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Giovani stretti nella morsa degli oppiacei: la spirale infernale delle ricette false

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  • Sequestrate quasi duecento pastiglie di farmaci, tra cui ossicodone e benzodiazepine.
  • Nel Milanese, arrestato un uomo di 66 anni con ricetta falsa.
  • A Piacenza, sequestrate 538 compresse di oppiacei ad un medico corrotto.

Un’Emergenza Sanitaria e Sociale

Un’onda preoccupante sta investendo l’Italia, con un incremento significativo del traffico illegale di farmaci oppiacei e ansiolitici. Giovani, spesso poco più che ventenni, sono al centro di un sistema illecito che sfrutta ricette mediche contraffatte per ottenere e spacciare sostanze stupefacenti. Questo fenomeno, emerso da indagini condotte in diverse regioni, tra cui Lombardia, Sardegna ed Emilia-Romagna, solleva interrogativi profondi sulle vulnerabilità del sistema sanitario e sulla crescente dipendenza da farmaci tra i giovani. Le indagini sono scattate a seguito di controlli di routine in farmacie, dove sono state individuate ricette sospette. L’analisi successiva ha rivelato un modus operandi ben strutturato: i giovani creavano false prescrizioni, inventando nomi di medici e pazienti, per acquistare farmaci a base di ossicodone e ansiolitici, destinati poi allo spaccio e al consumo personale.

Le operazioni delle forze dell’ordine hanno portato al sequestro di ingenti quantità di farmaci, ricette false e altri elementi probatori, confermando l’esistenza di un mercato nero fiorente. Questo traffico illecito non solo mette a rischio la salute dei consumatori, ma alimenta anche la criminalità e mina la fiducia nel sistema sanitario. Nel corso di un’operazione, sono state sequestrate quasi duecento pastiglie di farmaci, tra cui ossicodone e benzodiazepine, sciroppi alla codeina, centinaia di ricette bianche e rosse contraffatte, bilance di precisione e sostanze stupefacenti come hashish. Gli smartphone utilizzati dai giovani per comunicare e organizzare le cessioni dei farmaci sono stati sequestrati per ulteriori analisi.

Il Racket degli Oppioidi Sintetici: Un Business Lucroso e Pericoloso

Un episodio emblematico si è verificato nel Milanese, dove un uomo di 66 anni è stato arrestato mentre tentava di acquistare sei scatole di oppioidi sintetici con una ricetta falsa. Le indagini hanno rivelato che questi farmaci erano destinati al racket gestito da gruppi nordafricani, che li spacciano tra i giovani. Questo business lucroso sfrutta la dipendenza che questi farmaci creano, alimentando un circolo vizioso di consumo e spaccio. La farmacista, insospettita, ha allertato le forze dell’ordine, sventando l’acquisto. In precedenza, nella stessa farmacia, altri individui avevano tentato di acquistare farmaci contenenti ossicodone con ricette false, rivelando un’attività illecita diffusa e ben organizzata. Le ricette utilizzate provenivano da un ricettario rubato a un medico ospedaliero, evidenziando la vulnerabilità del sistema di controllo delle prescrizioni mediche.

Episodi simili sono stati riscontrati in altre zone, come a San Donato, dove spacciatori vendevano farmaci fuori dalle scuole, e in una farmacia di Milano, dove operavano spacciatori di oppioidi sintetici. Questi casi dimostrano la necessità di un’azione coordinata tra forze dell’ordine, istituzioni sanitarie e scuole per contrastare efficacemente questo fenomeno. Nel 2017, due iracheni erano stati scoperti a vendere farmaci nei pressi di istituti scolastici, un segnale allarmante della presenza di questo mercato illecito tra i giovani.

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  • Ma ci siamo chiesti cosa spinge questi giovani... 🤔...

Corruzione Medica e Traffico di Oppiacei: Un Legame Pericoloso

A Piacenza, un medico è stato arrestato con l’accusa di corruzione, spaccio di sostanze stupefacenti, falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato. Il medico prescriveva regolarmente oppiacei a giovani stranieri, spesso assuntori di altre droghe, in cambio di denaro. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un farmacista, insospettito dalle continue richieste di oppiacei da parte di giovani apparentemente in salute. Le prescrizioni riguardavano il tramadolo e l’ossicodone, sostanze utilizzate come euforizzanti e antidolorifici, ma con un alto potenziale di dipendenza.

Il tramadolo, noto come “droga del combattente”, viene spesso utilizzato in contesti di guerra per sopprimere la fatica, mentre l’ossicodone è considerato “l’eroina dei poveri” per il suo costo inferiore e gli effetti simili all’eroina quando assunto con alcol. I farmaci prescritti dal medico venivano poi rivenduti sul mercato locale, alimentando il traffico di droga. Le indagini hanno ipotizzato un collegamento tra la diffusione di questi farmaci e recenti episodi di violenza, in cui individui sotto l’effetto di oppiacei si sono affrontati con armi senza apparentemente provare dolore. Il medico arrestato rilasciava anche certificati di malattia in cambio di denaro o prestazioni sessuali, aggravando ulteriormente il quadro accusatorio. Durante le perquisizioni, sono state sequestrate 538 compresse di oppiacei, confermando l’entità del traffico illecito.

Verso una Strategia Integrata per la Prevenzione e il Contrasto

La facilità con cui i giovani possono accedere a farmaci e oppiacei tramite canali illeciti, come chat online e ricette false, è un campanello d’allarme. L’inchiesta sull’istigazione al suicidio di Andrea Prospero ha rivelato che le prescrizioni false possono essere acquistate per poche decine di euro, aprendo la strada a un mercato sommerso di sostanze potenzialmente letali. Questo fenomeno richiede un’azione immediata e coordinata per proteggere i giovani e prevenire tragedie. La crescente dipendenza da farmaci tra i giovani è un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga famiglie, scuole, istituzioni sanitarie e forze dell’ordine. È necessario sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’uso di farmaci al di fuori del controllo medico, promuovere stili di vita sani e offrire supporto psicologico a chi ne ha bisogno.

Le autorità competenti devono rafforzare i controlli sulle prescrizioni mediche, contrastare il traffico illecito di farmaci online e punire severamente i responsabili di corruzione e spaccio. Solo attraverso un impegno congiunto e una strategia integrata sarà possibile arginare questa emergenza sanitaria e sociale e proteggere il futuro dei nostri giovani.

Oltre la Superficie: Comprendere le Radici Psicologiche e Sociali del Fenomeno

Questo scenario allarmante ci spinge a riflettere sulle cause profonde che spingono i giovani verso l’abuso di farmaci. La pressione sociale, lo stress, i disturbi d’ansia e la depressione sono solo alcuni dei fattori che possono contribuire a questa dipendenza. È fondamentale comprendere che l’abuso di farmaci è spesso un sintomo di un disagio più profondo, che richiede un intervento psicologico e sociale mirato.

Un concetto base di psicologia comportamentale ci insegna che il comportamento di abuso di sostanze è spesso rinforzato da sensazioni di piacere o sollievo immediato, che creano un circolo vizioso di dipendenza. Allo stesso tempo, una nozione avanzata di psicologia cognitiva ci rivela che i processi di pensiero distorti e le credenze irrazionali possono alimentare la dipendenza, portando l’individuo a sottovalutare i rischi e a sopravvalutare i benefici dell’uso di farmaci.

Riflettiamo insieme: cosa possiamo fare, come individui e come società, per creare un ambiente più sano e supportivo per i nostri giovani? Come possiamo aiutarli a sviluppare strategie di coping efficaci per affrontare lo stress e le difficoltà della vita, senza ricorrere all’abuso di sostanze? La risposta a queste domande è fondamentale per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.


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