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TikTok e salute mentale: ecco perché devi fare attenzione ai consigli

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  • Il 52% dei video su TikTok con #mentalhealthtips sono fuorvianti.
  • TikTok rimuove il 98% delle info errate prima della segnalazione.
  • Disturbi come il PTSD vengono banalizzati e semplificati nei video.

Un’Analisi Critica

Oggi, 6 giugno 2025, alle ore 16:31, emerge un quadro preoccupante dall’analisi dei contenuti relativi alla salute mentale diffusi su TikTok. Un’inchiesta approfondita condotta dal quotidiano britannico The Guardian ha rivelato che una percentuale significativa di video, precisamente il 52% dei 100 video più popolari contrassegnati dall’hashtag #mentalhealthtips, veicola informazioni errate, vaghe o addirittura dannose. Questo fenomeno solleva interrogativi cruciali sull’impatto dei social media sulla percezione e la gestione della salute mentale, soprattutto tra i giovani.

La Disinformazione Travestita da Consigli: Un Pericolo Reale

L’indagine ha messo in luce come molti “consigli” offerti su TikTok siano basati su esperienze personali aneddotiche, semplificazioni eccessive e un uso improprio del linguaggio terapeutico. Ad esempio, suggerimenti come “mangiare un’arancia sotto la doccia” per ridurre l’ansia possono sembrare innocui, ma contribuiscono a banalizzare condizioni complesse. Peggio ancora, la promozione di integratori senza solide evidenze scientifiche o la promessa di “curare” un trauma in un’ora rappresentano un rischio concreto per chi, in cerca di aiuto, si affida a queste informazioni fuorvianti. La tendenza a patologizzare emozioni normali, come l’ansia legata ai cambiamenti di programma o gli sbalzi d’umore, può indurre a diagnosi fai-da-te e a una percezione distorta della propria salute mentale.

Il neuropsichiatra David Okai, consulente e ricercatore in medicina psicologica al King’s College di Londra, ha evidenziato come alcuni post utilizzino termini come “benessere”, “ansia” e “disturbo mentale” in modo intercambiabile, creando confusione e minando la comprensione delle reali problematiche. La psicologa Amber Johnson, della British Psychological Society, ha sottolineato come i video sul disturbo da stress post-traumatico (PTSD) tendano a minimizzare la complessità e l’individualità dei sintomi, offrendo una visione riduttiva e potenzialmente dannosa.

È fondamentale riconoscere che la salute mentale è un ambito delicato e complesso, che richiede un approccio informato e professionale. La diffusione di informazioni errate o incomplete sui social media può non solo ritardare l’accesso a cure adeguate, ma anche alimentare ansie, paure e false speranze.

Cosa ne pensi?
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Le Risposte di TikTok e le Preoccupazioni Politiche

In risposta alle critiche, TikTok ha difeso la propria piattaforma come uno spazio di libera espressione dove gli utenti possono condividere le proprie esperienze e trovare supporto. Tuttavia, questa posizione solleva un dibattito cruciale sul bilanciamento tra libertà di espressione e responsabilità informativa, soprattutto quando si tratta di temi sensibili come la salute mentale. La piattaforma afferma di collaborare attivamente con esperti sanitari e di rimuovere il 98% delle informazioni errate dannose prima che vengano segnalate, ma resta da valutare l’efficacia di queste misure nel contrastare la diffusione di contenuti fuorvianti.

Nel Regno Unito, il dibattito sulla disinformazione sui social media ha raggiunto anche la sfera politica. Alcuni parlamentari stanno esercitando pressioni sul governo per proteggere i cittadini da contenuti dannosi e per garantire l’accesso a informazioni basate sull’evidenza scientifica. La commissione per la tecnologia britannica sta indagando sull’efficacia dell’Online Safety Act nel contrastare la disinformazione e gli algoritmi che la promuovono.

Verso un Approccio Più Consapevole e Responsabile

La proliferazione di consigli sulla salute mentale su TikTok e altre piattaforme social rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio multifattoriale. È necessario promuovere una maggiore consapevolezza critica tra gli utenti, incoraggiandoli a valutare attentamente le fonti di informazione e a diffidare di soluzioni miracolose o semplificazioni eccessive. Allo stesso tempo, è fondamentale che le piattaforme social si assumano la responsabilità di moderare i contenuti e di promuovere informazioni accurate e basate sull’evidenza scientifica. Infine, è essenziale garantire un accesso equo e tempestivo a servizi di salute mentale professionali e qualificati, in modo da offrire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno.

Salute Mentale e Social Media: Un Equilibrio Delicato

Navigare nel mare di informazioni sulla salute mentale online richiede un approccio cauto e informato. Ricorda, non tutti i consigli che trovi sui social media sono validi o adatti a te. Se stai affrontando difficoltà emotive o psicologiche, la cosa migliore è consultare un professionista qualificato. Un terapeuta può aiutarti a comprendere le tue emozioni, a sviluppare strategie di coping efficaci e a trovare il percorso di cura più adatto alle tue esigenze.

Dal punto di vista della psicologia cognitiva, è importante essere consapevoli dei bias cognitivi che possono influenzare la nostra percezione delle informazioni online. Ad esempio, il confirmation bias ci porta a cercare e a credere a informazioni che confermano le nostre convinzioni preesistenti, anche se queste sono errate. Essere consapevoli di questi bias può aiutarci a valutare le informazioni in modo più critico e a evitare di cadere nella trappola della disinformazione.

Un concetto più avanzato è quello della mindfulness, una pratica che ci invita a prestare attenzione al momento presente, senza giudizio. Applicare la mindfulness alla fruizione dei contenuti online può aiutarci a essere più consapevoli delle nostre reazioni emotive e a evitare di farci sopraffare da ansie o paure. Possiamo chiederci: “Come mi fa sentire questo contenuto? È basato su fatti concreti o su opinioni personali? Mi sta aiutando a sentirmi meglio o peggio?”.

In fondo, la salute mentale è un viaggio personale e unico. Non esiste una soluzione valida per tutti, e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. Ascolta te stesso, sii curioso e non aver paura di chiedere aiuto quando ne hai bisogno. La tua salute mentale è preziosa, e merita tutta la tua attenzione e cura.


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