Disturbi alimentari giovanili: con-tatto a Carmagnola può fare la differenza?

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  • In Italia, 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari.
  • L'età media di esordio dei DCA è scesa a 11-13 anni.
  • Il progetto offre sportelli di ascolto psicologico nei 3 istituti comprensivi.

CON-TATTO a Carmagnola: Un faro nel labirinto dei disturbi alimentari giovanili

Nel cuore del Piemonte, a Carmagnola, sta fiorendo un’iniziativa di straordinaria rilevanza nel panorama della salute mentale giovanile: il progetto CON-TATTO. Lanciato dalla Fondazione di Comunità di Carmagnola in sinergia con l’ASL TO5 e gli Istituti Comprensivi della città, questo programma si propone di gettare un ponte robusto e accogliente verso gli adolescenti, sempre più vulnerabili ai disturbi del comportamento alimentare (DCA). La notizia, che emerge con forza nel flusso informativo, non è solo una cronaca locale, ma un monito e un modello per un’intera società che deve fare i conti con le fragilità emergenti delle nuove generazioni.

La genesi di CON-TATTO non è casuale, ma affonda le radici in un ascolto attento del territorio, un territorio dove, come altrove, l’eco delle sfide legate all’alimentazione, all’immagine corporea e alla salute mentale si fa sempre più pressante. I disturbi alimentari coinvolgono oltre 55 milioni di persone nel mondo, di cui 3 milioni in Italia: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi [Fondazione Veronesi]. Questo dato mette in evidenza l’urgenza di affrontare il problema: secondo uno studio recente, l’età di esordio di questi disturbi è scesa tra gli undici e i tredici anni, mostrando una crescente vulnerabilità tra i più giovani [Zanna, 2023].

La Fondazione, forte del prestigioso riconoscimento “Donare con fiducia” dell’Istituto Italiano della Donazione, si è mossa con audacia e sensibilità, supportata anche dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle sue “Linee Guida per promuovere l’adozione di sani stili di vita”. Questo intreccio di forze denota una visione progressista, una chiara volontà di investire nel futuro dei giovani attraverso percorsi di prevenzione e supporto qualificati. La Fondazione di Comunità di Carmagnola, che ha recentemente inaugurato una nuova sede in via Einaudi 15-17 — un luogo che da solo simboleggia un punto di riferimento concreto per la comunità — si pone come epicentro operativo di questa complessa architettura progettuale.

L’inaugurazione della sede, realizzata anche grazie al sostegno della Fondazione San Paolo e della Banca BTM, è stata una cerimonia intensa e partecipata, a testimonianza di come il tessuto sociale percepisca l’urgenza e l’importanza di tali iniziative. CON-TATTO non è merely un progetto; è un vero e proprio atto d’amore verso la comunità, un impegno a far sì che nessuna fragilità rimanga inascoltata. Si pone come un baluardo di speranza, un segno tangibile che la cura della persona, soprattutto in età evolutiva, è una priorità su cui investire risorse e intelligenze.

La scelta di focalizzarsi sugli adolescenti è tutt’altro che casuale. In un’epoca dominata dai social media, dove la pressione estetica e i modelli irrealistici di bellezza sono onnipresenti, i giovani sono spesso lasciati soli a navigare in un mare tempestoso di aspettative e confronti. CON-TATTO intercetta questa vulnerabilità, offrendo strumenti concreti per decodificare il proprio vissuto interiore e costruire un’immagine di sé più equilibrata e sana. La prospettiva multidisciplinare è un caposaldo del progetto, unendo competenze cliniche e risorse territoriali per creare percorsi di accompagnamento efficaci e integrati. Come sottolinea Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO5, la collaborazione tra il suo Dipartimento e la Fondazione di Comunità “rappresenta un passaggio fondamentale per affrontare con maggiore efficacia i disturbi dell’alimentazione”. Questa sinergia è vitale per intercettare precocemente il disagio, come ribadisce Bruno Osella, direttore generale dell’ASL TO5, promuovendo la consapevolezza e accompagnando le persone e le famiglie verso la guarigione e il benessere. Il progetto si snoda attraverso due direttrici parallele ma profondamente interconnesse, disegnando una rete di sostegno che abbraccia sia gli studenti che i loro familiari, creando un ecosistema di cura e prevenzione.

Statistiche sui Disturbi Alimentari in Italia (2023)
Popolazione italiana affetta: 3 milioni
% di ragazze affette: 8-10%
% di ragazzi affetti: 0,5-1%
Età di esordio attuale: 11-13 anni

Percorsi paralleli e sinergie multidisciplinari: Il cuore di CON-TATTO

A Carmagnola, il progetto CON-TATTO emerge distintamente grazie alla sua bifocalità strutturale, concepita appositamente per assistere tanto gli adolescenti esposti al rischio dei disturbi alimentari quanto le loro famiglie. Queste ultime sono frequentemente le prime a percepire segnali d’allerta relativi al disagio giovanile, purtroppo senza possedere gli strumenti adeguati ad affrontarli. Tale sistema assistenziale è stato meticolosamente progettato con l’intento primario di prevenire, ascoltare ed accompagnare.

La prima componente del programma si concentra sugli studenti delle scuole secondarie inferiori; ambientazioni ideali nella lotta contro questi fenomeni poiché facilitano una scoperta precoce del problema. Le azioni intraprese consistono in incontri organizzati nell’aula magna sotto la guida esperta dei professionisti selezionati con attenzione. Tra questi spiccano i nomi della psicoterapeuta Sonia Di Pietro e della nutrizionista Martina Onida. Le scelte operate riguardo a queste figure non sono fortuite: attestano una lettura accurata della Natura multiforme: significative informazioni sulla ‘specifica’ istanza, sia ai bisogni nutrizionali all’interno di immense, variegate e idiosincratiche interiorità più complesse.

Accanto a questi interventi educativi, CON-TATTO prevede l’attivazione di sportelli di ascolto psicologico e nutrizionale all’interno dei tre Istituti Comprensivi di Carmagnola. Questi sportelli si configurano come spazi sicuri e confidenziali, dove gli studenti possono trovare un interlocutore attento e competente con cui condividere le proprie preoccupazioni, dubbi o disagi legati all’alimentazione, all’immagine corporea o ad altre sfere della salute mentale. La presenza fisica di questi servizi all’interno delle scuole abbatte le barriere di accesso e rende il supporto più immediato e meno stigmatizzante, facilitando la richiesta di aiuto in una fase cruciale della vita.

Famiglia in colloquio con un esperto

Il secondo pilastro del progetto è dedicato alle famiglie, riconosciute come figure centrali nel percorso di prevenzione e recupero. La sede della Fondazione ospiterà un ciclo di incontri guidati da specialisti dell’ASL TO5, pensati per i familiari di persone già affette da disturbi alimentari o che manifestano comportamenti a rischio. Questi incontri si articolano in momenti di formazione sulla gestione del conflitto e del dialogo familiare — un aspetto spesso trascurato ma fondamentale per creare un ambiente domestico supportivo — e nella creazione di gruppi di mutuo aiuto. Questi gruppi, costantemente accompagnati da figure professionali specializzate, rappresentano uno spazio di condivisione e supporto reciproco, dove i familiari possono confrontarsi con esperienze simili, sentirsi meno soli e acquisire nuove strategie per affrontare le sfide quotidiane.

Il valore aggiunto di questa componente è la sua capacità di trasformare l’esperienza individuale in risorsa collettiva, promuovendo un senso di comunità e resilienza. La Fondazione di Comunità di Carmagnola enfatizza come questo progetto sia “molto più di un intervento formativo: è un atto d’amore verso la nostra Comunità, un modo per dimostrare che nessuno è solo e che ogni fragilità merita uno spazio sicuro dove essere accolta con professionalità e rispetto”. Questa affermazione racchiude l’etica profonda e progressista che guida CON-TATTO, un progetto che non mira solo a curare, ma soprattutto a prevenire, costruendo una società più consapevole e solidale. La stretta collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL TO5 e la Fondazione di Comunità rappresenta un modello virtuoso di sanità pubblica e azione sociale. Questa sinergia permette di unire competenze cliniche di alto livello con risorse territoriali e la capillare conoscenza del contesto locale, creando percorsi di prevenzione, cura e sostegno più accessibili e integrati. Il direttore generale dell’ASL TO5, Bruno Osella, ha sottolineato l’importanza di un “approccio condiviso e partecipato” per “intercettare precocemente il disagio, promuovere la consapevolezza e accompagnare le persone e le famiglie verso la guarigione e il benessere”. Queste parole, pur nella loro apparente semplicità, racchiudono una verità complessa: la salute mentale, e in particolare la prevenzione dei disturbi alimentari, non può essere delegata solo a specialisti, ma richiede un impegno collettivo, un intreccio di responsabilità che coinvolge istituzioni, famiglie e la comunità intera.

L’evento pubblico e l’impatto atteso: Una comunità in azione per la salute mentale

Il progetto CON-TATTO ha visto il suo avvio ufficiale celebrato tramite una manifestazione pubblica particolarmente significativa, parte integrante delle iniziative legate alla Giornata Mondiale della Salute Mentale. La prima tappa rilevante si è svolta lunedì scorso, 7 ottobre, alle ore 18 agli Antichi Bastioni di Carmagnola. Quest’evento ha rivestito una grande importanza: non si trattava solamente di delineare con precisione l’iniziativa e i suoi ambiziosi scopi; era anche l’occasione ideale per consentire ai membri della comunità di interagire direttamente con specialisti ed esperti impegnati nel progetto. Tale decisione strategica evidenzia la volontà d’apertura che caratterizza CON-TATTO e favorisce la creazione di un collegamento immediato tra i cittadini e i professionisti, figure chiave nell’attuazione dell’intervento.

La misura del coinvolgimento in questi eventi si configura come un elemento rivelatore rispetto all’aumento dell’attenzione verso il delicato argomento della salute mentale, questione che purtroppo ha sofferto a lungo sotto il peso del pregiudizio e del silenzio sociale. La Fondazione di Comunità di Carmagnola, con la sua iniezione di vitalità e innovazione, si è imposta come catalizzatore di questa trasformazione culturale, portando in primo piano argomenti che necessitano di essere dibattuti apertamente e senza pregiudizi. L’istituzione di un progetto come CON-TATTO a Carmagnola assume un rilievo ancora maggiore se contestualizzato nell’attuale panorama socioculturale.

L’era dei social media ha, come abbiamo accennato, amplificato esponenzialmente la diffusione di modelli di bellezza irrealistici e tossici, contribuendo a una disregolazione emotiva e cognitiva che spesso sfocia nei disturbi alimentari. Gli adolescenti, in particolare, sono esposti a un bombardamento costante di immagini e narrazioni che distorcono la percezione del proprio corpo e del proprio valore intrinseco. In questo scenario, l’intervento di CON-TATTO non è solo una risposta emergenziale, ma un investimento a lungo termine nella resilienza psicologica dei giovani.

Giovani in discussione sulla salute mentale

Il progetto si avvale di approcci basati sull’evidenza scientifica, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e, implicitamente, elementi di mindfulness. La CBT, ad esempio, è uno strumento fondamentale per aiutare gli adolescenti a identificare e modificare i modelli di pensiero disfunzionali legati all’alimentazione e all’immagine corporea, sviluppando strategie di coping sane e costruttive. La mindfulness, sebbene non esplicitamente menzionata, può essere integrata negli sportelli di ascolto e negli incontri per aiutare i giovani a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni, riducendo l’ansia e lo stress.

L’importanza di un approccio multidisciplinare è un filo conduttore che lega tutte le componenti di CON-TATTO. L’intervento integrato di psicoterapeuti, nutrizionisti e altri specialisti dell’ASL TO5 garantisce una presa in carico olistica della persona, considerando sia gli aspetti fisici che quelli psicologici ed emotivi. Questa sinergia è cruciale non solo per la cura, ma soprattutto per la prevenzione, poiché permette di identificare i fattori di rischio e di agire tempestivamente per mitigare il loro impatto.

Progetti di prevenzione in Italia:
  • Fondo nazionale per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione: 25 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023.
  • Progetto Claudia Carraro: intervento di prevenzione dei disturbi alimentari.
  • Peso Positivo: progetto social per combattere anoressia e bulimia.

L’investimento in programmi di prevenzione efficaci è una necessità impellente per proteggere la salute mentale dei giovani. I dati recenti mostrano, infatti, un aumento preoccupante dei casi di disturbi alimentari in età sempre più precoce, un trend che richiede una risposta vigorosa e coordinata. CON-TATTO si pone come una risposta esemplare a questa sfida, dimostrando come la collaborazione tra istituzioni, professionisti e la comunità possa generare un impatto positivo e duraturo. Il coinvolgimento sinergico tra la Fondazione di Comunità di Carmagnola e l’ASL TO5 rappresenta un significativo sforzo per creare una rete assistenziale robusta e facilmente fruibile, assicurando che nessun individuo si trovi in isolamento mentre affronta le proprie vulnerabilità.

Un rinnovato impegno per la consapevolezza e il benessere

Questo straordinario progetto a Carmagnola ci invita a riflettere su quanto sia inestimabile il valore di un percorso di prevenzione nel campo della salute mentale. Pensiamo alla psicologia comportamentale, che ci insegna come le nostre azioni siano spesso il riflesso di schemi di pensiero appresi, a volte disfunzionali. In contesti come i disturbi alimentari, questi schemi possono essere rafforzati da una costante esposizione a stimoli dannosi, come i modelli estetici irraggiungibili veicolati dai social media.

Riuscire a intercettare questi processi nella loro fase embrionale, fornendo gli strumenti per decodificarli e per elaborarli in modo costruttivo, significa letteralmente armare i nostri giovani contro le insidie di un mondo spesso spietato.

La psicologia cognitiva, dal canto suo, ci ricorda che la nostra realtà è filtrata e costruita dalla mente. I DCA sono spesso legati a distorsioni cognitive profonde, come la valutazione eccessiva del peso e della forma del corpo sulla propria autostima. Un intervento precoce, come quello proposto da CON-TATTO, può aiutare a ristrutturare questi pensieri, a sviluppare un pensiero più flessibile e realistico. Questo non è un semplice aggiustamento superficiale, ma un cambiamento profondo nella percezione di sé, che può prevenire l’instaurarsi di traiettorie di sofferenza durature. È come insegnare a un navigatore a leggere le stelle prima che la tempesta lo colga.

Il benessere mentale non è un lusso, ma un diritto fondamentale, e il lavoro di CON-TATTO ne è una testimonianza eloquente. Il trauma, anche quando non è evidente nelle sue forme più eclatanti, può insinuarsi silenzioso, lasciando tracce profonde nella percezione del proprio corpo, nel rapporto con il cibo, nell’interazione con gli altri. Un approccio integrato e accogliente è cruciale per prevenire che queste tracce diventino cicatrici permanenti.

Glossario:
  • Disturbi del comportamento alimentare (DCA): Patologie caratterizzate da comportamenti alimentari disfunzionali e da un rapporto problematico con il cibo e l’immagine corporea.
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): Forma di psicoterapia che si concentra sulla modifica dei pensieri e dei comportamenti disfunzionali.
  • Mindfulness: Pratica meditativa che promuove la consapevolezza del momento presente, riducendo stress e ansia.

Questo progetto è l’esempio di come una comunità possa unirsi, non solo per reagire a un problema, ma per prevenire che esso si manifesti, coltivando un terreno fertile per la crescita sana e resiliente dei suoi membri. È un invito a ciascuno di noi a diventare parte attiva di questa rete di supporto, a non sottovalutare i segnali di disagio e a credere nel potere trasformativo della consapevolezza e della cura. In fondo, la salute mentale è un bene collettivo, dal cui fiorire dipende la bellezza e la forza del nostro domani.

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