- Nel 2024, quasi il 50% degli europei ha avuto segni di disturbo dell'adattamento.
- Il 24,2% degli abitanti del pianeta ha sintomi di esaurimento mentale.
- Oltre il 75% del personale medico cinese ha un elevato rischio di burnout.
L’Osservatorio dei Disturbi Emotivi e Mentali, nel suo aggiornamento di giugno 2025, pone l’attenzione su due fenomeni interconnessi che affliggono un numero crescente di persone: il Disturbo dell’Adattamento (AD) e l’affaticamento mentale. Questi disturbi, spesso sottovalutati o confusi con altre condizioni, rappresentano una sfida significativa per la salute mentale nel panorama contemporaneo.
Il Disturbo dell’Adattamento: una ferita silenziosa
Il Disturbo dell’Adattamento si manifesta come una reazione emotiva o comportamentale sproporzionata a eventi stressanti della vita, come lutti, separazioni, problemi lavorativi o trasferimenti. A differenza del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD), l’AD non è necessariamente legato a un evento traumatico estremo, ma piuttosto a una serie di piccoli e grandi sconvolgimenti che interrompono la continuità personale.
Un’ampia indagine europea del 2024, che ha coinvolto oltre duemila individui in undici nazioni, ha evidenziato che quasi il cinquanta per cento degli intervistati ha manifestato segni clinici di Disturbo dell’Adattamento durante la prima metà dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19.
I segnali di questo disturbo includono difficoltà nel riposo notturno, sensazione di tensione interiore, percezione di insuccesso e smarrimento della propria identità.
La prevalenza del Disturbo dell’Adattamento varia a seconda del contesto e della popolazione studiata, ma si stima che oscilli tra il 10% e il 30%. Durante la pandemia, i tassi di prevalenza hanno raggiunto il 15-30%, superando spesso quelli del PTSD.

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L’affaticamento mentale: la nuova epidemia silenziosa
Parallelamente al Disturbo dell’Adattamento, l’affaticamento mentale emerge come un problema crescente a livello globale. Si tratta di una stanchezza persistente che va oltre il sonno e colpisce la concentrazione, l’umore e il benessere generale.
Un’analisi a livello mondiale pubblicata nel 2023 ha valutato che il 24,2% degli abitanti del pianeta riporta sintomi di esaurimento mentale clinicamente rilevanti. La situazione appare particolarmente critica nella Repubblica Popolare Cinese, ma si riscontra anche nei paesi occidentali. Ad esempio, una ricerca condotta in Svizzera ha evidenziato che il 21% della popolazione adulta accusa stanchezza cronica.
Particolarmente suscettibili a questo problema sono gli operatori sanitari impegnati in contesti di emergenza e gli individui in età avanzata.
In Cina, una percentuale superiore al 75% del personale medico e infermieristico attivo in scenari di crisi manifesta un marcato sovraccarico cognitivo e un elevato rischio di burnout.
Tra le persone più anziane, circa un quarto presenta livelli di stanchezza mentale che richiedono attenzione clinica.
Stress cronico: il killer silenzioso
Lo stress cronico, spesso ignorato o sottovalutato, agisce come un “killer silenzioso” che mina la salute mentale e fisica. I segnali di stress cronico includono: Stanchezza persistente, anche dopo il riposo Insonnia e risvegli continui
Nebbia mentale e difficoltà di concentrazione
Cambiamenti netti di umore e personalità
Ansia, depressione e senso di vuoto
Isolamento sociale e solitudine Attacchi fisici non spiegati, come palpitazioni e mal di testa
Se non affrontato, lo stress cronico può evolvere in patologie complesse.
Verso un nuovo equilibrio: strategie di intervento
Affrontare il Disturbo dell’Adattamento, l’affaticamento mentale e lo stress cronico richiede un approccio integrato che coinvolga interventi psicologici, cambiamenti nello stile di vita e supporto sociale. Alcune strategie efficaci includono:
Creare ambienti di lavoro più umani, con ascolto, empatia e leadership responsabile
Implementare screening e prevenzione precoce per intercettare il disagio prima che diventi patologia
Allenare la mente a riconoscere i propri limiti e a gestire l’energia
Praticare attività fisica leggera e adattata
Ricorrere alla psicoterapia per legittimare la fatica e sviluppare strategie di coping efficaci
Adottare abitudini sane, come un sonno regolare, pause dai dispositivi e un’alimentazione equilibrata
Coltivare relazioni sociali significative
Richiedere supporto professionale, come psicoterapia, coaching o counseling
Ritrovare il Senso: Un Imperativo Umano
Il Disturbo dell’Adattamento e l’affaticamento mentale, pur nella loro specificità, ci parlano di una difficoltà fondamentale: la capacità di dare un senso alle esperienze che viviamo. La sofferenza che proviamo di fronte ai cambiamenti, alle perdite, alle sfide quotidiane non è un errore, ma un segnale. Un segnale che ci invita a interrogarci, a riconsiderare le nostre priorità, a cercare nuove forme di significato.
La psicologia cognitiva ci insegna che la nostra mente è costantemente impegnata in un processo di interpretazione e attribuzione di significato. Quando questo processo si inceppa, quando ci sentiamo sopraffatti dagli eventi e incapaci di integrarli nella nostra storia personale, allora può emergere il disagio.
Un approccio più avanzato ci suggerisce di esplorare le nostre credenze più profonde, i nostri valori, le nostre aspirazioni. Chiediamoci cosa è veramente importante per noi, cosa ci dà gioia e soddisfazione, cosa ci fa sentire vivi e connessi al mondo*. Solo così potremo ritrovare la bussola interiore che ci guida attraverso le tempeste della vita e ci permette di dare un senso al nostro percorso. Riflettiamo: Quante volte ci siamo sentiti persi, disorientati, incapaci di adattarci alle nuove situazioni? Quante volte abbiamo ignorato i segnali del nostro corpo e della nostra mente, spingendoci oltre i nostri limiti? Forse è il momento di rallentare, di ascoltarci, di prenderci cura di noi stessi. Forse è il momento di riscoprire il nostro senso.
- Approfondimento sui disturbi di adattamento, cause, durata e trattamenti.
- Rapporto OMS Europa 2024 sulla salute mentale e resilienza fiscale.
- Pagina dell'OMS sulla salute mentale, per approfondire il contesto globale.
- Pagina dell'Ente Ospedaliero Cantonale sull'affaticamento cronico, dati epidemiologici.