- Dal 2013 al 2023, circa 3.256 decessi per guida senza patente.
- Nel 2022, 342 vittime mortali e 7.568 feriti.
- Nel 2023, 289 omicidi stradali da non patentati.
- Il 10% degli automobilisti guida senza patente.
- Sanzioni da 5.100 a 30.599 euro per i trasgressori.
Il drammatico episodio accaduto a Rosarno in Calabria coinvolge la scomparsa prematura del ventitreenne Francesco Giovinazzo insieme alla sua compagna Gessica Muià ed esemplifica le gravi problematiche associate alla guida senza patente che affliggono l’Italia contemporanea. Alla guida della sua Fiat 500 non assicurata vi era proprio Giovinazzo; con questa tragedia si allunga l’elenco delle vite spezzate dalla gravità della situazione – nell’arco dell’ultimo decennio, dal 2013 al 2023, si sono registrati circa 3.256 decessi e oltre 60.783 feriti, come riportato dall’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale). Tali cifre offrono uno spaccato preoccupante riguardo a una sconcertante insensibilità collettiva, insieme a un deficit nella percezione dei pericoli associati alla circolazione stradale e a un impoverimento dello spirito civico, tra numerosi cittadini italiani. È sorprendente notare come almeno un veicolo su dieci attualmente circolanti venga condotto da individui privi delle necessarie qualifiche legali per farlo – includendo coloro ai quali non è mai stata concessa la licenza o i conducenti con patenti sospese o revocate. Il 2022, senza ombra di dubbio, si è rivelato come l’anno più allarmante dell’ultimo decennio, registrando 342 vittime mortali e ben 7.568 persone ferite, un incremento che sfiora le cento unità se confrontato con i dati del 2019. Nonostante l’aumento delle pene previsto da marzo 2016, volto a intensificare la severità nei casi di omicidio e lesioni sulla strada attraverso una specifica aggravante per dolo, i risultati attesi non sono stati ottenuti.
Impatto e numeri recenti
Nel 2023, gli omicidi stradali compiuti in Italia da conducenti privi di patente sono stati 289, [1] un numero in leggera diminuzione rispetto agli 332 dell’anno precedente, ma con un aumento continuo dei feriti, che sono saliti a 7.732. [2] Una percentuale significativa di incidenti, il 10% degli automobilisti, si stima sia condotta da guidatori senza patente.
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Le implicazioni psicologiche e comportamentali della guida non autorizzata
Il perché tanti individui scelgano di mettersi al volante senza averne i requisiti è una questione complessa, che affonda le radici in dinamiche psicologiche e comportamentali profonde. Per le nuove generazioni, ad esempio, l’urgenza di ottenere la patente sembra essere diminuita. Esperti del settore suggeriscono che questa tendenza possa essere legata a “nuove priorità e una salute mentale più fragile”, come evidenziato in un articolo di Fanpage. La patente, un tempo simbolo di indipendenza e libertà, perde appeal di fronte a nuove forme di mobilità e, forse, a una maggiore precarietà economica e psicologica che spinge i giovani a procrastinare o a non considerare affatto l’ottenimento del documento. Tuttavia, un’altra categoria di trasgressori è costituita da individui più maturi, come i sessantenni fermati nel lecchese che non avevano mai conseguito la patente, uno dei quali ha persino tentato la fuga. Questi casi suggeriscono una persistente negazione delle regole e del rischio, forse radicata in una storia di abitudini consolidate o in una percezione distorta delle conseguenze delle proprie azioni. La psicologia del traffico, un campo di studio che analizza i processi cognitivi e percettivi legati al comportamento di guida, inclusa la percezione dei pericoli e la gestione dello stress, offre chiavi di lettura fondamentali per comprendere questi fenomeni.
Uno studio del 2023 ha dimostrato che la guida senza patente è tra le cause principali delle violazioni stradali, mostrando che molti compromessi nella salute mentale possono portare a decisioni fatte senza il giusto discernimento. [3]
Le sfide del sistema sanzionatorio e l’urgenza di nuove approcci
Nonostante le sanzioni pecuniarie per la guida senza patente vadano da 5.100 a 30.599 euro, con la possibilità di fermo amministrativo del veicolo per tre mesi, e l’aggravante penale in caso di recidiva (con arresto fino a un anno e confisca del veicolo), il fenomeno continua a crescere. Una delle principali criticità risiede nell’efficacia dei controlli. L’ASAPS sottolinea come sia difficile accertare la recidiva a causa dell’assenza di una banca dati unificata tra tutti gli organi di polizia stradale. Le polizie locali, ad esempio, non hanno accesso allo SDI (Sistema di Indagine) del Ministero dell’Interno, dove vengono registrate queste violazioni. Ciò significa che una seconda infrazione contestata da un organo diverso dalla polizia locale potrebbe non far scattare la denuncia penale in Procura, vanificando di fatto l’intento della legge.
Il direttore dell’ASAPS, Giordano Biserni, ha affermato che sono necessari miglioramenti nel sistema di verifica per prevenire ulteriori incidenti e omicidi stradali. [4]
Un esempio di revisione della normativa della guida senza patente prevede una serie di nuove regole nel Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, con tolleranza zero sotto l’effetto di alcol o droghe.
Un’urgenza sociale e psicologica: comprendere e prevenire le condotte a rischio
Il fenomeno della guida senza patente non è solo un problema di sicurezza stradale, ma una vera e propria urgenza sociale e psicologica che richiede un approccio multifattoriale. Dal punto di vista della psicologia cognitiva, la decisione di guidare senza patente può essere influenzata da una distorsione nella percezione del rischio. Gli individui possono sottovalutare le probabilità di essere scoperti o di causare un incidente grave, operando in base a un “bias ottimistico” che li porta a credere di essere meno vulnerabili rispetto agli altri. A livello di psicologia comportamentale, si possono rintracciare processi di rinforzo intermittente: pur sapendo che è sbagliato, l’assenza di conseguenze immediate dopo ripetute infrazioni non rilevate può rinforzare il comportamento scorretto, rendendolo quasi una routine tollerabile. Inoltre, l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale suggerisce che tale comportamento può essere un indicatore di una mancanza più generale di spirito civico e di percezione delle responsabilità individuali.
Glossario:
- ASAPS: Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, un ente dedicato alla sicurezza stradale in Italia.
- Bias ottimistico: l’errore di valutazione in cui le persone ritengono di avere meno probabilità di subire eventi negativi rispetto agli altri.
Riforma del Codice della Strada 2024: Il nuovo codice introduce sanzioni più severe e una tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, rendendo più stringenti le regole sulle patenti e sull’uso dei veicoli senza abilitazione.
[2] Borderline24
[3] ETSC
[4] ASAPS