evento, tenutosi al MaMu e organizzato dal Dott. Antonio Zanini, si inserisce nel contesto di Mantova Capitale Europea dello Sport, affrontando tematiche cruciali per il futuro del calcio e la salute dei suoi protagonisti.
L’importanza della Prevenzione e della Nutrizione
Il convegno ha visto la partecipazione di esperti del settore medico e tecnico, tra cui Matteo Pincella, nutrizionista di spicco dell’Fc Internazionale e della Nazionale Italiana di Calcio. La sua presenza ha sottolineato l’importanza crescente della nutrizione nel calcio moderno, un aspetto che fino a un decennio fa era spesso trascurato. Pincella ha evidenziato come un’alimentazione corretta, calibrata in base all’intensità dei carichi di lavoro e alla presenza di partite, possa influenzare positivamente la qualità del sonno e l’idratazione, elementi fondamentali per la performance atletica. Un calciatore professionista può arrivare ad assumere fino a _3500 calorie giornaliere_, suddivise in pasti strategici.
L’allenamento, altro pilastro fondamentale, è stato analizzato sotto diverse prospettive. Pietro Gazzola ha sottolineato come la conoscenza approfondita delle articolazioni dell’atleta sia cruciale per ridurre il rischio di infortuni, mentre Corrado Merighi, preparatore atletico del Mantova, ha evidenziato l’importanza di una progressione graduale degli esercizi di forza, soprattutto nei giovani, per prepararli ai carichi di lavoro della prima squadra. Elena Giannotta, preparatrice del Kaos Mantova, ha poi illustrato le specificità del calcio a 5, uno sport con dinamiche e ritmi differenti rispetto al calcio tradizionale.
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Monitoraggio e Metodi di Prevenzione
Le grandi scuole calcio, come Chievo, Sampdoria e Inter, si distinguono per l’adozione di sistemi di monitoraggio avanzati e risorse che favoriscono una crescita fisica e tecnica armoniosa dell’atleta. Il progetto del Chievo Calcio, in collaborazione con l’Università di Verona e Oracle, rappresenta un esempio virtuoso di come lo studio del metabolismo, della forza e della velocità possa contribuire allo sviluppo dell’atleta. Alessandro Corsini, medico sociale dell’Inter, ha evidenziato come nel settore giovanile nerazzurro si segua un allenamento standard e lineare, mentre in prima squadra il rapporto con lo staff tecnico e l’allenatore assume un ruolo preponderante.
Maria Teresa Pereira, collaboratrice della Sampdoria, ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione, sottolineando come questa possa ridurre del 50% il rischio di rottura dell’LCA, un infortunio in aumento soprattutto tra le donne e i giovani. Nei bambini, le lesioni agli arti inferiori sono sempre più frequenti, con il 30% rappresentato da lesioni ai legamenti delle articolazioni, il 12% da contusioni e il 18% da lesioni muscolari. Tra i metodi di prevenzione più efficaci, Pereira ha citato il controllo del salto, del tronco e del ginocchio nel salto, consigliando alle società dilettantistiche l’adozione del programma 11+ della Fifa. Francesco Perondi, preparatore atletico della Nazionale Italiana di Calcio Femminile, ha confermato l’efficacia di questi metodi anche nel calcio femminile, sottolineando l’importanza di allenamenti specifici sui glutei per compensare le differenze ormonali e anatomiche che rendono le donne più vulnerabili agli infortuni.

Strategie di Recupero e il Ruolo del Fisiatra
Gli infortuni rappresentano una sfida significativa per ogni atleta, e adottare le giuste strategie di prevenzione e recupero può fare la differenza tra una carriera di successo e una costellata di interruzioni. È fondamentale effettuare una *valutazione accurata della postura e della biomeccanica per rilevare eventuali disarmonie muscolari o disallineamenti scheletrici che potrebbero aumentare la probabilità di infortuni. Programmi di allenamento personalizzati, riscaldamento e defaticamento adeguati sono altrettanto cruciali.
In caso di infortunio, una diagnosi precoce e un intervento tempestivo sono fondamentali per un recupero rapido. Terapie fisiche e riabilitative mirate, avvalendosi di tecniche come la manipolazione manuale, gli esercizi terapeutici e l’uso di apparecchiature strumentali, possono accelerare il processo di guarigione e ristabilire la piena funzionalità. Il ritorno all’attività sportiva deve essere graduale e controllato, seguendo un piano di rientro che tenga conto dei progressi e delle sensazioni dell’atleta. Il fisiatra svolge un ruolo cruciale nel mondo dello sport, offrendo un approccio olistico alla salute e alle prestazioni degli atleti, dalla prevenzione al recupero, passando per l’ottimizzazione delle performance. La sinergia con équipe multidisciplinari, che comprendono esperti di nutrizione, preparatori atletici e psicologi dello sport, si rivela indispensabile per un approccio completo al benessere complessivo dell’atleta*.
Verso un Approccio Olistico alla Salute dell’Atleta
La convergenza di competenze mediche, tecniche e scientifiche evidenzia un cambio di paradigma nel mondo del calcio giovanile. Non si tratta più solo di allenare il corpo, ma di coltivare un atleta consapevole, informato e supportato a 360 gradi. L’attenzione alla nutrizione, alla prevenzione degli infortuni e al recupero post-traumatico rappresenta un investimento nel futuro del calcio e nella salute dei suoi protagonisti.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su quanto sia cruciale la preparazione mentale e la consapevolezza corporea nello sport, soprattutto a livello giovanile. Una nozione base di psicologia cognitiva ci insegna che la visualizzazione positiva e la gestione dello stress possono migliorare significativamente la performance e ridurre il rischio di infortuni. Immaginate un giovane calciatore che, prima di una partita importante, si visualizza mentre esegue con successo le azioni chiave, gestendo l’ansia e mantenendo la concentrazione. Questo semplice esercizio può fare la differenza tra una prestazione mediocre e un successo.
Ma andiamo oltre. Una nozione avanzata di psicologia comportamentale ci suggerisce che l’apprendimento per condizionamento operante può essere utilizzato per rinforzare comportamenti virtuosi, come il rispetto delle regole di allenamento e l’adozione di abitudini alimentari sane. Se un giovane atleta viene premiato (anche solo con un elogio) per aver seguito diligentemente il programma di allenamento e per aver fatto scelte alimentari consapevoli, sarà più propenso a ripetere questi comportamenti in futuro, creando un circolo virtuoso che lo porterà a migliorare le sue prestazioni e a proteggere la sua salute.
Vi invito a riflettere su come questi concetti possano essere applicati non solo nel mondo dello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni. La consapevolezza corporea, la gestione dello stress e l’adozione di abitudini sane sono elementi fondamentali per il benessere psicofisico di ognuno di noi.
- Pagina ufficiale del nutrizionista Matteo Pincella, esperto di nutrizione sportiva.
- Approfondimento sul convegno e le strategie di prevenzione infortuni.
- Pagina del sito di Alessandro Corsini, medico sociale dell'Inter dal 2015 al 2020.
- Pagina ufficiale dell'Inter con informazioni sulla squadra, utile per approfondire il lavoro di Pincella.








