- Maria Antonietta Gulino (Ordine psicologi) teme fonti online inattendibili.
- Daniele Novara definisce «inammissibili» gli ostacoli all'educazione sessuale.
- Save the Children chiede dialogo su sessualità per rispetto e parità.
- Petizione «Conoscere per rispettare» lanciata al Women and the City 2025.
Questa mossa, percepita come un grave passo indietro e un atto di oscurantismo, rischia di compromettere lo sviluppo sano e consapevole dei giovani, esponendoli a rischi e disinformazione.
La levata di scudi è stata corale. Figure di spicco come la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, Maria Antonietta Gulino, hanno espresso profonda preoccupazione, sottolineando come la mancanza di un’educazione qualificata possa spingere i ragazzi verso fonti online inattendibili e diseducative, alimentando modelli relazionali distorti e comportamenti a rischio come violenza, bullismo e cyberbullismo. Il pedagogista Daniele Novara ha definito “inammissibili” gli ostacoli istituzionali e politici che impediscono l’introduzione di una legge sull’educazione sessuale nelle scuole, presente in quasi tutti i Paesi europei.

Prompt per l’immagine: Rappresentazione iconica e concettuale delle principali entità coinvolte nella controversia sull’educazione sessuale e affettiva. 1. Un cervello espresso in forma stilizzata evoca l’universo intricato della psicologia cognitiva mediante geometrie suggestive che incarnano il pensiero umano insieme alle sue complesse emozioni.
2. Un cuore abbozzato ci invita a riflettere sull’importanza fondamentale delle affettività e delle relazioni sociali; le sue curve traccianti comunicano una vibrante connessione interpersonale.
3. L’immagine rappresentativa di uno schermo di computer richiama l’attenzione sulle fonti digitali d’informazione (talvolta poco affidabili) che i più giovani adottano quando la loro educazione formale risulta deficitaria.
4. Il libro iconico rivela un messaggio chiaro: esso incarna non solo la conoscenza ma anche l’essenziale valore educativo; le rigide linee verticali offrono un senso palpabile di crescita continua. 5. Un punto interrogativo disegnato suscita una profonda riflessione sui molteplici dubbi attraversanti la mente giovane quando si confronta con l’evidente insufficienza d’informazioni corrette.
Il tutto rende omaggio a uno stile ispirato all’arte neoplastica/constructivista caratterizzata da geometrie puristiche dominate da rigore razionale; queste creazioni visive giocano sulla tavolozza composta prevalentemente da toni freddi (come bluastro, grigiastro o bianco) accentuati qua e là dal rosso vivace del cuore — a significare quanto possa essere cruciale vivere appassionatamente per alimentare rapporti umani significativi nei contesti contemporanei. La rappresentazione visiva dovrebbe escludere qualsiasi forma di scrittura; deve risultare immediata nella sua essenza, armoniosa e accessibile a tutti gli osservatori.
Le Voci Contrariate: Un Fronte Ampio Contro la Decisione Governativa
Le figure di spicco, da Save the Children ad altre voci autorevoli, si sono unite per esprimere il loro forte dissenso contro la decisione governativa. Giorgia D’Errico, direttrice delle relazioni istituzionali di Save the Children, ha messo in luce l’essenzialità di un dialogo precoce su sessualità e affettività, affinché i giovani possano sviluppare rispetto, parità e consapevolezza, dotandoli degli strumenti necessari per instaurare relazioni sane e prive di stereotipi. Anche Gino Cecchetin, padre di Giulia, vittima di femminicidio nel 2023, ha espresso il suo stupore e disappunto, definendo l’emendamento Latini un “passo indietro grave e pericoloso”. La sociologa Chiara Saraceno ha bollato come “infondate” le preoccupazioni legate alla “fantomatica teoria gender”.
Sul fronte politico, le opposizioni si sono schierate compatte contro la decisione del governo. Antonio Caso, capogruppo del M5s in commissione Cultura alla Camera, ha accusato la maggioranza di essere “oscurantista e schiava dell’ideologia retrograda”, mentre Irene Manzi, responsabile scuola del PD, ha parlato di “attacco diretto all’autonomia scolastica, alla libertà di insegnamento e al diritto dei giovani a ricevere un’educazione completa e inclusiva”.
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- ❌ Che assurdità! L'educazione sessuale a scuola è solo......
- 🤔 Ma siamo sicuri che l'educazione sessuale a scuola sia sempre......
La Società Civile Si Mobilita: Petizione per l’Educazione Affettiva e Sessuale
In risposta a questa situazione, la società civile si è mobilitata. In occasione della giornata inaugurale di Women and the City 2025, è stata lanciata la petizione “Conoscere per rispettare. L’educazione che manca”, una proposta concreta mirata a favorire l’introduzione organica dell’istruzione affettiva e sessuale nelle scuole italiane. Questa petizione rappresenta un segnale forte della volontà di superare le resistenze ideologiche e garantire ai giovani un’educazione completa e consapevole, in grado di promuovere relazioni sane, rispettose e paritarie.
Un Investimento sul Futuro: L’Importanza di un’Educazione Completa
La questione riguardante l’insegnamento dell’educazione sessuale ed affettiva nelle istituzioni scolastiche italiane va ben oltre le mere implicazioni politiche o ideologiche; si tratta di uno dei principali argomenti da considerare quando parliamo del futuro della società stessa. Limitare l’accesso dei giovani alla formazione necessaria su queste tematiche equivale a privarli delle risorse utili ad affrontare con consapevolezza le complessità del mondo moderno, mettendoli così davanti alla minaccia dell’ignoranza e alla disinformazione dilagante. Promuovere una formazione integrata che abbracci i temi affettivi insieme ai contenuti sessuali costituisce pertanto un investimento decisivo per il domani: offre al nostro contesto sociale gli strumenti necessari affinché diventi più equo, rispettoso ed informato.
Riflettete con me per qualche istante! È noto nel campo della psicologia cognitiva come la formazione delle credenze, accompagnata dalla costruzione degli schemi mentali, si avvii fin dalla prima infanzia. Un fanciullo privo d’indicazioni appropriate circa i temi legati all’affettività ed alla sessualità correrà seriamente il rischio d’assimilare nocivi stereotipi sociali così come distorte dinamiche interpersonali dalle numerose fonti online poco attendibili.
Non è tutto qui; interessante è anche notare come taluni principi evolutivi nella psicologia comportamentale sottolineano quanto sia cruciale l’apprendimento sociale, fulcro imprescindibile nello sviluppo delle nostre capacità comunicative ed interattive nell’ambito relazionale. La scuola dovrebbe fungere da ambiente sicuro e formativo, tuttavia se decide di allontanarsi da tali tematiche cruciali, i giovani vengono privati della preziosa occasione d’insegnamento necessaria per apprendere come gestire le emozioni. Un’opportunità utile anche per migliorare le capacità comunicative ed edificare rapporti basati su salute reciproca e rispetto.
Sospendiamoci nel pensiero: qui non è solo una questione sessuale; stiamo toccando l’essenza stessa del *rispetto, della consapevolezza e dell’uguaglianza*. Si tratta della creazione collettiva verso un domani più luminoso per l’intera comunità.