Traumi infantili e latte materno: scoperta la connessione biologica

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  • Studio rivela che il latte materno di madri con traumi infantili ha un profilo molecolare alterato.
  • Il latte materno mostra concentrazioni più alte di microRNA e livelli inferiori di acidi grassi a catena media (MCFA).
  • Traumi perinatali aumentano il rischio di sviluppare disturbi psichiatrici, dipendenze, e altri problemi di salute.
  • Ricerca evidenzia la necessità di terapie mirate prima o durante la gravidanza per mitigare l'impatto del trauma.
  • Il Policlinico Gemelli di Roma ha riscontrato che la preesistenza di eventi traumatici è presente in abbondanti evidenze di natura epidemiologica e clinica.

Impatto dei Traumi Infantili sul Latte Materno: Uno Studio Rivoluzionario

Un recente studio, pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry, ha evidenziato una notevole connessione tra le esperienze infantili traumatiche vissute dalle madri e la composizione molecolare del loro latte materno. La ricerca, condotta a Breslavia, in Polonia, su un gruppo di 103 madri e i loro neonati, ha rivelato che il latte delle donne che hanno sperimentato due o più eventi traumatici nell’infanzia presenta un profilo molecolare diverso rispetto a quello delle madri che hanno avuto un’infanzia più tranquilla. Questa scoperta schiude nuove prospettive per comprendere la trasmissione transgenerazionale del trauma e il ruolo potenziale del latte materno come mezzo di trasferimento di informazioni biologiche.

La ricerca ha monitorato i partecipanti sin dalla nascita, e successivamente a cinque e dodici mesi di distanza. Al quinto mese, sono stati prelevati campioni di latte materno e le madri hanno compilato questionari sul temperamento dei loro figli. Dopo un anno, le partecipanti hanno registrato eventuali eventi traumatici subiti prima del dodicesimo anno di età, al fine di prevenire che eventuali condizioni di stress contemporanee potessero influenzare la composizione del latte. L’analisi dei campioni ha dimostrato che il latte delle donne con una storia di traumi multipli mostrava concentrazioni più alte di tre specifici microRNA, frammenti brevi di RNA che regolano l’espressione genica, e livelli inferiori di acidi grassi a catena media (MCFA).

Cosa ne pensi?
  • 🔍✨ Questo studio apre nuove prospettive... ...
  • 🤔⚠️ Davvero il latte materno può trasmettere traumi?......
  • 🔄🌱 Interessante parallelismo tra memoria implicita e latte materno......

Correlazioni Comportamentali e Considerazioni Importanti

I ricercatori hanno anche indagato se la composizione del latte materno potesse avere un impatto sul comportamento dei neonati. Le madri hanno riferito che i figli di donne con una storia di traumi infantili tendevano a manifestare comportamenti differenti. Tuttavia, è essenziale sottolineare che queste sono solo correlazioni e non implicano un rapporto di causa-effetto diretto. Gli autori dello studio insistono sul fatto che i risultati non devono essere interpretati come un segnale che l’allattamento al seno sia dannoso.

Ali Jawaid, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, ha rimarcato l’esigenza di indagini future per accertare se questi marcatori epigenetici presenti nel latte materno siano solamente indicatori biologici o se invece trasferiscano effettivamente alla prole rischi, capacità adattive o meccanismi di resilienza. La ricerca evidenzia che i traumi infantili possono avere conseguenze biologiche a lungo termine, rendendo essenziale un’indagine più approfondita e la valutazione di terapie mirate prima o durante la gravidanza per mitigare il loro impatto sul latte materno.

Traumi Perinatali e Vulnerabilità Psichiatrica

Gli esperti della Società Italiana di Psicotraumatologia e Gestione dello Stress hanno evidenziato che i traumi subiti durante la vita intrauterina o nelle prime settimane di vita possono avere conseguenze significative sullo sviluppo del bambino. Questi traumi possono aumentare il rischio di sviluppare disturbi psichiatrici, dipendenze da sostanze e altri problemi di salute. Luigi Janiri, Direttore dell’UOC di Psichiatria presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, ha confermato che “la possibilità di ritrovare, nei disturbi psichiatrici, antecedenti di tipo traumatico, è emersa in numerose evidenze sia di tipo epidemiologico sia clinico, anche in rapporto alle patologie psichiatriche emergenti (dipendenze comportamentali)”.

Il trauma perinatale, che può essere fisico (ad esempio, complicazioni durante il parto) o psichico (stress materno durante la gravidanza o il puerperio), può rappresentare un fattore di vulnerabilità per disturbi psichiatrici sia nell’infanzia che nell’età adulta. Un progetto dell’Università Cattolica sta studiando l’effetto traumatico della depressione perinatale e genitoriale sulla prole e le possibili strategie terapeutiche e preventive.

Resilienza e Percorsi di Cura

Nonostante le potenziali conseguenze negative dei traumi infantili e perinatali, è importante considerare il ruolo della resilienza, un fenomeno fondamentale nei processi adattativi dell’individuo. Per approfondire la comprensione dei meccanismi di resilienza e i processi mnemonici delle esperienze passate, al fine di delineare con maggiore precisione come si consolidano gli elementi traumatici, sono necessarie ulteriori indagini.

Il professor Lucio Rinaldi, Responsabile Aree Psicopatologia Perinatale, Infanzia, Adolescenza e Dca presso il Policlinico Gemelli di Roma, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato che preveda ascolto, sostegno, assistenza e ricerca per le madri che vivono la maternità come un’esperienza traumatica. Questo approccio può includere l’uso di nuovi trattamenti, come i nutraceutici, in alternativa o in associazione agli psicofarmaci.

Verso una Comprensione Più Profonda del Trauma Transgenerazionale

Questo studio e le ricerche correlate rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione del trauma transgenerazionale e del suo impatto sulla salute mentale e fisica. Comprendere come i traumi infantili possano influenzare la composizione del latte materno e, potenzialmente, il comportamento dei lattanti, apre nuove strade per lo sviluppo di interventi preventivi e terapeutici mirati. È fondamentale continuare a studiare questi complessi meccanismi biologici e psicologici per fornire un supporto adeguato alle madri e ai bambini che hanno subito esperienze traumatiche, promuovendo la resilienza e il benessere a lungo termine.

Riflessioni Conclusive: Un Ponte tra Scienza e Sensibilità

La scoperta che i traumi infantili possono lasciare un’impronta nel latte materno non è solo un dato scientifico, ma un potente promemoria della profonda interconnessione tra le nostre esperienze passate e la nostra salute presente e futura. Dal punto di vista della psicologia cognitiva, questo fenomeno può essere interpretato come una forma di memoria implicita, in cui le esperienze traumatiche vengono codificate a livello biologico e trasmesse attraverso il latte materno, influenzando lo sviluppo del bambino.
Una nozione avanzata di psicologia comportamentale potrebbe suggerire che questi cambiamenti biologici nel latte materno possono influenzare il comportamento del bambino attraverso meccanismi di condizionamento e apprendimento associativo. Ad esempio, se il latte materno di una madre traumatizzata contiene livelli più elevati di ormoni dello stress, il bambino potrebbe sviluppare una maggiore sensibilità allo stress e una maggiore tendenza all’ansia.

Ma cosa possiamo fare con questa conoscenza? Come possiamo trasformare questa consapevolezza in azioni concrete? Forse, il primo passo è riconoscere la vulnerabilità intrinseca di ogni essere umano, soprattutto nei primi anni di vita. Offrire un ambiente sicuro e amorevole ai bambini, sostenere le madri che hanno subito traumi e promuovere la resilienza attraverso interventi terapeutici mirati sono passi fondamentali per spezzare il ciclo del trauma transgenerazionale.
Riflettiamo, quindi, su come le nostre azioni, anche le più piccole, possano contribuire a creare un mondo più compassionevole e consapevole, in cui ogni bambino abbia la possibilità di crescere sano e felice, libero dal peso del passato.
—–

Direttori del Policlinico Gemelli di Roma hanno verificato come, nelle problematiche psichiatriche, la preesistenza di eventi traumatici sia stata riscontrata in abbondanti evidenze di natura sia epidemiologica che clinica, anche in relazione alle patologie psichiatriche più attuali, quali le dipendenze comportamentali.


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