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Giovani e psicofarmaci: l’allarme dell’Ordine dei farmacisti di Ferrara

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  • Aumenta l'uso di cocktail letali tra i giovani, anche di soli 15 anni.
  • Le farmacie di Cento hanno notato ricette false risalenti al 2021-2022.
  • Un giovane di 25 anni ha firmato una ricetta falsa, facilitando l'identificazione.

## Un Fenomeno in Crescita

Il 2025 si profila come un anno di sfide sempre più difficili per la salute pubblica, con un monito particolarmente incisivo lanciato dall’Ordine dei Farmacisti. Molti giovani, alcuni con appena quindici primavere, si addentrano in un rischioso esperimento con cocktail letali, spinti da una proliferazione di ricette contraffatte utilizzate per l’acquisto di psicofarmaci. Questa tendenza, che coinvolge principalmente adolescenti e giovani adulti, solleva interrogativi cruciali sulle ragioni, le ricadute e le possibili soluzioni a questa deriva preoccupante.

A doversi misurare con questa situazione critica è Marcello Delfino, il fresco presidente dell’Ordine dei Farmacisti. La sua relativa giovane età e il suo percorso professionale come farmacista ospedaliero lo pongono in una posizione privilegiata per cogliere e affrontare le complessità di questa problematica. Se il suo predecessore, il dottor Livio Luciani, ha guidato l’Ordine per venticinque anni, è ora su Delfino che ricade l’onere di gestire questa fase complessa.

Le Prime Avvisaglie e le Indagini

I primi segnali di questo fenomeno sono emersi dalle farmacie situate nella zona di Cento. Inizialmente, i ragazzi si presentavano con prescrizioni non più valide, risalenti al 2021 e 2022. Tuttavia, hanno rapidamente perfezionato le loro strategie, presentando ricette falsificate ma con date recenti. Ciò denota una certa organizzazione e consapevolezza dei pericoli che corrono, aspetti che rendono la situazione ancora più allarmante.

Un episodio che ben illustra la situazione riguarda un giovane di colore, entrato in una farmacia in evidente stato di alterazione. In stato di ebbrezza e con una prescrizione in mano, chiedeva sostanze psicotrope, tra cui oppioidi e benzodiazepine. La ricetta, intestata a un medico del lavoro di un’altra provincia e con il nome di un paziente differente, ha immediatamente fatto scattare l’allarme nel farmacista, che ha prontamente avvisato le autorità competenti.

Le indagini sono in corso, con le forze dell’ordine impegnate a ricostruire la catena delle ricette false e a identificare i responsabili di questo traffico illegale. Le farmacie, munite di sistemi di videosorveglianza, si confermano preziose alleate in questa battaglia, fornendo immagini e testimonianze utili a ricostruire la dinamica degli eventi.

Cosa ne pensi?
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Il Web e il Mercato Nero

Oltre alle prescrizioni false su carta, il web rappresenta un’ulteriore fonte di inquietudine. Sebbene al momento non siano stati registrati tentativi di acquisto illecito di farmaci online, il rischio è concreto, specialmente considerando la presenza di organizzazioni criminali attive nel dark web. La facilità con cui è possibile reperire informazioni e contatti online rende i giovani particolarmente esposti a queste minacce.

Il commercio delle ricette false sembra essere in aumento, con segnalazioni quotidiane di persone che si presentano con documenti alterati. Questo richiede una vigilanza costante e una stretta collaborazione tra farmacisti e forze dell’ordine per contrastare efficacemente il fenomeno.

Un altro episodio significativo riguarda un giovane di 25 anni, che si è presentato in una farmacia di una frazione di Ferrara con una ricetta non autentica. In questo caso, il ragazzo ha apposto la propria firma con nome e cognome, facilitando l’identificazione e la denuncia da parte dei carabinieri. Questo dimostra come, a volte, l’ingenuità o l’audacia dei giovani possa favorire l’operato delle forze dell’ordine.

Strategie di Contrasto e Prevenzione: Un Approccio Multidisciplinare

La lotta contro questo fenomeno richiede un approccio integrato, che coinvolga farmacisti, medici, forze dell’ordine, istituzioni scolastiche e famiglie. È indispensabile sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’uso improprio di psicofarmaci e alla combinazione di queste sostanze con alcol e altre droghe. La prevenzione, attraverso campagne informative e programmi educativi, è uno strumento cruciale per arginare la diffusione di queste pratiche rischiose.

L’Ordine dei Farmacisti, sotto la guida di Marcello Delfino, si impegna a rafforzare la collaborazione con le forze dell’ordine e a fornire ai farmacisti gli strumenti necessari per riconoscere e contrastare le ricette false. La segnalazione tempestiva di ogni situazione sospetta è fondamentale per avviare le indagini e prevenire conseguenze tragiche.

Inoltre, è importante monitorare con attenzione il web e i social media, per individuare eventuali gruppi o forum in cui vengono promosse o facilitate l’acquisto e la vendita di farmaci illegali. La collaborazione con le piattaforme online è essenziale per rimuovere contenuti dannosi e proteggere i giovani dai pericoli del web.

Oltre l’Emergenza: Riflessioni sulla Fragilità Giovanile

Aldilà dell’emergenza contingente, è fondamentale interrogarsi sulle cause profonde di questo fenomeno. Cosa spinge i giovani a cercare rifugio in sostanze pericolose? Quali sono i vuoti che cercano di colmare con questi cocktail micidiali? La risposta a queste domande richiede un’analisi approfondita del contesto sociale, culturale ed emotivo in cui vivono i giovani di oggi.

La pressione sociale, le difficoltà scolastiche, i problemi familiari, la mancanza di prospettive per il futuro: sono tutti fattori che possono contribuire a creare un senso di smarrimento e disillusione nei giovani. In questo contesto, l’uso di sostanze può apparire come una via di fuga, un modo per anestetizzare il dolore e la frustrazione. Tuttavia, questa è una soluzione illusoria e pericolosa, che può portare a conseguenze devastanti per la salute fisica e mentale.

È necessario, quindi, promuovere un dialogo aperto e sincero con i giovani, ascoltare le loro paure e le loro aspirazioni, offrire loro un sostegno concreto e aiutarli a sviluppare una sana autostima e una resilienza emotiva. Solo così potremo contrastare efficacemente il fenomeno dei cocktail micidiali e offrire ai giovani un futuro più sereno e consapevole.

Amici, riflettiamo un attimo su questa situazione. La psicologia cognitiva ci insegna che i nostri pensieri influenzano le nostre emozioni e i nostri comportamenti. Se un giovane si sente sopraffatto, potrebbe cercare una via di fuga immediata, senza considerare le conseguenze a lungo termine. Questo è un esempio di “distorsione cognitiva”, un modo di pensare irrazionale che può portare a scelte sbagliate.

Approfondendo, la neuropsicologia ci rivela che l’uso di psicofarmaci, soprattutto in età adolescenziale, può alterare lo sviluppo del cervello, compromettendo le funzioni cognitive superiori come la memoria, l’attenzione e il controllo degli impulsi. Questo crea un circolo vizioso, in cui la dipendenza dalle sostanze aggrava ulteriormente i problemi emotivi e comportamentali. Forse è il momento di chiederci: cosa possiamo fare, come società, per offrire ai nostri giovani strumenti più efficaci per affrontare le sfide della vita?


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