Disturbi alimentari: come il Lazio interviene nelle scuole

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  • L'iniziativa ha coinvolto circa 300 studenti del lazio.
  • Aumento del 64% dei nuovi casi dal 2019 al 2024.
  • Età di esordio dei disturbi si abbassa a 8-9 anni.

L’impegno del Lazio contro i disturbi alimentari: un’alleanza tra scuole, istituzioni e associazioni

Il 5 giugno 2025, il Parco della Pace a Roma ha fatto da cornice alla conclusione di un percorso educativo di sensibilizzazione sui disturbi alimentari, promosso dall’associazione Donna Donna Onlus con il sostegno del Consiglio Regionale del Lazio. L’iniziativa “Gustiamo Insieme la Vita” ha visto la partecipazione di circa 300 studenti provenienti da diverse scuole del Lazio, premiati per i loro elaborati creativi: disegni, poesie, video e racconti che affrontano il tema delicato dei disturbi del comportamento alimentare.

Questo progetto, avviato a gennaio con la presentazione al Ministero dell’Istruzione, si è articolato in incontri con gli studenti, distribuzione di materiale informativo e momenti simbolici, come l’inaugurazione di una panchina lilla presso la sede del Consiglio Regionale a marzo. Un gesto, quest’ultimo, volto a ribadire l’impegno costante delle istituzioni nel mantenere alta l’attenzione su patologie complesse come l’anoressia, la bulimia e il binge-eating.

Un problema in crescita: i dati allarmanti dell’Ospedale Bambino Gesù

Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando come i disturbi alimentari siano in preoccupante aumento, colpendo fasce di età sempre più giovani. I dati dell’Ospedale Bambino Gesù, pubblicati nei mesi scorsi, rivelano un incremento del 64% dei nuovi casi tra il 2019 e il 2024, passando da 138 a 226 diagnosi. L’età di esordio di questi disturbi si è abbassata notevolmente, raggiungendo gli 8-9 anni.

“Sensibilizzare, informare e creare reti tra istituzioni, scuole e famiglie è fondamentale”, ha dichiarato Aurigemma. Le patologie legate all’alimentazione rappresentano frequentemente la manifestazione di vulnerabilità profonde, originando da esperienze come il bullismo, abusi o sofferenze emotive. Occuparsi di queste problematiche equivale a un’autentica opera di prevenzione, che implica dare ascolto ai ragazzi e seguirli nel loro percorso di sviluppo.

“Gustiamo Insieme la Vita”: un messaggio di speranza e consapevolezza

Nadia Accetti, fondatrice di Donna Donna Onlus e promotrice dell’iniziativa, ha condiviso la sua esperienza personale, sottolineando come i disturbi alimentari rappresentino un “cancro dell’anima” che può essere combattuto con consapevolezza e amore. Accetti, ormai da oltre quindici anni, si dedica a incontrare i ragazzi negli istituti scolastici per ascoltarli e narrare la sua vicenda, trasformando la sofferenza vissuta in uno strumento di prevenzione.

“Ogni studente è un capolavoro da nutrire”, ha affermato Accetti. Abbiamo il dovere di portare un raggio di luce nell’oscurità, anche se ciò significa aiutare una singola persona. La manifestazione si è tenuta contemporaneamente alla Giornata Mondiale dell’Ambiente, promuovendo altresì l’importanza della sostenibilità e di uno stile di vita equilibrato, attraverso una merenda con prodotti tipici locali offerti da ANCI Lazio.

Oltre l’evento: un impegno continuo per la salute mentale e il benessere

La giornata del 5 giugno ha rappresentato solo una delle prime tappe del progetto “Il Gusto del Cuore: un viaggio nel Lazio tra sapori e spiritualità nell’anno del Giubileo”, realizzato con il contributo di Arsial e Regione Lazio. L’obiettivo è quello di valorizzare la dieta mediterranea e i prodotti tipici locali come strumenti di salute e benessere, promuovendo corretti stili di vita e una sana alimentazione.

Alla manifestazione hanno preso parte numerosi esponenti delle istituzioni e del settore associativo, tra cui le consigliere regionali Edy Palazzi e Micol Grasselli, l’assessora Valentina Torresi (Guidonia), la consigliera Federica Cerulli (Fiumicino), nonché rappresentanti di Terziario Donna, Club Amitié Sans Frontières, Donne dell’Ortofrutta Sicilia e Longevitas; quest’ultima entità sta promuovendo una raccolta firme per rendere obbligatoria l’educazione alimentare nelle scuole.

Un Futuro Nutrito di Consapevolezza: Coltivare la Resilienza Emotiva

L’iniziativa “Gustiamo Insieme la Vita” rappresenta un faro di speranza nella lotta contro i disturbi alimentari, illuminando il cammino verso una maggiore consapevolezza e un approccio olistico alla salute mentale. *L’aumento dei casi, soprattutto tra i giovani, sottolinea l’urgenza di interventi mirati e di una rete di supporto solida tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni.
Un concetto chiave della psicologia cognitiva applicabile a questo tema è la “distorsione cognitiva”.* Nei disturbi alimentari, le persone spesso sviluppano pensieri distorti riguardo al proprio corpo, al cibo e al peso. Ad esempio, possono credere di essere “grasse” anche quando sono sottopeso, o che il loro valore personale dipenda esclusivamente dal loro aspetto fisico.

Un approccio avanzato potrebbe consistere nell’integrare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con tecniche di mindfulness e accettazione (ACT). La CBT aiuta a identificare e modificare i pensieri distorti, mentre la mindfulness e l’ACT promuovono l’accettazione del proprio corpo e delle proprie emozioni, riducendo la lotta interna e migliorando la resilienza.

Riflettiamo: quanto spesso ci lasciamo influenzare da standard di bellezza irrealistici promossi dai media? Come possiamo coltivare un’immagine corporea positiva e promuovere l’accettazione di sé, non solo in noi stessi, ma anche nelle persone che ci circondano? La risposta a queste domande potrebbe essere il primo passo verso un futuro più sano e consapevole per le nuove generazioni.


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