- Verona ospiterà il 33° Congresso nazionale SIPF sulle neuroscienze cognitive.
- Workshop il 16 settembre 2025 su tecnologie e sport paralimpico.
- Progetto SPIN, finanziato con 90.000 euro, promuove sport inclusivo per bambini.
Verona si prepara a diventare un punto di riferimento cruciale nel panorama delle neuroscienze applicate allo sport e all’inclusione sociale. In vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, la città scaligera ospiterà un evento di portata nazionale e internazionale, catalizzando l’attenzione di ricercatori, atleti e stakeholder del settore. L’iniziativa, promossa dall’Università di Verona in collaborazione con la Società Italiana di Psicofisiologia e Neuroscienze Cognitive (SIPF), si articola in un workshop precongressuale e nel 33° Congresso nazionale SIPF, entrambi focalizzati sull’adattabilità del cervello e sull’applicazione delle nuove tecnologie allo sport paralimpico.
Il workshop, intitolato “Il corpo in movimento: dalle tecnologie allo sport paralimpico e viceversa”, si terrà il 16 settembre 2025 e fungerà da apripista al congresso vero e proprio. L’obiettivo principale è quello di creare un dialogo sinergico tra il mondo accademico, lo sport paralimpico e la cittadinanza, promuovendo la terza missione dell’ateneo veronese. Esperti del settore presenteranno le ultime ricerche sulle tecnologie applicabili allo sport paralimpico, tra cui protesi sensorializzate, realtà virtuale, oggetti smart e virtual coaching. Un momento saliente sarà la discussione aperta intitolata “Sport paralimpico: possono le tecnologie aiutare a superare le barriere?”, che vedrà la partecipazione di atleti paralimpici di spicco come Michele Ferrarin, medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016, e Federico Crosara, medaglia d’oro ai Campionati europei di tennistavolo del 2023.

Il 33° Congresso Nazionale SIPF: Un Focus sull’Adattabilità Cerebrale
Il 33° Congresso nazionale SIPF, in programma dal 17 al 19 settembre 2025, rappresenta uno degli appuntamenti più importanti per la comunità scientifica italiana nel campo delle neuroscienze cognitive. Più di trecento accademici si ritroveranno per confrontarsi sulla plasticità cerebrale, esaminando le metodologie di previsione delle facoltà dinamiche e flessibili che consentono a quest’organo di adattarsi ai cambiamenti individuali e ambientali. Le modalità di adattamento saranno analizzate da una prospettiva olistica che comprende dimensioni sensomotorie, cognitive, emotive e relazionali.
Il programma congressuale includerà le presentazioni di spicco di due specialisti di chiara fama internazionale, Salvatore Maria Aglioti e Gabriella Bottini. I lavori del congresso si svilupperanno in sedici simposi, prestando particolare attenzione ai ricercatori emergenti, e tratteranno argomenti quali l’evoluzione del cervello umano, il suo sviluppo in età giovanile, le modificazioni cerebrali in condizioni patologiche e le potenzialità prestazionali del cervello nell’ambito sportivo. La SIPF, istituita nel 1990, incoraggia da anni l’interazione tra neurologi, psicologi e neuroscienziati cognitivi, contribuendo in maniera significativa al progresso e alla valorizzazione della ricerca scientifica in Italia.
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L’Impegno di Verona per lo Sport Inclusivo: Progetti e Iniziative
L’impegno di Verona per lo sport inclusivo si concretizza in una serie di progetti e iniziative che mirano a promuovere un modello di sport accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie abilità o disabilità. Tra questi, spicca “SPIN, Facciamo girare lo sport inclusivo”, un progetto dell’ateneo veronese rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. SPIN si basa sull’idea fondamentale che tutti possono dedicarsi allo sport e ricavarne vantaggi, a patto che le attività siano concepite in maniera equa, accessibile e stimolante. Il progetto, finanziato da Fondazione Cariverona con 90.000 euro, sfida le convenzioni delle competizioni tradizionali, proponendo un approccio innovativo alla pratica sportiva dove le diversità si trasformano in un punto di forza.
Altre iniziative di rilievo includono “Spazio al Gesto Verona – RealEyes Sport”, un progetto per la promozione dell’attività motoria e sportiva di persone con disabilità visiva, e la collaborazione con la Scuola Calcio Insuperabili, rivolta a bambini e ragazzi con diverse tipologie di disabilità. Inoltre, l’Università di Verona e il Centro Universitario Sportivo (CUS) cooperano con l’Olympic Basket Verona A. S. D. al fine di promuovere e sostenere le attività del settore giovanile della pallacanestro in carrozzina. Queste iniziative testimoniano l’impegno concreto di Verona nel creare un ambiente sportivo inclusivo e accessibile a tutti.
Verso un Futuro Inclusivo: Riflessioni Conclusive
L’iniziativa di Verona rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui lo sport è inteso come strumento di inclusione sociale e di promozione del benessere psico-fisico per tutti. Il focus sull’adattabilità del cervello e sull’applicazione delle nuove tecnologie allo sport paralimpico apre nuove prospettive per la riabilitazione neuromotoria e per il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. *L’integrazione tra il mondo accademico, lo sport e la cittadinanza è fondamentale per creare un ecosistema virtuoso in cui la ricerca scientifica si traduce in soluzioni concrete per le sfide sociali.*
Dal punto di vista della psicologia cognitiva, l’adattabilità del cervello è un concetto chiave per comprendere come le persone si adattano a nuove situazioni e superano le difficoltà. Un concetto base è quello della plasticità neuronale, ovvero la capacità del cervello di modificare la propria struttura e funzione in risposta all’esperienza. Questa capacità è particolarmente importante nel contesto dello sport paralimpico, in cui gli atleti devono adattarsi a nuove modalità di movimento e di interazione con l’ambiente.
Un concetto più avanzato è quello della cognizione incarnata, che sottolinea l’importanza del corpo e dell’azione nel processo cognitivo. In altre parole, il modo in cui pensiamo e sentiamo è influenzato dalle nostre esperienze corporee e dalle nostre interazioni con il mondo. Questo concetto è particolarmente rilevante nel contesto dello sport, in cui l’esperienza fisica e l’azione motoria sono fondamentali per lo sviluppo delle abilità e per il raggiungimento degli obiettivi.
Riflettiamo su come queste iniziative possano ispirare un cambiamento culturale più ampio, in cui la diversità è vista come una risorsa e l’inclusione è un valore fondamentale. Come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a creare un mondo più accessibile e inclusivo per tutti?