- Il romanzo di Nadia Terranova candidato al Premio Strega esplora i traumi transgenerazionali.
- I traumi si manifestano con ansia, depressione e difficoltà relazionali.
- Il podcast "L'abbraccio che ripara" sensibilizza sull'importanza dei traumi familiari.
- La consapevolezza del background familiare è indispensabile per la resilienza.
- L'EMDR rielabora i ricordi traumatici, anche quelli transgenerazionali.
Un’indagine nel romanzo di Nadia Terranova
Il 2025 ha visto l’emergere di un’opera letteraria di notevole impatto nel panorama culturale italiano: “Quello che so di te” di Nadia Terranova. Il romanzo, candidato al prestigioso Premio Strega, affronta con coraggio e lucidità il tema dei traumi transgenerazionali, esplorando come le esperienze dolorose vissute dalle generazioni passate possano influenzare profondamente la vita dei discendenti. L’autrice, attraverso una narrazione intima e personale, ricostruisce la storia di un caso di “follia” familiare, portando alla luce il fantasma di una bisnonna che, come lei stessa afferma, “si è attaccato alla mia scrittura”. Questo evento scatenante ha dato il via a un’indagine profonda e toccante sulle radici del malessere psicologico e sulla possibilità di liberarsi dal peso del passato.
Dalla letteratura alla realtà: l’eco dei traumi familiari nella società contemporanea
L’eco provocato dal romanzo firmato da Nadia Terranova rivela un’accresciuta presa di coscienza all’interno della società moderna sull’importanza dei traumi transgenerazionali. Tali esperienze traumatiche—frequentemente ignorate o occultate—si manifestano in forme diverse: disturbi d’ansia, depressione, difficoltà nelle relazioni interpersonali e altre problematiche legate alla salute mentale. In questo contesto specifico, la letteratura diviene veicolo per esprimere un malessere collettivo; offre così uno spazio significativo per la riflessione e l’elaborazione individuale dei disagi interiori. L’opera di Terranova sprona il lettore a esplorare le dinamiche che governano le relazioni familiari, rivelando segreti celati ed evidenziando lesioni psichiche mai completamente sanate che influenzano profondamente il presente dell’individuo. Tale argomento assume una notevole importanza nei settori della psicologia e delle scienze mediche dedicate alla salute mentale, poiché mette in luce l’urgenza cruciale dell’applicazione metodologica che contempli un approccio complesso e trasversale per garantire efficacia nella salvaguardia del benessere psichico.

- Un libro potente che aiuta a capire......
- Non sono d'accordo, il trauma è personale......
- E se i traumi fossero un'opportunità... 🤔...
Oltre la narrazione individuale: implicazioni per la salute mentale e il benessere sociale
Superare la singolarità della narrazione: considerazioni su salute mentale e coesione sociale
La portata del tema dei traumi transgenerazionali va oltre la sfera individuale, toccando aspetti cruciali del benessere sociale. La trasmissione intergenerazionale del trauma può infatti contribuire alla perpetuazione di modelli disfunzionali, alla marginalizzazione di gruppi sociali e alla difficoltà di costruire relazioni sane e appaganti. In questo contesto, diventa fondamentale promuovere interventi di prevenzione e di cura che tengano conto della dimensione transgenerazionale, offrendo strumenti per elaborare il passato e costruire un futuro più sereno. Iniziative come il podcast “L’abbraccio che ripara” e il libro dedicato a Giulia Tramontano, che promuove la prevenzione a scuola, testimoniano un crescente impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica e nel fornire risorse utili per affrontare le conseguenze dei traumi familiari.
Rompere il ciclo: strategie per la resilienza e la guarigione
In quale modo possiamo liberarci dai pesi emotivi ereditati dalle nostre antenate? Questo interrogativo costituisce l’essenza del lavoro compiuto da Nadia Terranova e invita a considerazioni articolate riguardo alle strategie attuabili per favorire la resilienza personale e collettiva. La presenza della consapevolezza nei confronti del nostro background familiare, assieme all’analisi dei traumi rimasti latenti, è indispensabile; così come lo è costruire rapporti solidali e intraprendere percorsi con professionisti competenti. Questi fattori rappresentano passi chiave nel tentativo di interrompere la catena trasmissiva degli effetti traumatici lungo le generazioni. Nel suo romanzo, Terranova fornisce un paradigma eloquente sul potere salvifico della scrittura: essa si presenta quale mezzo attraverso cui rendere udibile il dolore umano trasformandolo in una carica energetica propensa al rinnovamento.
Ciao a tutte le amiche e amici! Affrontando l’argomento dei traumi ereditari, ci troviamo di fronte a una sfida significativa; ciò nonostante, tale percorso risulta cruciale se vogliamo garantirci un futuro più sano, sia dal punto di vista psicologico che nei confronti delle nuove generazioni.
Un concetto basilare appartenente alla psicologia cognitiva stabilisce che i nostri schemi mentali – cioè quelle strutture formative cognitive alle quali attingiamo per organizzare pensieri e aspettative – subiscono notevole influenza dall’insieme delle esperienze passate vissute dagli individui della nostra linea ancestrale. Un concetto di elevato livello sostiene che l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) ha il potenziale di svolgere un ruolo cruciale nella rielaborazione dei ricordi traumatici, inclusi quelli che si tramandano attraverso le generazioni. Questo approccio terapeutico favorisce la creazione di una narrazione più organica e coesa della nostra storia personale.
Mi permetto di stimolarvi: quali racconti vi sono stati narrati riguardo alla vostra famiglia? Qual è l’impatto emotivo che evocano in voi? In che misura queste narrazioni condizionano la vostra esperienza nel presente?