Come superare il trauma con la flash technique: una guida efficace

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  • La Flash Technique (FT) supporta l'EMDR e mitiga il disagio traumatico.
  • L'associazione internazionale EMDRIA ha promosso la formazione dei terapeuti dal 2018.
  • La FT aggira le difese del paziente riducendo la reattività allo stimolo temuto.
  • Uno studio del 2009 ha dimostrato la riduzione della fobia con esposizione subliminale.
  • La FT offre un approccio delicato e riduce rapidamente il disturbo percepito.

La Flash Technique (FT), concepita da Philip Manfield, si sta affermando come un approccio rivoluzionario nel campo della terapia del trauma. Nata originariamente come strumento di supporto alla fase preparatoria dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), la FT si è evoluta dimostrando di essere un metodo completo e di bassa intensità per mitigare il disagio legato a memorie traumatiche. L’interesse per questa tecnica è cresciuto esponenzialmente, tanto che l’Associazione Internazionale EMDRIA l’ha presentata nei suoi congressi annuali del 2018 e 2019, promuovendo la formazione dei terapeuti attraverso percorsi dedicati.

La rilevanza di questa tecnica risiede nella sua capacità di superare le resistenze che frequentemente i pazienti manifestano nell’accedere e nell’elaborare eventi traumatici. Molte persone, infatti, temono di essere sopraffatte dalle emozioni negative connesse al trauma, rendendo la rielaborazione difficile, se non impossibile. La FT propone un’alternativa sicura e meno invasiva, permettendo ai pazienti di rielaborare i ricordi traumatici senza la necessità di rivivere l’esperienza in modo diretto e vivido.

Come funziona la Flash Technique

La procedura della Flash Technique prevede che il paziente individui il ricordo traumatico da elaborare e, successivamente, si concentri su un’esperienza positiva, creando un “focus emozionale positivo”. Durante questa fase, il terapeuta invita il paziente a chiudere e aprire rapidamente gli occhi per tre volte, una tecnica denominata “eye blinking”. Inizialmente, si chiedeva al paziente di rievocare brevemente il ricordo traumatico, ma nelle versioni più recenti si procede semplicemente con l’interruzione attraverso la parola “Flash” e lo sbattere delle palpebre, senza dover necessariamente richiamare il ricordo.
L’efficacia della FT risiede nella sua capacità di aggirare le difese del paziente. Si ipotizza che il ricordo traumatico venga fatto transitare dalla memoria a lungo termine alla memoria di lavoro, dove permane brevemente a livello conscio e poi inconscio, mentre il paziente si concentra sull’esperienza positiva e riceve una stimolazione bilaterale, spesso attraverso il tapping. Questo processo sembra ridurre la reattività del paziente allo stimolo temuto, facilitando l’elaborazione del trauma senza causare abreazioni o sintomi dissociativi.

Cosa ne pensi?
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Le basi scientifiche e i meccanismi di azione

Le ricerche scientifiche confermano l’idea che l’esposizione subliminale o non consapevole a stimoli temuti possa portare a una significativa riduzione della reattività. Uno studio di Paul Siegel del 2009 ha dimostrato che l’esposizione a immagini di ragni per un tempo così breve da non essere percepita consciamente dai soggetti fobici riduceva la fobia in modo più efficace rispetto a un’esposizione più prolungata. Questi risultati inducono a pensare che le aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione del trauma possano essere attivate durante la FT anche in assenza di percezione consapevole di disturbo da parte del paziente, riducendo così la probabilità di innescare meccanismi difensivi.
Inoltre, indagini scientifiche più recenti hanno dimostrato che la consapevolezza non è un prerequisito essenziale per i processi di elaborazione e riconsolidamento della memoria. Un ricordo può essere mantenuto in una forma non verbalizzabile e impiegato o modificato anche in assenza di consapevolezza. La FT facilita lo sviluppo di una “prospettiva adulta adattiva”, in cui il paziente osserva ciò che accade senza essere sopraffatto dalle emozioni, promuovendo un’elaborazione più efficace del trauma.

“Interrompere per Ricominciare”: Nuove Prospettive Terapeutiche

La Flash Technique si presenta come una promettente modalità terapeutica per il trattamento del trauma, offrendo un approccio delicato e rispettoso dei processi di elaborazione del cervello. La sua capacità di ridurre rapidamente l’intensità del disturbo percepito sui traumi soverchianti, unita alla persistenza degli effetti terapeutici, la rende particolarmente interessante per i clinici che lavorano con pazienti traumatizzati. Inoltre, la FT sembra ridurre i rischi di ritraumatizzazione del paziente e di traumatizzazione vicaria per il terapeuta, offrendo un ambiente di lavoro più sicuro e sostenibile.

La FT non solo offre un nuovo strumento per affrontare il trauma, ma incoraggia anche una riflessione più ampia sul paradigma teorico e pratico della terapia del trauma. Integrando le scoperte neuroscientifiche con le riflessioni cliniche, la FT apre nuove prospettive per la comprensione e il trattamento dei disturbi legati al trauma, offrendo ai pazienti la possibilità di riappropriarsi della propria storia e di ricostruire un futuro più sereno.
Amici lettori, spero che questo articolo vi abbia fornito una panoramica chiara e completa sulla Flash Technique. Voglio condividere con voi una nozione base di psicologia cognitiva: il *condizionamento classico. Questo processo, scoperto da Pavlov, spiega come associamo stimoli neutri a eventi significativi, creando risposte automatiche. Nel contesto del trauma, un evento neutro può diventare un trigger che scatena ricordi e emozioni negative. La Flash Technique, in un certo senso, cerca di “decondizionare” queste associazioni, interrompendo il legame tra il ricordo traumatico e la risposta emotiva negativa.

Ora, passiamo a una nozione più avanzata: la riconsolidazione della memoria*. Questo processo, ancora oggetto di studio, suggerisce che ogni volta che richiamiamo un ricordo, questo diventa temporaneamente instabile e può essere modificato prima di essere nuovamente “salvato” nella memoria a lungo termine. La Flash Technique potrebbe sfruttare questo meccanismo, consentendo di rielaborare il ricordo traumatico in un contesto più sicuro e positivo, modificandone la valenza emotiva. Vi invito a riflettere su come la nostra mente, pur essendo fragile, possiede una straordinaria capacità di adattamento e guarigione. La Flash Technique è solo uno dei tanti strumenti che possiamo utilizzare per supportare questo processo, offrendo una speranza concreta a chi ha subito un trauma.


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