- Dal 2026 l'Italia avrà il primo corso in terapie assistite con psichedelici.
- Il corso durerà 18 mesi con 300 ore di formazione.
- L'American Psychological Association (APA) ha definito le terapie assistite con psichedelici tra le dieci tendenze più rilevanti a partire dal 2025.
La nascita di un’era trasformativa nella psicoterapia italiana
L’Italia si posiziona all’avanguardia nell’ambito della salute mentale con il lancio, previsto per gennaio 2026, del primo corso di formazione in Terapie Assistite con Psichedelici. Questo evento segna una svolta significativa nel panorama della psicoterapia nazionale, promettendo di ridefinire gli approcci al trattamento di disturbi complessi e spesso resistenti alle terapie convenzionali. L’iniziativa, promossa dall’organizzazione “Illuminismo Psichedelico” con il supporto dell’Associazione Luca Coscioni, rappresenta una risposta concreta al crescente Rinascimento Psichedelico globale, che dal 2006 ha riacceso l’interesse della comunità scientifica verso il potenziale terapeutico di sostanze come psilocibina, LSD, MDMA, ketamina, DMT e mescalina. Università e centri di ricerca di prestigio internazionale, tra cui la Johns Hopkins, l’Imperial College di Londra, MAPS e Stanford, hanno già dimostrato, attraverso studi clinici avanzati, risultati promettenti nell’applicazione di queste molecole per la cura della depressione resistente, del PTSD (Disturbo Post-Traumatico da Stress), delle dipendenze, dell’ansia esistenziale e dei disturbi dell’alimentazione, solo per citarne alcuni.[Internazionale] Parallelamente, nazioni come l’Australia, gli Stati Uniti, la Svizzera, la Repubblica Ceca, la Germania e il Canada hanno già avviato processi di regolamentazione per l’uso medico e terapeutico di queste sostanze, consolidando un trend che vede le terapie assistite con psichedelici tra le dieci tendenze più rilevanti per il futuro della psicologia, secondo l’American Psychological Association (APA) a partire dal 2025. La programmazione formativa avrà una durata complessiva pari a 18 mesi, compresa tra gennaio 2026 ed aprile 2027; essa comprenderà 300 ore, principalmente realizzate nella città costiera di Pescara presso due centri culturali: SpazioPiù ed MicHub. A corollario delle attività didattiche ci saranno due ritiri residenziali intensivi oltre a sessioni in modalità mentoring da remoto. Una porzione massima pari al 10% delle ore previste riguarderà specificamente le forme sincrone d’insegnamento online. Il curriculum è stato scrupolosamente elaborato al fine di garantire una formazione globale mirata non solo alla comprensione della fenomenologia associata alle esperienze psichedeliche ma anche ai meccanismi neurobiologici ad esse collegati. Si intende inoltre fornire metodologie efficaci finalizzate alla preparazione dei partecipanti in vista dell’accompagnamento durante tali esperienze, così come nei processi d’integrazione successivi; verranno sviluppate competenze nell’ambito della psicoterapia applicabili in contesti assistenziali allargati, integrando fattori sia spirituali che antropologici o transculturali nel percorso educativo generale. Saranno trattati vari argomenti chiave tra cui:
- a): neurobiologia e farmacologia degli agenti psicoattivi;
- b): stati ampliati della coscienza afferenti alla pratica terapeutica;
- c): trauma complesso e intervento nel PTSD tramite MDMA;
- d): pratiche terapeutiche integrate;
E ancora aspetti quali quelli legali, etnici implicanti precauzioni ottimali per assicurare non solo efficacia ma anche serenità nell’approccio; sarà indagata infine l’intersezione tra psicosi, pratiche dolci e emozionali fino a gniari trepidi virtuali programmi narrativi si tradurranno nelle constatazioni metabolic energy sull’importanza intrinseca dei passaggi descrittivi georeferenzialmente, permettendo tantissime comuni testimonianze meditative durante lung…[Formazione Continua in Psicologia]

Implicazioni etiche e accessibilità alle terapie emergenti
L’introduzione di un percorso formativo così dettagliato in Italia solleva questioni cruciali inerenti sia all’accessibilità delle terapie assistite con psichedelici sia alle implicazioni etiche ad esse collegate. Attualmente, l’uso terapeutico degli psichedelici nel paese non è ancora legalmente riconosciuto, rendendo l’iniziativa una preparazione lungimirante in vista di una futura legalizzazione. Questa prospettiva, tuttavia, impone una riflessione ponderata sulla necessità di garantire un accesso equo e non discriminatorio a queste terapie, una volta che saranno disponibili.
- Formula ‘early bird’: 5.000€
- Rateizzata: 7.000€
Il costo del corso sottolinea l’impegno economico richiesto ai professionisti sanitari per specializzarsi, potendo potenzialmente influenzare la diffusione e la disponibilità di tali trattamenti. È fondamentale che i legislatori e le autorità sanitarie italiane, quando avvieranno il processo di legalizzazione, considerino modelli di rimborso e sussidi che possano mitigare l’onere economico per i pazienti, assicurando che l’innovazione terapeutica non diventi un privilegio di pochi. Dal punto di vista etico, il processo formativo assume un’importanza fondamentale nell’elevazione professionale degli aspiranti terapeuti. L’abilità nel gestire le aspettative dei pazienti costituisce una delle sfide più complesse da affrontare nei contesti caratterizzati da un persistente stigma associato ai composti psichedelici. È imperativo che il consenso informato venga redatto con minuzia assoluta; occorrerà sottolineare non solo i possibili vantaggi terapeutici, ma anche gli eventuali rischi e l’essenza profondamente trasformativa — talvolta addirittura incerta — del vissuto psichedelico. Il percorso formativo ha l’intento di fornire le competenze psico-terapeutiche specialistiche indispensabili per ambienti assistenziali definiti; questo risulta essenziale al fine di garantire pratiche sicure ed eticamente responsabili. Un corpo docente composto da luminari del settore come Giorgio Samorini — esperto drogologo ed etnobotanico — Tommaso Barba dall’Imperial College di Londra nelle neuroscienze cognitive; Nicola De Pisapia dall’Università degli Studi di Trento nel campo della stessa disciplina e Fabio Villa, capace d’impartire terapie assistite con MDMA e psilocibina in Svizzera, fornirà agli studenti un approccio pluralistico che abbraccia discipline diverse: dalla chimica all’antropologia fino ad arrivare alla drogologia stessa. La gamma estesa delle competenze rappresenta un elemento cruciale nella formazione di esperti in grado di navigare le intricate sfide legate all’esperienza umana. È fondamentale assicurare che i trattamenti siano non solo efficienti, ma anche rispettosi. L’iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni sottolinea l’urgenza di abolire il proibizionismo, affinché si possa avere accesso a terapie valide e adeguate. Inoltre, essa sostiene con fermezza che una preparazione meticolosa e un accompagnamento consapevole risultano necessari nell’utilizzo corretto di tali molecole.
Impatto sulla qualità del trattamento dei traumi e dei disturbi resistenti
Il principale scopo perseguito da questo iter educativo consiste nell’accrescere la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti con traumi complessi o disturbi psichiatrici che risultano refrattari alle tradizionali metodologie terapeutiche. In particolare, l’MDMA ha dimostrato doti promettenti nel campo del trattamento del PTSD, facilitando così non solo l’accesso ma anche l’elaborazione delle memorie traumatiche all’interno di uno spazio protetto e sostenitore. Attraverso un totale di 300 ore didattiche distribuite nell’arco temporale biennale dei 18 mesi, il programma fornirà una formazione altamente specializzata volta a ridefinire quel cambio epocale derivante dall’applicazione degli psichedelici nelle pratiche mediche e psicoterapeutiche contemporanee. I professionisti quali psichiatri, psicologi ed esperti in terapia saranno capaci d’integrare questi approcci innovativi con prudenza ed eticità nella loro attività clinica – ciò contribuirà a migliorare significativamente le dinamiche relazionali con gli assistiti durante fasi cruciali della loro esistenza.
Inoltre, è imperativo affrontare con serietà l’aspetto relativo alla normativa concernente la sicurezza dei pazienti, accanto a piani preventivi per gestire eventualità avverse o effetti secondari associabili al trattamento stesso. La formazione mirerà a dotare i professionisti delle competenze necessarie per monitorare attentamente i pazienti durante e dopo le sessioni, affrontando eventuali reazioni avverse e garantendo un contesto terapeutico protetto.
La presenza di un corpo docente di rilievo internazionale, che include Giovanni Martinotti, Professore Ordinario di Psichiatria all’Università di Chieti e autore del primo trial clinico italiano sulla psilocibina per la depressione resistente, e Michele Metelli, psicologo transpersonale specializzato in Respirazione Olotropica, assicura un’educazione di alto livello che integra ricerca, pratica clinica e un profondo rispetto per la complessità dell’esperienza umana. Il programma è concepito per formare una nuova generazione di studiosi e professionisti capaci di affrontare la questione psichedelica in tutta la sua complessità, dall’integrazione di saperi chimici e drogologici a quelli antropologici e archeometrici, configurandosi come un’esperienza formativa senza precedenti in Europa.
Un rinnovato umanesimo per la salute mentale
Nell’attuale panorama caratterizzato da significativi cambiamenti socioculturali, il ritorno alla ribalta delle terapie che sfruttano gli effetti degli psichedelici rappresenta non solo una notevole innovazione farmaceutica bensì anche una sollecitazione verso un nuovo umanesimo, specificamente nel contesto della sanità mentale. L’approccio fornito dalla psicologia cognitiva esplora elementi basilari come percezione e memoria: esso dimostra chiaramente come ciascuno di noi sia influenzato dalle proprie mappe interne della realtà, determinanti nelle nostre reazioni emotive e nei comportamenti posti in essere. In questa cornice teorica si inseriscono i traumi complessi che tendono a imprigionare gli individui all’interno di modelli cognitivi deleteri oltre che risposte comportamentali automatizzate; ciò li porta a rivivere continui stati di malessere psichico. Anche la psicologia comportamentale è stata fondamentale nell’indagare il legame esistente fra stimoli esterni ed attività reattiva degli individui; tuttavia talvolta le cause fondamentali dei disturbi restano irraggiungibili agli interventi pratici proposti finora. Inoltre lo sforzo dell’ambito medico rispetto alla salute mentale ha provato ad agire sulle basi neurobiologiche dei problemi evidenziati, incontrando però inevitabili ostacoli nei casi più difficili come la depressione resistente oppure il PTSD.
Le esperienze psichedeliche, come quelle indotte dalla psilocibina, possono agire come un catalizzatore per l’apertura di finestre di plasticità neuronale e cognitiva, permettendo ai pazienti di accedere a contenuti emotivi e cognitivi precedentemente inibiti. Questo principio suggerisce che le esperienze di “dissoluzione dell’ego”, spesso riportate durante stati alterati di coscienza indotti da psichedelici, possano temporaneamente allentare le strutture di autoreferenza e critica interna, favorendo una ristrutturazione profonda del sé e una nuova integrazione delle esperienze traumatiche. Tuttavia, questa “finestra di opportunità” richiede un accompagnamento psicoterapeutico altamente qualificato per guidare il paziente nell’elaborazione e consolidamento delle nuove prospettive acquisite, evitando che l’esperienza rimanga disorganizzata o, peggio, aggravi la condizione.
È un richiamo alla responsabilità professionale e alla necessità di un’etica raffinata, che consideri ogni paziente non solo come un insieme di sintomi da trattare, ma come un essere unico in un percorso di scoperta e integrazione. Solo così, la scienza e la cura potranno procedere di pari passo, aprendo strade nuove per un benessere autentico e duraturo.
- Rinascimento Psichedelico: periodo di rinnovato interesse per le sostanze psichedeliche come potenziale terapeutico.
- Psilocibina: composto psichedelico presente in alcuni funghi, utilizzato per trattamenti medici.
- M. D. M. A.: composti chimici che mostrano effetti terapeutici, particolarmente nel trattamento del PTSD.
- PTSD: Disturbo Post-Traumatico da Stress, sindrome psicologica scaturita da eventi traumatici.

