- Oltre 510 mila studenti (15-19 anni) hanno usato psicofarmaci senza prescrizione.
- 290 mila giovani hanno abusato di psicofarmaci nell'ultimo anno.
- 12% dei minorenni ha fatto uso di farmaci psicoattivi non autorizzati.
- L'uso di farmaci per dormire o rilassarsi è all'8.4%.
- Nel 2024, si sono registrati 424 decessi droga-correlati.
L’Italia sta affrontando una crescente emergenza sanitaria e sociale legata all’abuso di psicofarmaci e antidolorifici, con un’interessante e preoccupante dinamica che vede i giovani al centro di questo fenomeno. La recente “Relazione annuale al Parlamento 2025 sul fenomeno delle tossicodipendenze”, basata sui dati dello Studio ESPAD Italia 2024, ha rivelato un quadro articolato e, per certi versi, contraddittorio. Se da un lato si registra una leggera flessione nel consumo di alcune sostanze illegali tradizionali tra gli adolescenti, dall’altro emerge con forza l’aumento massiccio e allarmante dell’uso improprio di farmaci da prescrizione, spesso ottenuti attraverso canali illeciti, comprese le ricette mediche falsificate.
Questo scenario non si limita alle sole droghe illegali, ma si estende a una nuova “frontiera del rischio” che necessita di una profonda analisi e di interventi mirati, soprattutto nel contesto della salute mentale moderna, sempre più esposta a nuove sfide. Dalla Relazione annuale al Parlamento del 2025 emerge una situazione allarmante: oltre 510 mila studenti nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 19 anni, almeno una volta nella propria vita hanno fatto ricorso a psicofarmaci privi di regolare prescrizione medica; in particolare,290 mila dichiarano di averne fatto utilizzo nell’ultimo anno solare. È ancora più inquietante il quadro relativo ai minorenni: ben180 mila ragazzi, corrispondente al12%della popolazione giovanile in questa specifica età anagrafica, hanno abusato di farmaci psicoattivi non autorizzati nel corso del 2024.Questo fenomeno evidenzia un incremento allarmante dell’incidenza fra gli utenti femminili.
Non si tratta affatto di un fenomeno episodico; dal2019, infatti, a partire dall’anno suddetto è stato notato un aumento consistente dell’uso degli stessi: questi dati evidenziano come sempre più frequentemente vengano ignorate le indicazioni terapeutiche standardizzate, con grave compromissione della salute dei giovanissimi fruitori.
L’utilizzo delle varie categorie farmacologiche evidenziate sotto osservazione mette chiaramente in luce: {widex.”} Hanno registrato maggior diffusione gli agenti destinati alla gestione dei disturbi del sonno o per favorire stati ansiosi con percentuali dell’8.4%; inoltre,2.4% suggerisce l’impiego accresciuto di medicinali che mirano ad affrontare problematiche depressive o stati emotivi labili; infine riscontriamo valori identificabili vicino a un legame; un movimento creativo per le rispettive (cèbra)—-“14 cirl; purificazione. Un ulteriore aspetto degno di nota è la divisione per genere in merito all’utilizzo. Trovandosi di fronte a disuguaglianze alquanto marcate, le ragazze tendono… Non si parla solamente dei psicofarmaci: è cruciale considerare che anche gli antidolorifici oppioidi – tra cui spiccano ossicodone e tramadolo – risultano essere fra i medicinali maggiormente coinvolti in pratiche abusive. Questi ultimi vengono frequentemente consumati nel contesto ludico o attraverso forme di automedicazione.
Le modalità con cui ci si procura tali sostanze variano significativamente ed appaiono fortemente intrecciate: le transazioni avvengono spesso online dove mercati clandestini prosperano su piattaforme quali Telegram; qui convergono rischiosità estrema ed accessibilità immediata. Inoltre vi è l’utilizzo prevalente di ricette contraffatte. Le forze dell’ordine locali – Carabinieri e NAS – mantengono uno sforzo costante nella lotta contro tali pratiche illecite. Per esempio, nel mese di luglio del 2025 tre individui sono stati denunciati nella città emiliana di Reggio poiché implicati nella falsificazione di referti medici necessari ad appropriarsi indebitamente delle sostanze stupefacenti servendosi persino dei dati appartenenti ai professionisti della salute già ritirati dal servizio attivo. Un episodio simile ha avuto luogo nell’aprile dello stesso anno con la denuncia all’autorità competente nei confronti di un uomo colpevole della fabbricazione illecita (e poi uso) della ricetta per ricevere un oppioide.
Particolare rilievo va dato alla questione del Fentanyl secondo quanto evidenziato dalla Fondazione Umberto Veronesi unitamente all’Istituto Mario Negri; tale analgesico estremamente potente presenta utilizzi appropriati nelle strutture sanitarie, ma viene sempre più abusato illegalmente con esiti potenzialmente fatali per coloro che ne fanno uso improprio. A seguito della relazione annuale, si è registrato nel 2024 un totale di 424 decessi legati all’uso di droghe, con una cifra di 138 morti riconducibili a lesioni organiche provocate da sostanze psicoattive.
Fattori psicologici, sociali e le conseguenze sulla salute mentale
L’incremento dell’abuso di psicofarmaci e antidolorifici tra i giovani non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente disagio psicologico e sociale che la pandemia di COVID-19 ha esacerbato. Gli esperti del Centro Nazionale Dipendenze e Doping (CNDD) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) hanno evidenziato come il post-pandemia abbia visto un aumento delle dipendenze da farmaci e smart drugs. Questo scenario, che vede medicinali trasformarsi in sostanze d’abuso, riflette una complessa interazione di fattori psicologici e sociali che meritano un’attenta disamina.
Dal punto di vista psicologico, l’automedicazione con psicofarmaci e antidolorifici spesso è una risposta inefficace e pericolosa a condizioni di salute mentale non diagnosticate o non trattate adeguatamente. Stress scolastico, pressioni sociali e il desiderio di sperimentare nuovi stati emotivi sono tra i motivi più frequentemente citati per l’abuso. In un’epoca caratterizzata da ansia generalizzata e disturbi dell’umore, i giovani possono percepire questi farmaci come una soluzione immediata per alleviare il disagio, senza però considerare le gravi conseguenze.
A livello sociale, l’accesso facilitato a tutorial online su piattaforme come YouTube, Telegram e TikTok, che insegnano a falsificare ricette mediche usando software di grafica e nomi di medici in pensione, costituisce un fattore abilitante di grande rilevanza. Questo “mercato nero” digitale contribuisce a normalizzare l’ottenimento illecito di farmaci, rendendoli più accessibili e meno percepiti come pericolosi. La vicenda di Gabriele, un diciottenne deceduto a causa di un mix letale di psicofarmaci e alcol dopo aver imparato a falsificare ricette, ha dolorosamente messo in luce la gravità di questa problematica. La madre, Barbara Mura, è diventata simbolo di una battaglia per rivedere le normative sulla vendita dei medicinali, evidenziando il vuoto normativo e di controllo esistente.
Le conseguenze sulla salute mentale e fisica sono devastanti e multifattoriali. L’abuso di queste sostanze non solo crea dipendenza fisica e psicologica, ma può anche esacerbare i disturbi mentali preesistenti o indurne di nuovi. I dati del 2024 confermano questa drammaticità: sono stati registrati 424 decessi droga-correlati, di cui 138 per danni d’organo dovuti a sostanze psicoattive. In questi casi, l’alcol (29%), la cocaina (26%), le benzodiazepine (19%) e gli psicofarmaci (15%) sono state le sostanze più rilevate.
Tipologia di sostanza | Percentuale di utilizzo |
---|---|
Farmaci per dormire o rilassarsi | 8,4% |
Antidepressivi o per l’umore | 2,4% |
Farmaci per l’attenzione e l’iperattività | 2,1% |
Farmaci per il controllo del peso | 1,5% |
- È confortante vedere una leggera flessione nelle droghe tradizionali......
- L'aumento dell'uso di psicofarmaci tra i giovani è allarmante 😔......
- E se l'abuso di farmaci fosse un sintomo di un problema più ampio 🤔......
Strategie di prevenzione e gestione: le sfide di un’emergenza silenziosa
La complessità del fenomeno dell’abuso di psicofarmaci e antidolorifici tra i giovani impone l’adozione di un approccio multisettoriale e integrato, che coinvolga istituzioni, operatori sanitari, scuole, famiglie e la società civile. Le strategie di prevenzione e le sfide nella gestione di questa “emergenza silenziosa” sono illustrate da numerosi interventi e iniziative che cercano di arginare un fenomeno in continua espansione.
Sul fronte del controllo e della vigilanza, il ruolo dei farmacisti è cruciale. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) ha diramato circolari e vademecum, invitando i farmacisti a verificare con massima attenzione le prescrizioni, soprattutto quelle presentate da giovani o provenienti da altre regioni. Si segnala la circolazione di ricette false per farmaci come Rivotril e Lyrica, antiepilettici e antidolorifici che vengono sempre più usati come droghe d’abuso.
La lotta contro l’abusivismo farmacologico è principalmente portata avanti dalle autorità competenti quali Carabinieri e NAS. Le azioni mirate al contrasto della falsificazione delle prescrizioni mediche insieme alla rete illegale del traffico farmaceutico si manifestano frequentemente: è emblematico quanto accaduto a Reggio Emilia nel 2025 che ha condotto a numerose denunce accompagnate dal sequestro delle sostanze incriminate. Tali misure rivestono una rilevanza non solo repressiva ma risultano cruciali nella salvaguardia della salute collettiva dalla possibilità di impiego irresponsabile – talvolta mortale – dei medicinali.
In aggiunta ai suddetti sforzi reattivi vi è una necessaria attenzione sulla prevenzione così come sulla sensibilizzazione, considerate fondamenta imprescindibili del sistema educativo contemporaneo. Le istituzioni scolastiche emergono quale terreno fertile per captare segnali d’allerta relativi ai giovani in difficoltà psicologica, contribuendo a instillare valori legati alla tutela della salute individuale e collettiva. Essere testimoni delle iniziative riportate da Orizzonte Scuola Notizie, riguardanti percorsi formativi specificamente pensati per insegnanti italiani completati da finanziamenti mirati volti ad affrontare potenziali minacce provenienti dall’ambiente scolastico ci guida chiaramente verso quest’obiettivo educativo primario.
La complessità del fenomeno, che include sostanze legali e illegali, la crescente diffusione delle nuove sostanze psicoattive (NPS) e il policonsumo, rende la sfida ancora più ardua. Come sottolineano gli esperti dell’ISS, nuove sostanze come i catinoni sintetici o i derivati semisintetici della cannabis, spesso presenti in prodotti da svapo o edibili come caramelle o cioccolata, sono particolarmente “appetibili” per un pubblico giovane e richiedono una costante osservazione.
È impossibile sottostimare l’impatto dei decessi droga-correlati, che nel 2024 hanno raggiunto il numero di 424, con un aumento significativo dei decessi attribuiti a cocaina/crack. In questo contesto, l’abuso di psicofarmaci contribuisce in modo sostanziale, non solo come causa diretta, ma anche in combinazioni letali con altre sostanze, tra cui alcol ed eroina.
La psiche tra farmaco e veleno: una riflessione necessaria
La crescente incidenza dell’abuso di psicofarmaci e antidolorifici tra i giovani in Italia non è solamente una questione di ordine pubblico o di mera chimica, ma si radica profondamente nella complessa tessitura della psiche umana. È un fenomeno che mette in luce la fragilità della salute mentale nell’era contemporanea, un’epoca caratterizzata da pressioni costanti e da una ricerca di soluzioni rapide per il disagio.
Una nozione basilare di psicologia cognitiva ci indica come la percezione del rischio sia influenzata da molteplici fattori, tra cui la disponibilità delle informazioni e la percezione di controllo. I tutorial online che insegnano a falsificare ricette possono alterare questa percezione, facendo credere ai giovani di avere pieno controllo sulla situazione e minimizzando i pericoli intrinseci all’uso non supervisionato di sostanze psicoattive. A un livello più avanzato, la psicologia comportamentale ci aiuta a comprendere come l’abuso di queste sostanze possa instaurare un ciclo di rinforzo negativo.
La cronaca che ci pervade, i dati allarmanti, le storie di vite spezzate come quella di Gabriele, ci impongono una riflessione. Questa non è solo una lotta contro il traffico di sostanze o la falsificazione di documenti. È una chiamata a riconoscere il profondo disagio che attraversa le nuove generazioni, un malessere che cerca (e trova, purtroppo) risposte nell’illusorio e nel pericoloso. È una richiesta urgente di investire nella cura della salute mentale, di creare spazi di ascolto e di supporto autentici.
- ESPAD: Studio Europeo sulle Sostanze Psicattive effettuato tra giovani.
- NPS: Nuove Sostanze Psicoattive, sostanze non conosciute in precedenza.
- FOFI: Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.
- ISS: Istituto Superiore di Sanità, ente di ricerca nella salute pubblica.