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Salute mentale giovanile: agire ora per un futuro sereno

- Nel 2022, 1 giovane su 6 soffre di disturbi mentali.
- Il suicidio è la quarta causa di morte tra i 15-19enni.
- In Italia, la soddisfazione dei quindicenni è salita dal 76% al 78%.
L’evento noto come Settimana Europea della Salute Mentale si terrà dal 19 al 25 maggio del 2025 e si propone di richiamare l’attenzione su un tema che assume sempre più importanza: il benessere psicologico dei giovani. Questa iniziativa è destinata a elevare la consapevolezza collettiva riguardo alla salute mentale e a facilitare un accesso giusto ai mezzi di supporto necessari affinché ogni individuo possa condurre un’esistenza ricca di significato. In questo frangente, numerose entità come UNICEF e la Fondazione Progetto Itaca stanno raddoppiando gli impegni per fronteggiare le difficoltà connesse alla sfera della salute mentale.
L’allarme dell’Unicef: la salute mentale dei giovani a rischio
L’Unicef ha sollevato una grande preoccupazione: nel corso del 2022, in ben 43 Paesi appartenenti all’Ocse e all’Unione Europea, circa uno ogni sei individui giovani con età compresa fra 10 e 19 anni, si è trovato a dover affrontare un disturbo mentale diagnosticabile. Questo fenomeno mette in evidenza con chiarezza l’urgenza di un intervento tempestivo; difatti, quasi la metà delle problematiche legate alla salute mentale emergenti nell’età adulta affondano le proprie radici durante l’infanzia. Le conseguenze derivanti da tali disturbi si rivelano spesso catastrofiche, compromettono seriamente tanto la qualità della vita quanto il benessere psicologico degli individui interessati oltre alle loro relazioni interpersonali, interferendo inoltre sul loro cammino educativo e occupazionale.
In aggiunta a ciò, c’è una questione altrettanto inquietante legata al tema del suicidio: questo infatti è riconosciuto come la quarta causa principale di decessi fra gli adolescenti che rientrano nella fascia d’età da 15 a 19 anni. In tal senso, tale tragica realtà evidenzia come ci sia una notevole prevalenza del suicidio nei ragazzi rispetto alle ragazze, a dimostrazione della necessità imperativa di focalizzare gli sforzi verso questa disparità.

La soddisfazione per la vita, un indicatore chiave del benessere psicologico, è in calo tra gli adolescenti. Dal periodo compreso tra il 2018 ed il 2022 si è osservata una decrescita della % di giovani che manifestano un’elevata soddisfazione personale, trend evidente in numerosi Paesi. Le ragazze presentano generalmente tassi inferiori rispetto ai loro coetanei maschi in termini di contentezza percepita. Alcuni Stati come Cile, Messico, Polonia e Turchia hanno vissuto riduzioni nettamente superiori ai dieci punti percentuali in questa misura. Per quanto riguarda l’Italia specificamente, la contentezza espressa dai quindicenni è scesa leggermente: da un iniziale valore del 76% nel corso del 2018 al successivo 78% di quest’anno.
Diversificati sono gli elementi che influiscono sulla soddisfazione globale degli adolescenti: dal contesto socioeconomico familiare all’impatto positivo dell’attività fisica costante; dalla frequentazione sui social network fino alle interazioni con le figure parentali ed agli eventi di bullismo subiti nell’adolescenza stessa. Risulta chiaro che utilizzare i social media in maniera ponderata si ricollega a stati d’animo più sereni, mentre comunque esagerare porta a conseguenze nocive sia sul piano dell’immagine corporea sia su quello psicologico. Infine, le conversazioni autentiche con i genitori diventano essenziali nel preservare lo stato emotivo benefico delle nuove generazioni.
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L’impegno di Fondazione Progetto Itaca: un approccio a 360 gradi
In territorio italiano spicca la Fondazione Progetto Itaca per il proprio costante contributo alla salvaguardia della salute mentale, nonché al supporto degli individui colpiti da disordini psichici assieme ai loro nuclei familiari. Quest’ente propone un ampio assortimento di interventi che spaziano dall’inclusione sociale fino al collocamento lavorativo; presenta anche corsi formativi destinati ai familiari ed organizza campagne d’informazione focalizzate sulla prevenzione nelle istituzioni scolastiche.
Felicia Giagnotti, nella sua veste presidenziale all’interno di Progetto Itaca, evidenzia quanto sia cruciale impartire nozioni corrette ed empiricamente fondate sui disturbi mentali. Con ciò intende combattere i bias culturali insieme allo stigma ad essi correlato. La fondazione si prodiga nell’offrire dati veritieri ed accessibili nella speranza d’incoraggiare una società improntata sull’inclusività e sul rispetto reciproco.
Un’importante iniziativa è rappresentata dal Club Itaca, centro dedicato all’integrazione socio-lavorativa operato dalla fondazione medesima; questo spazio fornisce assistenza al fine di creare opportunità favorenti lo sviluppo personale delle persone che hanno superato momentanee difficoltà legate alla salute mentale. Il club facilita quindi la rinascita dell’autostima dei partecipanti permettendo l’acquisizione delle necessarie abilità per reintegrarsi efficacemente nel mercato del lavoro. Un’iniziativa significativa della fondazione consiste nel progetto Famiglia a Famiglia, il quale propone un itinerario formativo del tutto gratuito dedicato ai familiari di individui affetti da disturbi mentali. Attraverso questo programma, si intende fornire ai parenti i sussidi e le basi teoriche indispensabili per gestire efficacemente le difficoltà quotidiane, assicurando loro un valido supporto sia sul piano emotivo che pratico.
Il ruolo cruciale delle famiglie e della società
Il concetto di salute mentale trascende il semplice ambito individuale; abbraccia in realtà l’intera collettività. Le famiglie assumono una funzione fondamentale nell’assicurare il benessere psicologico dei loro membri, offrendo affetto, sostegno emotivo e comprensione profonda. Nonostante ciò, è comune che esse sperimentino sentimenti d’isolamento o smarrimento dinanzi alle sfide poste dalla malattia mentale. È vitale che siano le istituzioni così come la società civile a impegnarsi attivamente nell’offrire ai nuclei familiari i mezzi necessari per affrontare tali difficoltà.
In tale contesto si colloca la Settimana Europea della Salute Mentale: un’occasione preziosa per accrescere la coscienza pubblica riguardo alla rilevanza del benessere psicologico ed avviare processi trasformativi volti all’inclusività ed al rispetto dovuto alle persone affette da disturbi mentali. Urge allocare risorse significative nella prevenzione oltre che nella diagnosi anticipata e nelle terapie relative ai disordini mentali; solo così sarà possibile garantire accesso universale a servizi sanitari qualitativamente elevati.
Verso un futuro di maggiore consapevolezza e inclusione
Il percorso verso una consapevolezza più profonda e inclusiva nell’ambito della salute mentale appare ancora lungo; tuttavia, gli sviluppi degli ultimi anni offrono motivi di ottimismo. La dedizione di enti come l’Unicef e la Fondazione Progetto Itaca si accompagna a un’intensificazione dell’attenzione da parte delle istituzioni pubbliche così come della società civile stessa; elementi che ci fanno guardare al futuro con speranza. È imperativo continuare a investire in ricerca scientifica, formazione professionale e attività di sensibilizzazione affinché si realizzi una comunità dove la salute mentale venga considerata una priorità essenziale per consentire a ogni individuo di vivere esistenze appaganti.
Cari amici, prendiamoci un momento per riflettere. La salute mentale, paragonabile a un giardino trascurato quanto ad affetto, cessa di prosperare: se non interveniamo opportunamente, le erbacce hanno facilmente ragione del resto! Ecco perché dobbiamo comprendere che il benessere psichico rappresenta uno dei diritti fondamentali dell’individuo piuttosto che essere visto come semplice lusso. In tal senso, insegnamenti elementari provenienti dalla psicologia cognitiva dimostrano chiaramente come i processi mentali influenzino direttamente le emozioni così come i comportamenti agiti; alimentando pensieri positivi possiamo indubbiamente elevare tanto il nostro umore quanto anche la capacità resiliente nelle avversità quotidiane. In una prospettiva più profonda, la neuroplasticità dimostra come la nostra mente abbia la facoltà di evolversi e rispondere alle esperienze lungo l’arco dell’esistenza. Tale fenomeno implica che possiamo acquisire innovativi approcci per fronteggiare lo stress, vincere le difficoltà emotive e potenziare il nostro stato psicologico generale. Non siamo schiavi delle nostre esperienze passate; al contrario, possediamo l’abilità intrinseca di delineare un avvenire differente. È opportuno interrogarci: quali azioni siamo in grado di intraprendere oggi per sostenere non soltanto la nostra salute mentale, ma anche quella delle persone a noi vicine?
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