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Ro.mens 2025: Come il festival romano abbatte i pregiudizi sulla salute mentale?

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  • Il festival si terrà a Roma dall'1 al 7 ottobre 2025.
  • Competizione Music@Mens ha ricevuto 76 brani inediti nell'edizione precedente.
  • L'ASL Roma 2, la più estesa d'Italia, è coinvolta attivamente.

Il Festival per la Salute Mentale RO. MENS si appresta a ospitare la sua quarta edizione, fissata a Roma dall’1 al 7 ottobre del 2025. L’iniziativa, curata dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2 in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma e con l’appoggio della RAI, si configura quale fondamentale opportunità per incoraggiare l’integrazione sociale e contrastare le preconcetti nei confronti degli individui che convivono con patologie psichiche. L’attore Lillo rinnova la sua adesione come volto rappresentativo di questa edizione, confermando la sua dedizione a sensibilizzare su queste importanti tematiche.

Le competizioni di RO. MENS 2025

Come da tradizione, il Festival indice due competizioni aperte a chiunque: “Fotograf@Mens – La salute mentale oggi” e “Music@Mens 2025”. La prima invita fotografi, dilettanti e professionisti, a sottoporre scatti che ritraggano la realtà odierna della salute mentale. La seconda, invece, si rivolge a musicisti e cantautori che desiderino esprimere la propria visione e sensibilità sul tema attraverso la musica. La partecipazione alle competizioni è gratuita e le proposte possono essere inviate fino al 31 luglio 2025. Le norme complete e le modalità di adesione sono reperibili sul sito www.salutementale.net/romens-2025, *mentre per visualizzare il calendario degli eventi del Festival, suscettibile di variazioni, si può fare riferimento al medesimo indirizzo web.

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RO. MENS: una storia di impegno sociale

RO. MENS, acronimo che unisce le iniziali di Roma al vocabolo latino “mens” (che significa mente, anima, pensiero), nasce con l’intento di promuovere la salute mentale e favorire l’accettazione degli individui con disagio psichico. La manifestazione si sviluppa attraverso una serie di appuntamenti culturali, artistici e sportivi che coinvolgono istituzioni, professionisti del settore, utenti, familiari, artisti e sportivi. Nelle precedenti edizioni, RO. MENS ha rivolto particolare attenzione all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disturbi mentali, sostenendo iniziative e progetti finalizzati a promuovere la loro integrazione professionale. L’edizione del 2024, ad esempio, ha visto la partecipazione di Pino Strabioli e Cinzia Leone come padrino e madrina dell’evento, e ha celebrato il centenario della nascita di Franco Basaglia con un’esposizione fotografica e un pomeriggio culturale dedicati alla sua figura e alla sua rivoluzionaria opera di chiusura dei manicomi. La competizione Music@Mens, inaugurata con un video di Lillo, ha ottenuto un notevole successo, con la presentazione di 76 brani inediti.

L’influenza di RO. MENS sul territorio

La kermesse si dipana in modo capillare sul territorio della ASL Roma 2, la più estesa d’Italia, che include aree caratterizzate da un elevato disagio sociale. Nel corso della settimana del Festival, vengono organizzati eventi in diversi luoghi della città, coinvolgendo i Municipi, gli istituti superiori e l’Università degli Studi Roma Tre. L’emblema di RO. MENS, concepito dagli utenti del laboratorio di grafica del Centro Diurno di Cinecittà, raffigura un cerchio giallo che si interseca con la lettera “O”, simboleggiando l’inclusione e la cooperazione. Nelle passate edizioni, sono state realizzate opere d’arte collettive, come la statua di cartapesta “Marco Cavallo DeSanba”, ispirata alla scultura di Marco Cavallo creata nel manicomio di Trieste come simbolo di liberazione. Durante il Festival, gli ospedali Sant’Eugenio, Sandro Pertini e CTO vengono illuminati di verde, il colore che evoca la salute mentale, e vengono distribuiti migliaia di fiocchetti verdi ai partecipanti alle iniziative.

RO. MENS: un ponte verso la comprensione e l’accettazione

RO. MENS non si limita a essere un semplice festival, ma costituisce un vero e proprio movimento culturale che ambisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute mentale e a promuovere l’inclusione sociale degli individui con problematiche psichiche. Attraverso i concorsi, gli eventi e le iniziative di sensibilizzazione, RO. MENS costruisce un ponte tra la collettività e il mondo della salute mentale, favorendo la comprensione, l’accettazione e il superamento dei pregiudizi. Il festival rappresenta un’opportunità significativa per dare voce a chi spesso non viene ascoltato e per edificare una società più accogliente e rispettosa delle eterogeneità. La presenza di figure di spicco come Lillo, Pino Strabioli e Cinzia Leone dimostra l’importanza di coinvolgere personalità del mondo dello spettacolo e della cultura per diffondere messaggi positivi e combattere lo stigma.

Un invito alla riflessione: Oltre il pregiudizio, verso l’empatia

RO. MENS ci rammenta che la salute mentale è una componente imprescindibile del benessere di ciascun individuo e che tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni, hanno diritto a una vita dignitosa e integrata nella società. Eventi come questo sono fondamentali per demolire i muri del pregiudizio e incoraggiare una cultura dell’empatia e della solidarietà.

Amici, fermiamoci un istante a considerare quanto spesso giudichiamo senza conoscere. La psicologia cognitiva ci spiega che i nostri schemi mentali possono influenzare negativamente la nostra percezione della realtà, spingendoci a etichettare le persone con disturbi mentali e a discriminarle. Un concetto base da tenere a mente è che la normalità è un concetto relativo e che la diversità è una ricchezza.

Un concetto più avanzato, correlato alla medicina della salute mentale, è quello della neuroplasticità. Il nostro cervello è capace di modificarsi e adattarsi nel tempo, anche in presenza di disturbi mentali. Ciò implica che la guarigione e il miglioramento sono sempre possibili, grazie alla terapia, al sostegno sociale e alla forza di volontà della persona.

RO. MENS ci invita a guardare al di là delle apparenze, a metterci nei panni degli altri* e a costruire una società più inclusiva e rispettosa delle diversità. Non dimentichiamo che la salute mentale è un bene prezioso che va tutelato e promosso, per noi stessi e per gli altri.


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