Incidenti stradali: quali sono le ferite invisibili che persistono?

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  • Ogni anno, circa 50 milioni di persone sono coinvolte in incidenti stradali.
  • Il 1%-9% della popolazione soffre di disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
  • ANIA CARES offre supporto psicologico gratuito 24 ore su 24.

La risonanza degli avvenimenti drammatici delineati dalle cronache quotidiane emerge con forza nell’incidente devastante avvenuto sull’autostrada A2 tra Battipaglia ed Eboli. In tale frangente un camion ha perso il controllo rovesciandosi su veicoli fermi nel traffico, provocando così l’orrenda scomparsa di due individui: Mario Valiante e Wilma Fezza. Non solo l’aspetto tangibile della tragedia legato alla perdita umana affiora sotto ai riflettori; ciò è accompagnato da uno sconvolgente impatto psicologico, capace di lasciare cicatrici indelebili nelle menti dei colpiti. Questo evento – accaduto circa undici mesi orsono – è parte integrante di un quadro più vasto che contempla altri incidenti nella medesima area geografica, come quelli sulla SS166 degli Alburni dove bambini pieni di sogni sono stati stroncati prematuramente, ricordando di nominarli con sofferenza: Luca e Samuel. Tale situazione porta alla luce una questione fondamentale spesso ignorata: gli effetti duraturi sulla psiche dei sopravvissuti alle tragedie stradali, inclusi quelli sui familiari delle vittime stesse, così come sugli operatori del soccorso.

Sono all’incirca cinquantamilioni gli individui coinvolti annualmente negli incidenti veicolari nel mondo; tuttavia continua a persistere un’inadeguata considerazione relativa agli aspetti psicologici, compresi i disturbi post-traumatico da stress (PTSD). [GuidaPsicologi.it]. Gli incidenti sulla strada non devono essere considerati meri episodi circoscritti alla cronaca di una singola comunità; costituiscono invece un fenomeno mondiale, coinvolgendo annualmente milioni di individui colpiti da lesioni che non mettono in pericolo la vita. Anche se è comprensibile che i media pongano attenzione ai numeri relativi alle vittime e alle indagini necessarie a definire le responsabilità legali, è fondamentale riconoscere che gli effetti psicologici sul lungo periodo risultano sovente trascurati, diventando invisibili o minimizzati.

Indagini scientifiche nell’ambito della psicologia clinica e comportamentale dimostrano chiaramente che la discesa nel trauma causata da tali eventi può dar luogo a sintomi complessi e debilitanti, rendendo preminente il rischio del disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Recentemente è stato stimato che questa condizione interessa tra l’1% e il 9% dell’intera popolazione; tuttavia, i soggetti sopravvissuti a incidenti automobilistici presentano tassi nettamente più alti nell’insorgenza di tale disturbo. [Nóos]. Studi recenti evidenziano che la qualità della vita delle persone che riescono a superare traumi possa subire un deterioramento considerevole, anche nel caso in cui le ferite siano modeste. Elementi quali il tempo trascorso in ospedale, l’eventualità di sottoporsi a operazioni chirurgiche, oppure ad affrontare estesi processi riabilitativi e addirittura situazioni critiche come la perdita temporanea della coscienza o il verificarsi di stati comatosi si configurano come predittori significativi per un aggravamento del benessere psicologico. [GuidaPsicologi.it].

Fattori Predittivi di PTSD Impatto sulla Qualità della Vita
Durata dell’ospedalizzazione Maggiore compromissione psicologica
Interventi chirurgici Aumento del rischio di ansia e depressione
Stato di coma Impatto a lungo termine sulla memoria e sulle funzioni cognitive
Qualità della vita pre-incidente compromessa Aumento della vulnerabilità allo sviluppo di PTSD

Il trauma da incidente stradale rientra senza dubbio tra gli eventi in grado di provocare profonde ferite emotive, equiparabile per certi aspetti ad esperienze come la guerra o la violenza. La sua elevata frequenza tra i sopravvissuti lo rende un problema di salute mentale di primaria importanza, che richiede una maggiore consapevolezza e strategie di intervento mirate. Risulta di estrema importanza comprendere come le conseguenze di un incidente si estendano oltre il mero danno corporeo percepibile; infatti, si manifestano cicatrici impercettibili, ma altrettanto strazianti, nel panorama psychological delle persone colpite.

Il disturbo post-traumatico da stress: sintomi e impatto sulla vita quotidiana

Il disturbo post-traumatico da stress, noto con l’acronimo PTSD, emerge come uno dei fenomeni psicologici più diffusi e debilitanti che seguono un incidente stradale. Si osserva una categorizzazione dei sintomi tipici in quattro gruppi distintivi; ognuno ha effetti considerevoli sulla vita quotidiana degli individui colpiti.

In primo luogo vi sono i sintomi intrusivi, che si concretizzano attraverso la presenza ricorrente di ricordi associati al trauma subito. Tali reminiscenze possono manifestarsi sotto forma di flashback intensi, dove il soggetto rivive gli eventi dell’incidente con dettagli penetranti; oppure mediante sogni ripetitivi riguardanti proprio quell’episodio o relative a figure amate coinvolte nel medesimo. Questa incessante evocazione del trauma risulta particolarmente insidiosa poiché rende difficile la gestione della routine quotidiana, influenzando negativamente sia il sonno sia il benessere psico-fisico globale.

Successivamente troviamo i sintomi di evitamento. Gli individui affetti da PTSD generalmente mostrano una propensione ad eludere ogni situazione o stimolo capace di riportarli alla memoria dell’evento traumatico stesso. In questa situazione si potrebbe decidere di evitare il luogo del sinistro, rinunciare a mettersi alla guida oppure sedersi come passeggero; in alcuni casi ci si può sentire disturbati e inquieti nell’assistere a notizie o film riguardanti incidenti stradali. Anche se l’evitamento riesce temporaneamente ad alleviare l’angoscia sperimentata dall’individuo, esso ha la tendenza ad ostacolare progressivamente la vita della persona, portando all’isolamento sociale ed evitando il ritorno alle consuete dinamiche sociali e professionali.

La terza classe di sintomi include le alterazioni cognitive e umorali. Dopo aver vissuto un evento traumatico come un incidente, risulta comune sviluppare stati depressivi accompagnati da sensazioni di colpa poco proporzionate rispetto all’accaduto; non è raro nemmeno subire una forma profonda di separazione emotiva dai propri cari insieme alle attività precedentemente gradite. Ulteriormente possono affacciarsi pensieri disastrosi caratterizzati da una forte irritabilità correlata a esplosioni d’ira ingiustificate. Questo tipo d’incapacità nel controllare l’aggressività potrebbe trasformarsi in comportamenti ostili, indirizzati sia verso sé stessi (in modo autodiretto) sia nei confronti degli altri (in modo eterodiretto), generando così maggiori complicanze nelle interazioni personali. La quarta categoria fa riferimento alle alterazioni della reattività, un aspetto significativo nel contesto del PTSD. In particolare, il soggetto con questo disturbo sperimenta un’iperattivazione evidente del sistema nervoso centrale; tale attivazione si traduce in un aumento dell’arousal. Di conseguenza, possono emergere difficoltà legate al sonno — come episodi d’insonnia o interruzioni frequenti durante la notte — insieme a uno stato d’iper-vigilanza costante: l’individuo vive infatti con una sensazione incessante di minaccia imminente. Queste manifestazioni tanto fisiologiche quanto comportamentali si sommano per favorire lo sviluppo di uno stato permanente di tensione cronica che sfrutta intensamente le risorse fisiche e mentali dell’individuo.

È fondamentale rimarcare come variabili quali sesso (più colpito è quello femminile), età avanzata o giovane età e il tipo specifico di lesione possano influenzare significativamente sia la prevalenza che la severità dei sintomi correlati al PTSD nei sopravvissuti. Inoltre, anche l’intervento terapeutico ricevuto — fossero essi approcci fisici oppure psicologici — gioca un ruolo determinante nell’esito finale delle condizioni cliniche; così facendo, non si dovrebbe trascurare che eventuali forme non trattate adeguatamente possano portare a conseguenze durature e gravi, espandendosi ben oltre i confini dello stress psicologico iniziale. La comparsa di disturbi somatici, quale il colon irritabile, può verificarsi così come si possono anche formare condotte pericolose legate all’abuso di sostanze psicoattive e alcolici. In quest’ottica, è fondamentale considerare che l’alcolismo risulta essere un effetto estremamente diffuso, spesso associato a un quadroclinico di PTSD. Tale interrelazione fra trauma subito, sindrome post-traumatica da stress (PTSD) e ulteriori difficoltà sia fisiche che psicologiche mette in rilievo la necessità impellente di adottare un approccio olistico e immediato nella gestione terapeutica dei soggetti che hanno subito incidenti automobilistici.

Cosa ne pensi?
  • Articolo toccante, sottolinea l'importanza della salute mentale dopo traumi... ❤️...
  • Purtroppo, si parla poco delle ferite invisibili, ma esistono eccome... 😔...
  • Invece di concentrarci solo sulla dinamica degli incidenti, dovremmo... 🤔...

L’importanza cruciale del supporto psicologico e delle strategie di trattamento

Alla luce delle gravi e articolate conseguenze sul piano psichico legate agli incidenti stradali, si rende sempre più urgente l’esigenza di un’assistenza psicologica non solo idonea ma anche pronta, rivolta ai protagonisti colpiti. Sebbene una consistente porzione della popolazione subisca annualmente gli effetti emotivi devastanti derivanti da tali episodi, la fornitura di aiuto nel campo psicologico risulta attualmente piuttosto limitata; così facendo, molte vittime si trovano costrette ad affrontare in solitudine traumi potenzialmente duraturi che potrebbero sfociare in una moltitudine di problematiche successive.

Uno dei servizi recenti più innovativi emersi sul territorio italiano è rappresentato dal Pronto Soccorso Psicologico, frutto del progetto ANIA CARES. Questo servizio è concepito per offrire assistenza diretta alle vittime degli incidenti stradali assieme ai loro familiari. [Ospedale Niguarda]. Questo servizio offre supporto psicologico 24 ore su 24, facilitato da psicologi esperti e formati, e rappresenta un passo fondamentale verso un’adeguata gestione delle emergenze psicologiche.

Informazioni sul servizio ANIA CARES:

La ricerca scientifica è concorde nel designare il supporto psicologico come un potente predittore di una buona salute mentale e un fattore chiave nella prevenzione dello sviluppo del disturbo post-traumatico da stress e di altre condizioni correlate. Intervenire precocemente, offrendo uno spazio di ascolto e sostegno, può fare una differenza sostanziale nel percorso di recupero e nell’evitare la cronicizzazione del trauma.

Le strategie terapeutiche specifiche si dimostrano particolarmente utili, come la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi a esso correlati. Le ricerche indicano che la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR), oltre a mitigare i sintomi associati al disturbo da stress post-traumatico (PTSD), contribuisce a un significativo incremento dei volumi ippocampali, promuovendo così un processo di recupero neurobiologico in individui segnati da esperienze traumatiche.[Rivista di Psichiatria].

Oltre l’emergenza: la ricostruzione del benessere dopo il trauma

Superato il periodo critico accompagnato dalle immediate necessità mediche e legali derivanti da un sinistro automobilistico, inizia una fase caratterizzata da un itinerario talvolta arduo per riportare alla luce il benessere della persona coinvolta insieme ai suoi affetti più cari. Tale viaggio non è limitato al mero ripristino delle condizioni fisiche; ciò che emerge con prepotenza è l’esigenza di guarire dalle ferite invisibili inflitte dalla traumatizzazione sulla dimensione psichica dell’individuo. In questo contesto entra in gioco l’importanza decisiva della psicologia cognitiva e comportamentale: queste discipline forniscono risorse indispensabili per decifrare ed affrontare i complessi meccanismi psicologici attivati da eventi traumatici.

Particolare rilievo merita anche l’approccio Mindfulness, capace di ancorarsi al presente per gestire i sintomi correlati al Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD), potenziando così una consapevolezza profonda dell’adesso. I trattamenti fondati su questa filosofia terapeutica—primo fra tutti il Protocollo MBSR (Meditazione Consapevole Basata sulla Riduzione dello Stress)—puntano dritto verso gli aspetti cruciali del PTSD quali l’evitamento degli stimoli stressogeni o lo stato di allerta continua conosciuto come iperarousal; tramite tali pratiche si promuove dunque un significativo miglioramento del benessere psicologico nei soggetti trattati.[State of Mind].

Approcci Terapeutici al PTSD Descrizione Evidenze
EMDR Terapia basata sulla stimolazione bilaterale Miglioramento dei sintomi e aumento dei volumi ippocampali
Mindfulness Focalizzazione sul momento presente e accettazione Riduzione dell’ansia e miglioramento del benessere complessivo
Terapia Cognitivo-Comportamentale Ristrutturazione cognitiva e affrontamento del trauma Efficacia comparabile all’EMDR

La riflessione personale che scaturisce da questi fatti ci porta a considerare quanto siamo esposti a rischi nella nostra quotidianità e quanto sia fragile il confine tra la normalità e l’evento che cambia tutto. Pensiamo a tutti quei gesti automatici, come mettersi alla guida, che diamo per scontati e che invece possono diventare il veicolo di un trauma profondo. Accostare la cronaca di incidenti come quello di Eboli agli studi sulle conseguenze psicologiche ci ricorda che dietro ogni notizia c’è una storia umana di sofferenza che merita attenzione e cura. È un invito a non fermarsi al fatto di cronaca, ma a guardare in profondità, riconoscendo il valore inestimabile della salute mentale e l’importanza di offrire supporto a chi ha attraversato un’esperienza così devastante.

Glossario:

  • PTSD: Disturbo Post-Traumatico da Stress, una condizione psicologica che si sviluppa dopo l’esposizione a un evento traumatico.
  • EMDR: Eye Movement Desensitization and Reprocessing, una terapia psicologica per il trattamento di traumi.
  • Mindfulness: Pratica di consapevolezza che incoraggia l’attenzione al momento presente senza giudizio.

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