- Nel 2024, la cocaina ha causato il 35% dei decessi per intossicazione acuta.
- 11 dosi di cocaina consumate al giorno ogni 1.000 residenti nelle aree metropolitane.
- Sequestrate circa 11 tonnellate di cocaina nell'ultimo anno in Italia.
- Circa 510mila adolescenti tra i 15 e 19 anni hanno sperimentato psicofarmaci.
- Oltre 1,4 milioni di studenti hanno giocato d’azzardo almeno una volta.
Una situazione allarmante: picchi di mortalità legati alla cocaina e crescente consumo di psicofarmaci tra i giovanissimi
Il recente report annuale al Parlamento italiano sul fenomeno delle tossicodipendenze traccia un quadro allarmante per il 2024, evidenziando due criticità principali che colpiscono in modo particolare la popolazione più giovane: un numero record di decessi correlati all’uso di cocaina e un incremento senza precedenti nell’assunzione di psicofarmaci senza alcuna prescrizione medica. Nonostante i dati complessivi indichino una lieve flessione generale nell’uso di sostanze psicoattive tra gli adolescenti italiani rispetto all’anno precedente, l’aumento esponenziale di questi due fenomeni specifici rappresenta un segnale d’allarme che non può essere ignorato.

La cocaina, in particolare, ha raggiunto un picco storico nel 2024, essendo responsabile del 35% dei decessi accertati per intossicazione acuta letale. Per la prima volta in assoluto, il numero di morti direttamente attribuibili a cocaina o crack si è allineato con quello legato all’assunzione di eroina o altri oppiacei. La preoccupazione suscita il risultato dell’esame delle acque reflue nelle aree metropolitane, dove la cocaina emerge quale seconda sostanza psicoattiva illegale maggiormente utilizzata nel nostro Paese. I dati indicano un consumo medio di circa 11 dosi al giorno per ogni 1.000 residenti, segnalando una lieve crescita rispetto al biennio compreso tra il 2020 e il 2022[Il Post]. Nonostante la cannabis continui a detenere il primato riguardo alla sua diffusione—con una media stimata di 52 dosi ogni 1.000 abitanti—l’aumento del consumo di cocaina rivela una crescente preoccupazione, soprattutto per i suoi legami sempre più forti con esiti fatali che richiedono un’attenzione immediata.
L’impatto dell’abuso di cocaina non si limita ai singoli individui, ma incide pesantemente sui sistemi sanitari nazionali; infatti, tale sostanza rappresenta il 30% dei ricoveri ospedalieri attribuibili alle droghe e viene identificata da il 23% degli utenti in cura presso i Servizi per le Dipendenze (SerD) come loro principale sostanza d’abuso. La misura dell’estensione del fenomeno è evidenziata dai sequestri: nell’ultimo anno sono state confiscate circa 11 tonnellate, un dato che equivale a oltre un quarto delle sostanze totali ritirate dalla circolazione in Italia[Sky TG24]. In concomitanza con l’emergente preoccupazione per l’uso della cocaina, si fa strada un tema altrettanto pressante: il consumo eccessivo di psicofarmaci nei giovanissimi. Si prevede che nel 2024, circa 510mila adolescenti fra i 15 e 19 anni abbiano sperimentato tali sostanze durante la propria esistenza. Questo fenomeno mostra una spiccata predominanza femminile; infatti, le ragazze manifestano un’incidenza > doppia < rispetto ai ragazzi nello stesso range d'età[Corriere della Sera]. Tale considerazione mette in evidenza l’urgenza di esaminare con attenzione le origini e i sottostanti fattori di rischio distintivi che potrebbero indurre un individuo a utilizzare psicofarmaci senza il supporto della supervisione medica.
- È confortante vedere una diminuzione generale dei consumi... 👍...
- L'aumento dei decessi per cocaina è un campanello d'allarme... 😔...
- Forse stiamo affrontando il problema delle dipendenze in modo sbagliato... 🤔...
Diminuzione generale dei consumi e nuove minacce: Nps e gioco d’azzardo
Malgrado l’allarmante scenario rappresentato dall’incremento dei decessi attribuiti alla cocaina e dalla crescente incidenza dell’abuso degli psicofarmaci, la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze evidenzia anche una tendenza complessiva verso la contrazione del consumo di ulteriori sostanze psicoattive tra i giovani italiani. Per il 2024, si registra una leggerissima flessione nell’assunzione di cannabinoidi e nelle nuove sostanze psicoattive (NPS), oltre a stimolanti ed oppioidi. Infatti, l’utilizzo dei cannabinoidi è sceso dalla percentuale del 22% al 21%, mentre le NPS hanno mostrato un calo dal 6.4% al 5.8%. Gli stimolanti sono passati dal 2.9% al “2.4%”. Anche la cocaina ha visto un leggero abbassamento della sua diffusione fra gli studenti – da “due. due%” scesa a “uno. otto%” – nonostante questo lassismo abbia causato purtroppo numerosi decessi documentati. I consumatori di oppioidi continuano a mantenere stabilmente un valore dell’“1.2%”.[Quotidiano Sanità]
Tuttavia, questa diminuzione complessiva non deve far abbassare la guardia, poiché emergono nuove e persistenti minacce nel panorama delle dipendenze. Le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) continuano a rappresentare una sfida significativa. Il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (News-d) ha gestito un elevato numero di segnalazioni nel 2024, identificando ben 79 nuove sostanze circolanti sul territorio nazionale. Tra queste, spicca la segnalazione della “cocaina rosa”, una pericolosa miscela di Mdma e ketamina, che evidenzia l’ingegnosità e la rapidità con cui il mercato illegale delle droghe sa rinnovarsi, creando prodotti sempre più potenti e imprevedibili nei loro effetti[Il Sole 24 Ore]. Il report mette in luce un aspetto allarmante: accanto alle sostanze psicoattive vi è un incremento notevole dei comportamenti ad alto rischio connessi al gioco d’azzardo e ai videogiochi fra la popolazione giovanile. Nel corso del 2024 sono stati rilevati oltre 1,4 milioni di studenti che hanno ammesso di essersi cimentati nel gioco d’azzardo almeno una volta nell’arco dell’anno passato; ciò indica chiaramente un aumento preoccupante del fenomeno tra le fasce più giovani della società. Analogamente, circa 290mila minorenni pare abbiano manifestato attitudini pericolose riguardanti i videogiochi; tali atteggiamenti sono frequentemente legati a forti risposte emotive scatenate dall’impossibilità temporanea di partecipare al gioco stesso. Queste statistiche suggeriscono come il termine dipendenza possa estendersi assai oltre l’ambito delle sostanze stupefacenti tradizionali e racchiudere pratiche ludiche potenzialmente dannose che necessitano di urgente attenzione per salvaguardare la salute mentale e il benessere generale dei giovani.
La rilevanza dei traumi infantili e la richiesta di interventi mirati
L’impressionante incremento delle morti riconducibili alla cocaina, accompagnato dall’elevato uso di antidepressivi tra la popolazione giovanile italiana, pone questioni fondamentali rispetto alle origini sottostanti a tali tendenze preoccupanti ed evidenzia l’urgenza di strategie d’intervento specifiche. Le esperienze traumatiche vissute nell’infanzia – che possono includere abusi fisici, sessuali o psicologici, oltre a casi di negligenza emotiva – tendono ad avere effetti devastanti non solo sul corretto sviluppo del cervello, ma anche su quello psichico degli individui. Tali fattori incrementano notevolmente il rischio che si manifestino difficoltà legate all’abuso di sostanze, nonché problematiche nella sfera della salute mentale durante l’età adulta.[Istituto Beck]

Un trauma non elaborato può alterare le risposte allo stress, influenzare i meccanismi di regolazione emotiva e portare a una maggiore propensione a cercare sollievo o evasione attraverso l’uso di droghe o comportamenti compulsivi. In particolare, l’abuso di psicofarmaci, spesso assunti senza controllo medico, può rappresentare un tentativo disperato di auto-medicazione per gestire stati d’animo difficili. È pertanto fondamentale riconoscere che dietro molti casi di tossicodipendenza e abuso di farmaci si celano storie di sofferenza e vulnerabilità, spesso risalenti all’infanzia.
Il legame tra traumi infantili e dipendenze mette in luce le lacune presenti nel sistema di prevenzione e cura. Attualmente, l’attenzione è spesso rivolta al trattamento della dipendenza manifesta, trascurando le cause sottostanti che possono averla originata. È necessario un approccio più integrato che consideri la storia traumatica dell’individuo e offra percorsi terapeutici specifici per l’elaborazione del trauma, come la psicoterapia Evidence-Based (ad esempio, la Terapia Sensomotoria o la EMDR) che si è dimostrata efficace nel trattamento dei disturbi post-traumatici da stress e delle dipendenze correlate.
Riflessioni sulla salute mentale e la ricerca di benessere in un mondo complesso
I dati allarmanti sulla mortalità per cocaina e sull’abuso di antidepressivi tra i giovani ci invitano a una profonda riflessione sulla salute mentale nella società contemporanea. In un mondo sempre più complesso, globalizzato e competitivo, i giovani si trovano ad affrontare sfide senza precedenti: pressioni sociali e accademiche, incertezza economica, esposizione costante a modelli idealizzati attraverso i social media e, come evidenziato, la possibile eredità di esperienze traumatiche infantili non elaborate. Tali fattori possono generare elevati livelli di stress, ansia, depressione e un senso di inadeguatezza, spingendo alcuni a cercare vie di fuga attraverso sostanze o comportamenti a rischio.

Dal punto di vista della psicologia cognitiva, l’abuso di sostanze può essere interpretato come una disfunzione nei processi di elaborazione delle informazioni e di regolazione emotiva. Gli individui con esperienze traumatiche possono sviluppare schemi di pensiero negativi su se stessi e sul mondo, rendendoli più suscettibili a reazioni eccessive allo stress e a difficoltà nel far fronte alle emozioni difficili. Questo comportamento viene mantenuto anche in presenza di conseguenze negative a causa del forte desiderio associato alla sostanza e delle difficoltà nel resistere agli stimoli che la richiamano.
In un’ottica più ampia, questi fenomeni ci pongono di fronte alla necessità di costruire una società più resiliente e attenta al benessere psicologico dei suoi membri, fin dalla prima infanzia. È fondamentale promuovere la consapevolezza sull’importanza della salute mentale, ridurre lo stigma associato alle difficoltà psicologiche e offrire un accesso facilitato a servizi di supporto e terapia. La lotta alle dipendenze e ai disturbi mentali è una sfida complessa che richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle famiglie e della società nel suo complesso.
- Glossario:
-
- Cocaina: Un potente stimolante che agisce sul sistema nervoso centrale. È noto per il suo alto potenziale di dipendenza.
- Psicofarmaci: Sostanze chimiche utilizzate per trattare disturbi psicologici e psichiatrici, come depressione e ansia.
- Trauma infantile: Riferendosi a situazioni difficili sperimentate durante l’infanzia, come violenze fisiche o mancanza di assistenza, questi eventi possono esercitare un impatto significativo sull’evoluzione psicologica della persona.