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Salute mentale: come il festival ro.mens può cambiare l’approccio in Italia?

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  • Nel 2024, oltre 16 milioni di italiani hanno disturbi psicologici.
  • Il RO.MENS 2025 si concentra sui giovani e la salute mentale.
  • La Legge 180 di Basaglia ha chiuso i manicomi in Italia.

L’Italia si conferma un terreno fertile per iniziative volte a destigmatizzare e promuovere la salute mentale, con un’attenzione crescente verso l’impatto delle comunità e delle iniziative locali sul benessere individuale e collettivo. In questo contesto, spiccano eventi significativi come il RO. MENS, Festival della Salute Mentale, che si è affermato come un appuntamento chiave nel calendario nazionale. L’edizione del 2024, svoltasi a Roma dal 3 all’8 ottobre, ha rappresentato un momento di profonda riflessione e partecipazione, proponendo un programma nutrito di appuntamenti culturali, musicali e di confronto. Questo festival, il cui acronimo unisce le lettere iniziali di Roma alla parola latina “mens” (mente, anima, pensiero), incarna la volontà di abbattere le barriere del pregiudizio e di favorire l’inclusione sociale delle persone con disagio mentale. La terza edizione del RO. MENS ha dedicato ampio spazio al centenario della nascita di Franco Basaglia, figura rivoluzionaria della psichiatria italiana, la cui Legge 180 del 1978 ha segnato un punto di svolta nella cura e nell’approccio alla salute mentale, chiudendo i manicomi e promuovendo un modello di assistenza basato sulla comunità.

Franco Basaglia: Il pioniere della psichiatria sociale

Franco Basaglia è stato un medico e psichiatra, noto per la sua abrogazione dei manicomi e la difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici. La sua visione ha portato alla Legge 180 del 1978, che ha trasformato radicalmente la salute mentale in Italia, promuovendo il principio che la cura debba avvenire in un contesto sociale, piuttosto che isolata in istituti.

Il festival si è diffuso capillarmente sul territorio dell’ASL Roma 2, una delle più vaste d’Italia con un’utenza di circa 1.300.000 abitanti, includendo zone della capitale caratterizzate da un elevato disagio sociale. Eventi e iniziative non si sono limitati ai confini della ASL, ma hanno raggiunto anche prestigiosi luoghi di Roma Capitale, trasformando la città in un palcoscenico per il dialogo sulla salute mentale. La partecipazione attiva di operatori, utenti dei servizi di salute mentale, familiari, artisti e sportivi ha creato un ambiente inclusivo e partecipativo. Tra gli appuntamenti di rilievo dell’edizione 2024, da segnalare la proiezione di un’intervista ad Ascanio Celestini e il cortometraggio “STABILE”, con la partecipazione di Gabriele Fiore ed Elena Di Somma, a ulteriore testimonianza dell’importanza dell’arte come veicolo di espressione e comprensione del disagio psichico. L’intento principale del RO. MENS è quello di favorire atteggiamenti di accettazione e di facilitare i processi di inclusione, combattendo lo stigma che ancora oggi circonda la salute mentale. L’evento finale in Campidoglio, con la probabile partecipazione del Sindaco, ha riaffermato l’impegno istituzionale nel sostenere queste iniziative e nel promuovere un cambiamento culturale profondo.

Statistiche sulla salute mentale in Italia: Nel 2024, oltre 16 milioni di italiani lamentano disturbi psicologici di media e grave entità, con un incremento del 6% rispetto al 2022. Tra le problematiche più diffuse, in particolare tra le donne e i giovani, spiccano l’ansia e la depressione.

Con l’arrivo del 2025, l’attenzione si sposta sulla quarta edizione del RO. MENS, in programma dall’1 al 7 ottobre. Questo appuntamento si preannuncia ancora più ambizioso, ponendo al centro il tema cruciale dei giovani e la salute mentale. L’organizzazione, affidata al Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2 in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale e con il patrocinio della RAI, conferma la volontà di ampliare la portata dell’iniziativa.

Obiettivi del Festival:
– Sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della salute mentale. – Combattere lo stigma e promuovere l’inclusione sociale affiancando i servizi di salute mentale.

Il programma prevede una serie di eventi diffusi nei Municipi IV, V, VI, VII, VIII e IX, coinvolgendo attivamente scuole secondarie di secondo grado del territorio dell’ASL Roma 2, a riprova della volontà di sensibilizzare le nuove generazioni. In questa edizione del festival verrà attribuito un particolare valore all’operato della cooperativa sociale Manser, nonché al coinvolgimento attivo degli utenti dei servizi dedicati alla salute mentale, sia per gli adulti che per i giovani. Questo impegno sarà sostenuto dalla collaborazione con la Consulta Dipartimentale. La carica di padrino dell’edizione 2025 è affidata a Pino Strabioli, un’autorità riconosciuta nel settore culturale italiano, il quale si impegnerà a fornire la sua voce in modo da valorizzare e diffondere ulteriormente il messaggio essenziale del festival.

Cosa ne pensi?
  • 🎉 Che bello vedere iniziative così positive per la salute mentale......
  • 🤔 Ma quanto è realmente efficace un festival nel cambiare la percezione......
  • 💡 Basaglia ha rivoluzionato, ma cosa possiamo imparare oggi dalla sua visione... ...

Musica, arte e inclusione: i pilastri del Festival RO. MENS 2025

La IV Edizione del RO. MENS si articola su un programma ricco e diversificato, che mira a coinvolgere la cittadinanza attraverso molteplici linguaggi espressivi. Le iniziative prenderanno il via mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre con eventi culturali e musicali distribuiti nei vari Municipi/Distretti 4, 5, 6, 7, 8, 9, curati dai servizi di salute mentale territoriali con la collaborazione dei Municipi, della Consulta Dipartimentale, delle Scuole e dei cittadini.

Data Evento Luogo
1 Ottobre Inaugurazione della mostra “La salute mentale, oggi” Galleria Nazionale Arte Moderna e Contemporanea
3 Ottobre Incontro con le scuole sul disagio mentale giovanile Parlamento Europeo, Roma
4 Ottobre Torneo misto di pallavolo Teatro del Polo penitenziario di Rebibbia
5 Ottobre “Matti per la corsa” Parco della Caffarella
6 Ottobre Serata finale di Music@Mens Teatro Tor Bella Monaca
7 Ottobre Evento finale con premiazioni Campidoglio

Un momento clou sarà l’inaugurazione, mercoledì 1° ottobre, presso la Galleria Nazionale Arte Moderna e Contemporanea, dell’Esposizione fotografica “La salute mentale, oggi”, sotto la direzione artistica di Francesco Zizola. La mostra rimarrà aperta fino al 15 ottobre e presenterà opere significative, tra cui il ritratto del Presidente Mattarella realizzato con plastica riciclata da Lady Be e dagli utenti del Centro Diurno La Fabbrica dei Sogni, nonché opere e video dei Laboratori di mediazione culturale dei minori del Centro Diurno Navigando i Confini. Questo sottolinea l’importanza dell’arte come strumento per veicolare messaggi di inclusione e di riflessione sul tema della salute mentale.


Il logo del RO. MENS, caratterizzato da un cerchio giallo che si interseca con la lettera “O”, è stato concepito dagli utenti dei laboratori di grafica dei Centri Diurni di Cinecittà, Ornitorinco di via della Rustica e Villa Lais. Un simbolo potente che evoca proprio il messaggio di inclusione e cooperazione, fondamentali per il festival. A rafforzare questo messaggio, un elemento scenografico di grande impatto sarà la presenza di “Marco Cavallo DeSanba”, una statua di cartapesta alta circa 2,10 metri e lunga 3,30 metri. Quest’opera, realizzata dagli utenti della comunità psichiatrica di Piazza Urbania e del Teatro popolare San Basilio a Roma, è ispirata a Marco Cavallo, la storica scultura creata nel 1973 all’interno del manicomio di Trieste come simbolo di liberazione e abbattimento delle barriere. La sua presenza al festival sottolinea il legame con la storia della psichiatria italiana e con il movimento basagliano, richiamando il concetto che “l’impossibile diventa possibile”.


Il Festival RO. MENS 2025 non si limita a eventi espositivi e performativi, ma promuove anche la creatività attraverso tre concorsi: Music@Mens, Fotograf@Mens e Scuole per Ro. Mens 2025. Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 31 luglio 2025. Questi concorsi hanno l’obiettivo di stimolare gli autori a creare prodotti che affrontino le tematiche della salute mentale, con particolare attenzione all’inclusione sociale e alla lotta contro il pregiudizio. Si intende inoltre attivare l’attenzione, il senso critico e la sensibilità verso una cultura che salvaguardi la salute mentale delle persone e promuova l’integrazione della diversità. L’arte viene così riconosciuta come un potente vettore di emozioni, in grado di favorire un approccio non stigmatizzante e accogliente nei confronti di chi soffre di disagio psichico. Tra i momenti salienti del programma figura un incontro con le scuole sul tema del disagio mentale giovanile, previsto per venerdì 3 ottobre presso la sede del Parlamento Europeo a Roma, a conferma dell’attenzione del festival verso le nuove generazioni. Altri eventi includeranno un torneo misto di pallavolo e la corsa “Matti per la corsa” al Parco della Caffarella. La serata finale di Music@Mens si terrà al Teatro Tor Bella Monaca, per celebrare l’importanza della musica in questo percorso.

Il contributo del RO. MENS alla comunità e il ruolo delle istituzioni

Il Festival RO. MENS si inserisce in un panorama più ampio di iniziative dedicate alla salute mentale in Italia, come testimoniato dalla settima edizione della European Mental Health Week, prevista dal 19 al 25 maggio 2025, che promuoverà il dialogo e l’azione a livello pan-europeo. Anche il Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, dal 10 al 13 aprile 2025 al MAXXI, con corti, lungometraggi ed eventi speciali, contribuisce a mantenere alta l’attenzione sul tema. La Settimana della Salute Mentale, promossa da Stimulus Italia by Telus Health, nell’edizione 2025 porrà al centro il benessere organizzativo come modello scientifico e multidisciplinare, riflettendo la crescente consapevolezza dell’importanza della salute mentale anche in ambito lavorativo. Questi eventi, insieme al RO. MENS, testimoniano un impegno collettivo per affrontare una “emergenza silenziosa e sottostimata”, come spesso viene definita la crisi della salute mentale.

Migrazione e salute mentale: I migranti e i rifugiati spesso presentano tassi di disagio psicologico superiori rispetto alla popolazione generale. È fondamentale assicurare che i servizi dedicati alla salute mentale risultino sia accessibili sia attenti alle necessità peculiari dei gruppi vulnerabili.

Il RO. MENS emerge per la sua abilità nel mobilitare non solo istituzioni pubbliche ma anche professionisti della salute, organizzazioni rappresentanti dei pazienti e cittadini comuni; tutto ciò genera una dinamica collettiva che trascende il mero evento occasionale divenendo un autentico fenomeno comunitario. Il contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali e della Salute del Comune di Roma, assieme al patrocinio da parte della RAI, evidenzia un coinvolgimento istituzionale su più fronti. Questa iniziativa ha lo scopo non soltanto di incrementare la consapevolezza riguardo alle problematiche psicologiche ma offre altresì opportunità concrete per scoprire i servizi offerti dal Dipartimento dedicato alla Salute Mentale; così facendo riesce ad avvicinare quei cittadini a risorse talvolta trascurate o viste con sospetto. La conclusione del RO. MENS, prevista per l’8 ottobre 2024 presso il Campidoglio, sarà un momento culminante per riaffermare l’importanza delle attività simili nel contesto nazionale attuale.

La canzone “Nessuno è normale”, interpretata da utenti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2 con il coinvolgimento di Mariella Nava, Nando Citarella e Andrea Satta, è diventata un inno alla diversità, un messaggio potente di inclusione e rispetto reciproco.

Oltre gli eventi: un approccio integrato per il benessere mentale

Gli eventi come il Festival RO. MENS, la European Mental Health Week o “Lo Spiraglio FilmFestival” non sono solo occasioni di visibilità, ma veri e veri catalizzatori per il cambiamento culturale e sociale. Dal punto di vista della psicologia cognitiva, la partecipazione a iniziative di questo tipo può ridurre il bias di conferma negativo che spesso si accompagna allo stigma legato alla salute mentale. Quando le persone interagiscono in un contesto positivo e inclusivo con chi vive un disagio psichico, le loro preconcette idee possono essere messe in discussione e modificate. Questo processo di decostruzione del pregiudizio è fondamentale per favorire l’accettazione e l’integrazione.

Fattori di rischio e protezione: Ricerche dimostrano che una buona salute mentale in età infantile e adolescenziale è influenzata dalla qualità delle relazioni familiari e dal clima scolastico.

Dal punto di vista della psicologia comportamentale, la partecipazione attiva a eventi comunitari rinforza comportamenti prosociali e di supporto reciproco, creando un circolo virtuoso che beneficia l’intera comunità. L’azione collettiva e la condivisione di esperienze possono aumentare il senso di autoefficacia e la resilienza individuale.

Guarire in comunità: La salute mentale non è un problema individuale, ma un risultato della complessa interazione tra l’individuo e il suo ambiente sociale. Pertanto, cultivare un ambiente accogliente e informato è un dovere collettivo, essenziale per il benessere di tutti e per un futuro in cui la diversità non sia più un ostacolo, ma una risorsa preziosa.
Glossario:
  • Basaglia, Franco: psichiatra italiano, pioniere della riforma della salute mentale in Italia.
  • Legge 180: legge del 1978 che abolì i manicomi in Italia e promosse un modello di assistenza basato sulla comunità.
  • ASL: Azienda Sanitaria Locale, ente pubblico che gestisce i servizi sanitari in Italia.
  • UNICEF: Si tratta dell’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’infanzia, il cui scopo è tutelare i diritti dei minori e promuovere condizioni di vita migliori per essi.

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