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La psicoterapia online funziona davvero? scopri i pro e i contro

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  • 38% degli americani usa la teleterapia per salute mentale.
  • Incremento del 26% nel trattamento della salute mentale femminile nel 2022.
  • Il 78% dei giovani ha meno ansia e depressione online.

Corpi digitali, emozioni mediate: la psicoterapia nell’era della connessione
remota

L’emergere dell’era digitale ha attivato una sottile ma significativa
trasformazione
nel campo della salute mentale. La
psicoterapia – tradizionalmente legata al valore sacro degli incontri faccia a faccia – è oggi proiettata verso un universo
virtuale che ha dato origine alla fenomenologia della psicoterapia online. Attraverso strumenti moderni quali
videochiamate, chat ed email, questa pratica risponde ad esigenze sempre più pressanti riguardanti la flessibilità e
l’accesso ai servizi terapeutici. Grazie a ciò, è possibile eliminare ostacoli geografici e difficoltà nella mobilità dei
pazienti. Ma quale metamorfosi subisce il rapporto tra terapeuta e paziente nell’assenza del corpo fisico all’interno dello
spazio terapeutico? E quali ripercussioni vi sono sulla costruzione dell’identità personale e sull’espressione delle
emozioni nel contesto mediato dal monitor?
La praticabilità della psicoterapia online abbraccia diverse scuole teoriche; troviamo qui spazi per approcci notoriamente noti come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), oltre a
metodologie più recenti appartenenti alle cosiddette terapie di terza generazione incluse l’ACT (Acceptance and
Commitment Therapy) e la Schema Therapy. Questi modelli vengono opportunamente rielaborati per inserirsi nell’ambito
del dialogo digitale, dove le sedute possono svolgersi sia in simultanea attraverso canali videocomunicativi sia tramite
interazioni differite via messaggistica o email. Pur presentando approcci distintivi rispetto ai metodi convenzionali,
indagini recenti indicano che la EFFICACIA DELLA TERAPIA ONLINE, sorprendentemente, risulti comparabile a
quella delle interazioni faccia a faccia.

Dati freschi mostrano come la crescita del comparto della TEMEDICINA, con un
incremento annuale pari all’%/SHGAMENTO%. (Potrebbe far rimanere sorpresi), CON OGNI ANNO RIVELANDO
CHE QUOTIDIANAMENTE OLTRE XX-MILIONI DI PERSONE SFRUTTANO I SERVIZI OFFERTI
DALL’INFORMAZIONE E DA VOLTI ESPERIMENTAZIONE CAPACE DI LEGITTIMARE DUE RUOLI NEL POST
ITALIANO BANDITO), AGGIORNAMENTI MOSTRANO CIRCA IL TONDE IMPOSTO LE GESTUALITÀ NON
SUPERINO LA VIA TELEMEDICA CONTRO APPOSSIMO VECC REDATA (SALE MA PERÒ). A TUTTO
L’OTTANTA SESTINA, IL MENDICO SUPPORTO NORDAMERICANO HA REALIZZATO UN PERCORSO
LUNCE INERENZA! [Crown Counseling]. Una ricerca ha evidenziato risultati simili tra pazienti sottoposti a
psicoterapia online e quelli che hanno seguito percorsi tradizionali, sottolineando come la relazione terapeutica e la
soddisfazione del paziente non vengano necessariamente compromesse dall’assenza fisica.

Ancora più promettenti sembrano essere le terapie “blended”, che combinano approcci online e in presenza, rivelatesi potenzialmente più efficaci, in particolare nel trattamento di disturbi legati all’abuso di sostanze. Studi recenti confermano che l’uso della terapia
cognitiva comportamentale (CBT) online si dimostra ugualmente efficace sia nel trattamento della depressione che
dell’ansia [Joon].

Cosa ne pensi?
  • 👍 La psicoterapia online apre nuove porte......
  • 🤔 Ma la mancanza del contatto fisico......
  • 💡 E se la vera rivoluzione fosse nell'ibrido...?...

Diverse statistiche chiave:

  • 38% degli americani ha utilizzato servizi di tel terapia per bisogni medici o di salute mentale.
  • Tra le donne, c’è stato un incremento del 26% nel trattamento della salute mentale nel 2022 rispetto
    all’anno precedente.

Tuttavia, la transizione al digitale non è esente da sfide. La riduzione della comunicazione non verbale è uno degli aspetti
più dibattivi. Elementi cruciali come la postura, la mimica facciale e le espressioni, che in presenza veicolano una vasta
gamma di informazioni emotive e relazionali, risultano mediate o parzialmente perdute nello spazio digitale. Questo
impatta inevitabilmente sulla capacità del terapeuta di cogliere sfumature sottili e sulla percezione corporea del paziente,
un aspetto fondamentale in percorsi terapeutici, specialmente quelli legati a traumi o disturbi dell’immagine corporea.
Nonostante ciò, l’esperienza forzata della pandemia ha dimostrato la resilienza dell’alleanza terapeutica, con molti
terapeuti che hanno adattato le proprie tecniche, incluse quelle a mediazione corporea come l’EMDR, al setting online.
La rielaborazione degli esercizi di grounding e delle stimolazioni bilaterali ha permesso la loro applicazione in modalità
remota, rivelando che è possibile stabilire un legame empatico e una base sicuro, anche quando la comunicazione avviene
tramite uno schermo.

L’eco del corpo nello spazio virtuale: tra trauma e percezione di sé

La psicoterapia, in particolare quella focalizzata sul trauma, tradizionalmente si avvale di strumenti che vanno oltre la
parola, intervenendo direttamente sul corpo. L’integrazione di tecniche corporee nella terapia mira a elaborare le memorie
traumatiche che spesso rimangono “imprigionate” nel corpo, manifestandosi attraverso sensazioni fisiche, tensioni
muscolari o disturbi dell’immagine corporea. In questo contesto, la terapia online si trova ad affrontare la complessa sfida
di come accedere ed elaborare queste esperienze somatiche in assenza di contatto fisico diretto.

Per persone che hanno vissuto traumi, la percezione del proprio corpo può essere significativamente alterata. Disturbi alimentari, ad esempio,
sono spesso radicati in esperienze traumatiche che hanno influenzato negativamente la percezione di sé e del corpo. In
questi casi, l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) si è dimostrato particolarmente utile, e recenti
studi hanno dimostrato che l’EMDR online consente risultati significativi, osservando i movimenti, l’agitazione e le
risposte fisiologiche del paziente attraverso lo schermo. La mediazione digitale, tuttavia, rischia di aggiungere livelli di
complessità alla trattazione del trauma mediato dal corpo. L’assenza di una prossimità fisica, infatti, può rendere arduo per
il terapeuta modulare adeguatamente l’intensità delle esperienze emotive del paziente. Ciò diventa ancor più evidente nei
momenti caratterizzati da reazioni emozionali elevate, durante i quali un gesto contenitivo potrebbe apportare benefici
significativi.

Studi recenti hanno indicato come sia vantaggioso combinare metodologie online con incontri faccia a
faccia; tale sinergia risulta non solo più efficace per i terapeuti ma contribuisce anche a costruire quell’alleanza
terapeutica cruciale nell’ambito della terapia condotta virtualmente. [Clemente-Suárez et al., 2024]. Ciò ha reso necessario
l’adattamento delle tecniche terapeutiche per rimanere efficaci e tempestive, soprattutto in contesti dove la tecnologia
gioca un ruolo cruciale.

Statistiche sui malesseri emotivi:

  • L’89% degli adulti americani ha dichiarato di considerare i servizi di
    teleterapia per le proprie esigenze di salute mentale.
  • Il 78% di adolescenti e giovani adulti ha riportato un miglioramento nei
    sintomi d’ansia e depressione durante il trattamento online.

La psicoterapia online ha il potenziale per offrire un supporto vitale per le comunità discriminate, in particolare per la
comunità LGBTQ+. La terapia online rappresenta un’opportunità per migliore l’accesso ai servizi di salute mentale, che
spesso sono limitati per queste popolazioni. Negli ultimi anni, il 44% degli adulti LGBTQIA+ ha affrontato un episodio
depressivo, una cifra straordinariamente alta confrontata al 13% della popolazione generale. Inoltre, il 56% dei giovani
LGBTQ giovani ha dichiarato di non aver ricevuto il supporto necessario [The Trevor Project, 2023].

Accessibilità e inclusione digitale: la psicoterapia per la comunità LGBTQ+

Uno dei benefici intrinseci della terapia condotta online è senza dubbio la sua capacità di attenuare il rischio di discriminazione sociale, nonché le paure correlate alla richiesta d’aluto in situazioni caratterizzate da minore tolleranza.
In questo contesto, risulta altresi facilitato l’accesso a professionisti dotati delle competenze necessarie per affrontare le
problematiche riguardanti l’identità di genere e la diversità culturale. Dati recenti indicano che oltre l’80% degli esperti
nel settore della salute mentale manifesta una notevole competenza e un’evidente sensibilità nei confronti delle esigenze
espresse dalla comunità LGBTQ+. [Digital Wellness Lab, 2023].

Tuttavia, l’efficacia della terapia online per questa comunità è oggetto di studi e risultati ne evidenziano il potenziale, sebbene con risultati variabili. La selezione accurata
dei pazienti è fondamentale, considerando che i casi complessi necessitano approcci terapeutici ben calibrati per il setting
online.

Fattori di resilienza:

  • Supporto psicologico sensibile e culturalmente competente [Joon].
  • Ambienti di cura online più sicuri e discreti [ADL Center]. Le evidenze accumulate nel corso del tempo attestano come le modalità di
    terapia virtuale siano in grado di rispondere efficacemente alle esigenze particolari della comunità
    LGBTQ+, favorendo la creazione e il consolidamento di rapporti terapeutici profondamente significativi per gli individui
    coinvolti.

Riflessioni in divenire: il futuro della psicoterapia è ibrido?

L’ascesa della psicoterapia online ha innescato un dibattito acceso all’interno della comunità professionale,
focalizzato sull’efficacia rispetto alla terapia tradizionale in presenza e sulle sfide legate al “setting”. L’esperienza
forzata dalla pandemia ha accelerato questo processo, spingendo molti terapeuti ad adattare le proprie pratiche e a
esplorare nuove modalità di connessione con i pazienti, evidenziando i vantaggi delle terapie miste.

La gestione della comunicazione non verbale rimane una sfida, richiedendo al terapeuta una maggiore attenzione e l’utilizzo di
tecniche verbali e di osservazione più affinate. I dati indicano che una significativa percentuale di terapeuti ha
trovato il setting digitale efficace nel mantenere una buona alleanza terapeutica, mentre i pazienti hanno
sperimentato levels di ansia sociale inferiori durante le sessioni online.

In un futuro prossimo, si prevede l’emergere di modelli ibridi di terapia che integrano approcci online e in presenza, consentendo una
personalizzazione del percorso terapeutico in base alle specifiche esigenze del paziente. Questo modello può
rappresentare una preziosa opportunità per ampliare l’accesso a cure di qualità.

Modelli terapeutici futuri:





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