- 20% dei ragazzi tra 14 e 18 anni ha consumato cannabis.
- Il 12% dei giovani ha fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione.
- WeFree ha raggiunto oltre 56.000 studenti in tutta Italia.
- Fino al 16 novembre si possono donare 2 euro via SMS.
San Patrignano lancia la campagna “Prima di Dipendere”
Di fronte a un’escalation preoccupante nel consumo di cannabis, psicofarmaci e alcol tra gli adolescenti italiani, la Comunità San Patrignano ha lanciato un’iniziativa fondamentale: la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Prima di dipendere”. L’obiettivo principale è potenziare i programmi di prevenzione nelle scuole su tutto il territorio nazionale, fronteggiando un’emergenza che minaccia la salute mentale e il benessere delle nuove generazioni. La campagna, avviata il 26 ottobre, offre a tutti la possibilità di contribuire fino al 16 novembre tramite il numero solidale 45586.
Dati Preoccupanti: Un Quadro Allarmante
I dati più recenti delineano uno scenario allarmante. *Il 20% dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni ha consumato cannabis nell’ultimo anno, stando all’ultima relazione annuale al parlamento sulle tossicodipendenze. Inoltre, il 12% ha fatto ricorso a psicofarmaci senza prescrizione medica, esponendosi a rischi significativi per la propria salute. Le percentuali relative all’uso di alcol e tabacco sono ancora più elevate, attestandosi rispettivamente al 30% e in una fascia tra il 39% e il 50%. Queste cifre evidenziano una crescente vulnerabilità tra i giovani, che necessitano di un intervento tempestivo e mirato.
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WeFree: Un Progetto di Prevenzione Efficace
In risposta a questa crisi, San Patrignano ha scelto di intensificare il proprio impegno attraverso il progetto WeFree, attivo da oltre vent’anni. Questo programma porta la testimonianza diretta di ex-tossicodipendenti nelle aule scolastiche, offrendo un confronto autentico e toccante con le conseguenze delle dipendenze. Nell’ultimo anno, WeFree ha raggiunto oltre 56.000 studenti in tutta Italia, attraverso visite alla comunità, workshop, dibattiti e rappresentazioni teatrali. Il fulcro di ogni incontro è la condivisione delle storie di coloro che hanno superato la dipendenza, creando un impatto emotivo profondo e stimolando la riflessione. Silvia Mengoli, responsabile del progetto di prevenzione di San Patrignano, sottolinea l’importanza di questo approccio: “Sono ragazzi poco più grandi degli studenti, nelle cui storie gli alunni si ritrovano almeno in parte”. La domanda di interventi nelle scuole medie e superiori è in costante aumento, e la campagna “Prima di dipendere” mira a fornire le risorse necessarie per raggiungere anche le zone più remote del paese.

Un Futuro Possibile: Investire nella Prevenzione
La campagna “Prima di dipendere” rappresenta un’opportunità concreta per sostenere i giovani italiani e proteggerli dai pericoli delle dipendenze. Fino al 16 novembre, si possono effettuare donazioni di 2 euro tramite SMS da telefoni mobili di operatori come Wind, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Fastweb, Coop Voce e Tiscali, utilizzando il numero solidale. Per le donazioni da rete fissa, è possibile contribuire con 5 o 10 euro chiamando da TIM, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali e Geny, mentre da Convergenze e PosteMobile la donazione è di 5 euro. L’iniziativa gode del sostegno di importanti media come La7, SKY per il Sociale e Mediaset, amplificando il suo impatto e raggiungendo un pubblico più vasto.
Oltre la Campagna: Riflessioni sulla Resilienza e la Consapevolezza
La campagna “Prima di dipendere” è un faro nella notte, un’azione concreta per arginare un problema complesso. Ma cosa possiamo imparare da tutto questo, a livello individuale e collettivo?
Una nozione base di psicologia comportamentale ci insegna che l’ambiente gioca un ruolo cruciale nello sviluppo delle dipendenze. Un ambiente familiare disfunzionale, la pressione dei pari, la mancanza di alternative sane: tutti questi fattori possono aumentare la vulnerabilità di un individuo.
A un livello più avanzato, la psicologia cognitiva ci offre strumenti per comprendere i meccanismi mentali che sottendono alle dipendenze. Ad esempio, il concetto di distorsioni cognitive, ovvero modi di pensare irrazionali che portano a giustificare il consumo di sostanze. Riconoscere e modificare queste distorsioni è un passo fondamentale nel percorso di recupero.
Ma la riflessione più importante è forse questa: la prevenzione non è solo un compito delle istituzioni o delle comunità, ma una responsabilità di tutti*. Creare un ambiente sociale più sano, promuovere la consapevolezza sui rischi delle dipendenze, offrire alternative positive ai giovani: sono tutti passi che possiamo compiere, nel nostro piccolo, per costruire un futuro migliore.








