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Supporto psicologico: svolta per i militari grazie all’accordo USMIA-SME

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  • USMIA propone flusso automatico per supporto legge 104.
  • 28 specialisti formati in protocollo EMDR dall'Esercito.
  • Protocollo USMIA e UNMS per tutela invalidi e feriti.

Certamente, ecco il testo con le frasi richieste riformulate radicalmente, mantenendo le formattazioni originali e senza premesse o conclusioni:

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L’Importanza del Supporto Psicologico nel Settore Militare: Un’Analisi Approfondita

Il panorama attuale evidenzia una crescente consapevolezza riguardo all’importanza della salute mentale, specialmente in contesti professionali ad alta intensità emotiva e fisica come quello militare. Diversi interventi e protocolli d’intesa mirano a rafforzare il supporto psicologico offerto al personale militare, riconoscendo le sfide uniche che affrontano quotidianamente.

Un esempio significativo è la proposta avanzata da USMIA (Unione Sindacale Militare Interforze Associati) allo Stato Maggiore dell’Esercito. Questa proposta mira a ottimizzare l’accesso all’assistenza psicologica per i militari che si trovano ad affrontare situazioni di grave disagio emotivo, spesso legate a problematiche sanitarie personali o familiari, come malattie oncologiche o insufficienze organiche vitali.

Attualmente, il sistema prevede che il militare stesso debba attivarsi per richiedere tale supporto, una criticità che può portare alla mancata erogazione dell’assistenza necessaria, soprattutto in momenti di particolare vulnerabilità emotiva. USMIA propone un flusso informativo automatico tra il Dipartimento Impiego del Personale (DIPE) e il I Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito, in modo che quest’ultimo venga informato automaticamente quando viene autorizzata la fruizione dei benefici della legge 104 per patologie gravi. Questo garantirebbe un intervento tempestivo e mirato, soprattutto nei casi in cui la malattia porti al decesso di un familiare, generando un profondo dolore e smarrimento.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente un passo avanti per chi serve il Paese! 👍......
  • Ma è davvero efficace questo supporto, o solo burocrazia? 🤔......
  • E se invece formassimo i diretti superiori al supporto? 💡......

L’EMDR come Strumento di Supporto per i Militari

Parallelamente, l’Esercito Italiano sta investendo significativamente nella formazione del personale sanitario militare, in particolare nell’utilizzo del protocollo EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Questo approccio terapeutico, scientificamente validato, si è dimostrato efficace nella gestione di eventi potenzialmente traumatici, favorendo il benessere emotivo e la resilienza del personale militare.

Un recente corso di alta formazione, organizzato dall’Ufficio di Psicologia e Psichiatria Militare (PSIMIL) dello Stato Maggiore dell’Esercito, ha visto la partecipazione di 28 specialisti della salute mentale, tra cui psicologi, psichiatri e personale civile della Difesa. L’EMDR è riconosciuto come un trattamento elettivo per la gestione di eventi traumatici, contribuendo a mantenere un elevato livello di efficienza operativa tra i militari. Il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Fungo, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli psicologi e psichiatri militari nel supportare i soldati e le loro famiglie, evidenziando la necessità di non lasciare indietro nessuno e di promuovere un maggiore benessere per una più alta efficienza operativa.

Collaborazioni Strategiche per la Tutela dei Diritti

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla firma di un Protocollo d’Intesa tra USMIA e UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio). Questa intesa è finalizzata alla salvaguardia e alla valorizzazione dei diritti delle persone che hanno subìto lesioni o infermità durante il servizio, includendo sia le vittime del dovere sia il personale militare e civile della difesa. L’UNMS, che condivide con l’USMIA l’obiettivo di perseguire scopi di solidarietà umana e sociale, difende e promuove gli interessi morali ed economici dei mutilati e degli invalidi a causa del servizio, nonché dei familiari delle persone decedute durante il servizio. Le due organizzazioni si adoperano per definire modalità di assistenza e ricerche tecnico-scientifiche al fine di migliorare e rendere più efficace il sostegno e l’informazione rivolti ai feriti e ai caduti in servizio, alle vedove e agli orfani. Questo protocollo sottolinea l’importanza di valorizzare il sistema delle relazioni tra le diverse componenti impegnate nella Sicurezza e nelle Forze Armate, garantendo il benessere del personale e salvaguardando i diritti dei soci.

L’Estensione del Supporto Psicologico al Personale Sanitario

L’attenzione alla salute mentale non si limita al settore militare, ma si estende anche al personale sanitario, che spesso si trova ad affrontare situazioni di stress elevato e potenziale trauma. Un esempio significativo è il protocollo d’Intesa firmato tra Azienda Zero Piemonte e l’Associazione EMDR Italia. Questo patto prevede l’attuazione di un’iniziativa specificamente pensata per offrire supporto psicologico agli operatori sanitari e ai volontari che si trovano ad affrontare situazioni critiche durante l’attività lavorativa.
Il progetto coinvolge un team di psicologi dell’Associazione EMDR che fornirà supporto alle Centrali Operative 118 del Piemonte, compreso Elisoccorso e Maxiemergenza. L’obiettivo è prevenire le reazioni da stress, favorire la decompressione dagli eventi critici, gestire i principali stressor collegati all’esposizione e promuovere processi di adattamento positivi orientati alla crescita del singolo e del gruppo di lavoro. L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha evidenziato come questa esigenza sia divenuta sempre più manifesta nel corso degli anni, in particolare a seguito della pandemia da Covid-19, la quale ha messo a dura prova le fondamenta del Sistema Sanitario Nazionale.

Verso un Approccio Olistico alla Salute Mentale

Tutti questi interventi e collaborazioni convergono verso un approccio olistico alla salute mentale, che riconosce l’importanza del benessere psicologico per il funzionamento ottimale degli individui e delle organizzazioni. La salute mentale non è più considerata un aspetto secondario, ma un elemento fondamentale per la resilienza, l’efficienza e la qualità della vita.
La crescente attenzione al supporto psicologico nel settore militare e sanitario riflette una profonda trasformazione culturale, che valorizza la cura di sé e degli altri come un investimento strategico per il futuro. L’implementazione di protocolli, la formazione del personale e la collaborazione tra diverse istituzioni sono passi importanti verso la creazione di un ambiente di lavoro più sano e sostenibile, in cui ogni individuo possa sentirsi supportato e valorizzato.

Riflessioni sulla Resilienza e l’Adattamento

Amici lettori, riflettiamo insieme su quanto sia cruciale la resilienza, quella capacità innata di rialzarsi dopo una caduta, di adattarsi ai cambiamenti e di trasformare le avversità in opportunità. Nel contesto militare e sanitario, dove la pressione è costante e le sfide sono all’ordine del giorno, la resilienza diventa un’ancora di salvezza, un faro nella tempesta.

Una nozione base di psicologia cognitiva ci insegna che i nostri pensieri influenzano le nostre emozioni e, di conseguenza, il nostro comportamento. Se impariamo a gestire i nostri pensieri negativi, a focalizzarci sugli aspetti positivi della vita e a coltivare un atteggiamento di gratitudine, possiamo rafforzare la nostra resilienza e affrontare le difficoltà con maggiore serenità.

Un concetto più avanzato ci invita a esplorare la neuroplasticità, ovvero la capacità del nostro cervello di modificarsi e adattarsi in risposta alle esperienze. Attraverso la pratica di tecniche di mindfulness, la meditazione e l’esposizione graduale a situazioni stressanti, possiamo allenare il nostro cervello a rispondere in modo più efficace alle sfide, sviluppando una maggiore resilienza e un benessere duraturo.
Vi invito a riflettere su come potete applicare questi concetti nella vostra vita quotidiana, a coltivare la vostra resilienza e a prendervi cura della vostra salute mentale. Ricordate, siete più forti di quanto pensiate e avete tutte le risorse necessarie per affrontare le sfide che la vita vi presenta.


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