- Circa il 40% dei bambini palestinesi soffre di PTSD.
- Solo 250 psicologi per oltre 5,5 milioni di abitanti.
- Il centro curerà circa 500 bambini ogni anno.
Un dramma silenzioso: la salute mentale infantile in Palestina
La situazione in Palestina rappresenta una crisi umanitaria di proporzioni allarmanti, con un impatto devastante sulla salute mentale dei bambini. Secondo recenti studi, circa il 40% dei bambini palestinesi soffre di disturbo post-traumatico da stress (PTSD), una condizione che si manifesta con insonnia, reazioni di panico a rumori improvvisi, disegni che raffigurano la morte e, in alcuni casi, mutismo. Questo trauma, perpetuato dalla continua esposizione alla violenza e all’instabilità, lascia cicatrici profonde nello sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini. La mancanza di risorse adeguate per affrontare questa emergenza aggrava ulteriormente la situazione. In tutta la Palestina, si contano solo 250 psicologi per oltre 5,5 milioni di abitanti, il che significa che c’è un solo psicologo per circa 11.000 bambini, molti dei quali necessitano di cure specialistiche per traumi psicologici. Questa carenza di professionisti qualificati rende estremamente difficile fornire un supporto adeguato ai bambini che ne hanno bisogno.
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Il Soleterre Children Center: una luce di speranza a Betlemme
In risposta a questa crisi, la Fondazione Soleterre, in collaborazione con Unobravo, ha intrapreso un’iniziativa significativa: la costruzione del primo “Soleterre Children Center” a Betlemme. Questo centro, situato vicino all’unico ospedale pubblico del paese specializzato nella cura del cancro infantile e delle patologie croniche pediatriche, offrirà un rifugio sicuro e un luogo di cura per i bambini traumatizzati dalla guerra e dalla violenza. Con 18 posti letto, il centro mira a curare circa 500 bambini ogni anno, fornendo loro un supporto psicologico mirato, efficace e duraturo. Il Soleterre Children Center non sarà solo uno spazio clinico, ma anche un luogo di accoglienza, ascolto e sostegno per i bambini, le loro famiglie e il personale medico.
Sarà un punto di riferimento essenziale per le famiglie provate da perdite, difficoltà economiche e ansia, e per gli operatori sanitari, che operano in contesti estremamente difficili e affrontano quotidianamente il dolore degli altri.
Il centro offrirà sale attrezzate per sessioni di supporto psicologico, sale di cura medica e riabilitazione, stanze di gioco-terapia e aree pensate per accogliere e assistere le famiglie.

L’impatto della violenza sui bambini e la necessità di un approccio integrato
La violenza ha un impatto devastante sulla salute mentale, sullo sviluppo e sulle opportunità di vita dei bambini. In età evolutiva, la mente non è ancora in grado di elaborare i traumi, e i bambini tendono ad esprimere il proprio dolore attraverso il gioco, il disegno o comportamenti aggressivi. Se non curato, il trauma può rimanere “legato” a questi comportamenti o essere semplicemente taciuto, con conseguenze a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere del bambino. Il Soleterre Children Center adotta un approccio integrato alla cura del trauma infantile, che comprende il supporto psicologico, la terapia del gioco e l’assistenza alle famiglie. Il centro si rivolge anche agli operatori sanitari, che spesso sviluppano sintomi da stress post-traumatico, ansia o depressione a causa dell’esposizione ai vissuti traumatici della popolazione. Fornire supporto psicologico a questi operatori è essenziale per garantire che possano continuare a offrire cure di qualità ai bambini.
Un appello alla speranza e all’azione
Il progetto del Soleterre Children Center rappresenta un raggio di speranza in un contesto di sofferenza e disperazione.
Secondo le parole di Damiano Rizzi, presidente e fondatore della Fondazione Soleterre, “Con questo progetto Soleterre vuole ribadire un impegno chiaro e concreto affinché i bambini possano elaborare il proprio vissuto, ma anche ritrovare la forza e la fiducia in sé stessi e negli altri”.
Danila De Stefano, CEO e Founder di Unobravo, ha aggiunto: “Questo centro rappresenta molto più di un luogo di cura: è un simbolo di speranza e di possibilità di rinascita, in un contesto dove il diritto alla salute mentale è spesso negato”. In un momento in cui il Natale, simbolo di pace, speranza e amore, sembra un paradosso rispetto alla realtà in Palestina, è fondamentale agire e fare qualcosa di concreto per aiutare i bambini che soffrono. Sostenere la realizzazione del Soleterre Children Center e garantire assistenza psicologica ai bambini, alle famiglie e al personale sanitario è un atto di umanità e di solidarietà che può fare la differenza nella vita di molte persone.
Oltre la cura: resilienza e speranza per il futuro
La costruzione del Soleterre Children Center a Betlemme non è solo un intervento di cura, ma un investimento nel futuro della Palestina. Offrire ai bambini traumatizzati un luogo sicuro dove elaborare le proprie esperienze e ricostruire la propria vita significa promuovere la resilienza e la speranza in una società segnata dalla violenza e dal conflitto.
La resilienza, in psicologia, è la capacità di un individuo di affrontare e superare eventi traumatici o periodi di difficoltà. Nel contesto palestinese, dove i bambini sono esposti a traumi continui, sviluppare la resilienza è fondamentale per proteggere la loro salute mentale e il loro benessere a lungo termine.
Un concetto più avanzato è quello di crescita post-traumatica, che si riferisce ai cambiamenti positivi che possono verificarsi in seguito a un’esperienza traumatica. Questi cambiamenti possono includere una maggiore consapevolezza di sé, un rafforzamento delle relazioni interpersonali, una maggiore apprezzamento della vita e un senso di significato e scopo rinnovato.
Riflettiamo: come possiamo, come individui e come società, contribuire a creare un ambiente in cui i bambini palestinesi possano sviluppare la resilienza e sperimentare la crescita post-traumatica? Come possiamo sostenere le organizzazioni che lavorano per fornire cure e supporto a questi bambini? La risposta a queste domande è fondamentale per costruire un futuro più giusto e pacifico per la Palestina.