- Terlizzi: 3 ciclisti del CicloAvis Andria morti sulla provinciale 231.
- L'auto ha lasciato segni di frenata per oltre 50 metri.
- Sindaca proclama lutto cittadino sospendendo le attività ludico-ricreative.
Un tragico evento ha scosso la comunità ciclistica e la cittadinanza di Andria, in Puglia. Domenica scorsa, sulla strada provinciale 231 nei pressi di Terlizzi, tre ciclisti hanno perso la vita in un incidente stradale. Le vittime, Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro, erano membri del gruppo sportivo CicloAvis di Andria e stavano percorrendo la strada in direzione sud quando sono stati travolti da un’auto. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 8:00, trasformando una tranquilla mattinata in un incubo per i familiari e gli amici delle vittime. La Magistratura di Trani ha prontamente avviato un’indagine per accertare le responsabilità di un omicidio stradale plurimo, ponendo sotto investigazione l’autista del veicolo, un uomo di trent’anni originario di Ruvo di Puglia.
Dettagli dell’Incidente e Indagini in Corso
Secondo le prime ricostruzioni, il conducente della Lancia Delta, Francesco Del Vecchio, stava viaggiando da Ruvo di Puglia verso Bari per raggiungere amici e partire per le vacanze nel Salento. Tuttavia, per cause ancora da accertare, l’auto ha investito il gruppo di ciclisti. Sul luogo dell’incidente, la polizia locale ha rilevato segni di frenata per oltre 50 metri, suggerendo un tentativo disperato di evitare l’impatto. Alcuni testimoni hanno riferito che l’auto viaggiava a velocità sostenuta, elemento che potrebbe aver contribuito alla gravità dell’incidente. La Procura ha disposto una serie di accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente. Oltre all’analisi dei veicoli coinvolti e dei rilievi sul luogo, è stato sequestrato lo smartphone del conducente per verificare se fosse in uso al momento dell’impatto. Sono stati effettuati anche esami tossicologici per escludere l’assunzione di alcol o sostanze stupefacenti, i cui primi risultati hanno dato esito negativo. Gli esami post-mortem sui corpi delle vittime, condotti presso il centro di medicina legale del Policlinico di Bari, hanno evidenziato estese lesioni traumatiche, numerose fratture e danni severi agli organi interni. Gli esami hanno anche riguardato le divise indossate dai ciclisti, nel tentativo di ricostruire la loro posizione al momento dell’impatto.

- 🙏 Un dolore immenso, tre vite spezzate troppo presto... ...
- 😡 Inaccettabile! Bisogna inasprire le pene per chi guida... ...
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Reazioni e Cordoglio della Comunità
La notizia della tragedia ha suscitato profondo cordoglio e sgomento nella comunità di Andria e nell’ambiente ciclistico. La sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali delle vittime e ha disposto la sospensione di tutte le attività ludico-ricreative in programma in segno di rispetto e vicinanza alle famiglie. La sindaca ha incontrato i familiari delle vittime e i ciclisti sopravvissuti, esprimendo il cordoglio dell’intera città. Anche la sezione cittadina dell’Avis, di cui le vittime facevano parte, ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alle famiglie. I due ciclisti sopravvissuti all’incidente hanno raccontato, con le lacrime agli occhi, i drammatici momenti vissuti, descrivendo la scena come un “film dell’orrore”. Hanno espresso dubbi sulla possibilità di tornare in sella dopo un’esperienza così traumatica.
Riflessioni sulla Sicurezza Stradale e la Prevenzione
La tragedia di Terlizzi solleva interrogativi sulla sicurezza stradale e sulla necessità di adottare misure più efficaci per proteggere i ciclisti e gli utenti vulnerabili della strada. L’alta velocità, la distrazione alla guida e la mancata osservanza delle norme del codice della strada sono tra le principali cause di incidenti stradali. È fondamentale sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di rispettare i limiti di velocità, di evitare distrazioni come l’uso del cellulare alla guida e di prestare attenzione alla presenza di ciclisti e pedoni sulla strada. Le autorità competenti devono intensificare i controlli e sanzionare severamente i comportamenti pericolosi. È necessario investire in infrastrutture stradali più sicure, con piste ciclabili protette e segnaletica adeguata. La sicurezza stradale è una responsabilità condivisa che coinvolge istituzioni, automobilisti, ciclisti e pedoni. Solo attraverso un impegno congiunto è possibile ridurre il numero di incidenti e proteggere la vita delle persone.
Un Dolore Profondo, Una Riflessione Necessaria
La perdita improvvisa di Sandro, Vincenzo e Antonio ha lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie e nella comunità di Andria. Il loro ricordo vivrà nei cuori di chi li ha amati e conosciuti. Questa tragedia ci invita a riflettere sul valore della vita e sull’importanza di proteggerla in ogni circostanza.
In psicologia cognitiva, un concetto fondamentale è l’attenzione selettiva. Questo meccanismo ci permette di concentrarci su determinati stimoli ignorandone altri. Nel contesto di un incidente stradale, la distrazione alla guida, magari causata dall’uso del cellulare, può compromettere l’attenzione selettiva, impedendo al conducente di percepire tempestivamente la presenza di ciclisti o altri ostacoli sulla strada.
Un concetto più avanzato è quello di “schema”. Gli schemi sono strutture cognitive che organizzano le nostre conoscenze e aspettative sul mondo. Un trauma come un incidente stradale può alterare profondamente gli schemi di una persona, portando a sviluppare ansia, paura e comportamenti di evitamento. La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare a ristrutturare questi schemi disfunzionali e a superare il trauma.
Riflettiamo su come le nostre azioni, anche quelle che ci sembrano banali, possano avere conseguenze enormi sulla vita degli altri. Un momento di distrazione, una decisione imprudente, possono causare danni irreparabili. Cerchiamo di essere più consapevoli e responsabili quando siamo alla guida, pensando sempre alla sicurezza nostra e degli altri.