Salute mentale giovanile: Lombardia investe 11 milioni contro il disagio

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  • I disturbi neurologici sono la seconda causa di morte nel mondo.
  • In Lombardia, 11 milioni di euro al progetto «Crescere alla grande».
  • Circa 600.000 persone in Italia sono affette da Alzheimer.
  • Progetti lombardi ricevono 915.763,00 € per la salute mentale.
  • La vicepresidente Malpezzi punta il dito contro l'avvento degli smartphone.

Un vento di cambiamento soffia sul campo delle neuroscienze e della salute mentale, e il recente dibattito svoltosi a Milano, nel corso della 26esima edizione di Salute Direzione Nord, ne è stata una chiara testimonianza. L’evento, promosso da Fondazione Stelline e InRete con il patrocinio di autorevoli istituzioni, ha messo in luce l’urgenza di un ripensamento radicale nell’approccio alla salute mentale, ponendo l’accento sulla necessità di un “nuovo paradigma”. La discussione si è articolata attorno a problematiche stringenti, quali l’impatto dell’evoluzione demografica e l’aumento delle patologie croniche sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.


In un contesto di profonde trasformazioni del sistema sanitario italiano, aggravate dalle disuguaglianze nell’accesso alle cure e dalla persistente carenza di personale qualificato, il confronto tra ministri, stakeholders, clinici e associazioni pazienti è apparso non solo opportuno, ma indispensabile. Il panel dedicato alle neuroscienze e alla salute mentale ha rappresentato un momento cruciale di questa riflessione, offrendo spunti preziosi per affrontare le sfide del futuro e rendere la sanità “sostenibile a 360 gradi”.

Si è evidenziato come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle patologie, in particolare quelle legate alla sfera neurologica e psichiatrica, pongano interrogativi cruciali sul futuro del SSN. Secondo uno studio pubblicato su Lancet, i disturbi neurologici sono la seconda causa di morte nel mondo e rappresentano un costo significativo per i sistemi sanitari, con l’Italia che conta circa 600.000 persone affette da Alzheimer. Si è resa urgente la creazione di una sinergia tra istituzioni, mondo della ricerca e ambito della pratica clinica. Tale interazione ha messo in luce un cammino nel quale l’innovazione scientifica e tecnologica riveste un’importanza cruciale per elevare la qualità della vita dei pazienti, contribuendo al contempo ad alleviare il peso del sistema sanitario. Terapie all’avanguardia, come la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), stanno emergendo con successo come soluzioni efficaci per affrontare sfide complesse quali ansia, depressione e disturbi neurodegenerativi.. La discussione ha esplorato diversi temi, inclusi prevenzione, assistenza, ricerca e formazione, evidenziando come solo attraverso una visione globale si possa rispondere in modo efficace alla sempre più articolata realtà del sistema sanitario attuale.

L’emergenza giovanile e l’appello alla prevenzione

L’attenzione rivolta dalla vicepresidente della Camera per l’infanzia e l’adolescenza, Simona Malpezzi, si concentra su uno dei problemi più gravi: la salute mentale giovanile. I deficit nella disponibilità di posti letto dedicati agli adolescenti affetti da disturbi psichiatrici hanno messo in evidenza una crisi che va ben oltre la superficie dei soli ospedali o centri neuropsichiatrici; questo fenomeno è infatti legato a dinamiche evolutive e socialmente complesse. Come sottolinea Malpezzi: “l’esplosione del disagio giovanile post-pandemia sia stata accelerata, ma non originata dal Covid”.

La senatrice individua nel cambio d’epoca rappresentato dall’avvento degli smartphone — avvenuto circa nel 2010 — un fattore determinante che ha rivoluzionato le modalità d’interazione tra i giovani stessi e col mondo esterno. Ne consegue dunque la formulazione di una proposta legislativa bipartisan destinata a ridurre l’accesso allo smartphone per gli under 15 anni, considerandola come necessaria risposta all’emergente problematica sociale. Nello stesso contesto si inserisce anche il richiamo dell’assessora alla regione Lombardia, Elena Lucchini, sull’assoluta importanza della prevenzione sanitaria. In Lombardia, investimenti significativi, come gli 11 milioni di euro destinati al progetto “Crescere alla grande”, mirano a intercettare precocemente il disagio in giovani tra gli 11 e i 25 anni e nelle loro famiglie.

Cosa ne pensi?
  • Ottimo investimento! Finalmente si affronta il problema della salute... 👍...
  • 11 milioni sono sufficienti? 🤔 Non rischiamo che si disperdano... ...
  • E se il problema fosse la società? 🤯 Forse dovremmo ripensare... ...

Progetti Innovativi e Finanziamenti

Titolo Progetti Finanziamento 2023
L’adolescente con psicopatologia complessa € 563.500,00
Disabilità complessa € 636.500,00
Individuazione e trattamento dei disturbi psichici gravi negli adolescenti € 165.200,00
Prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi psichici negli adolescenti € 219.034,00
TOTALE Finanziamento € 915.763,00

Il programma lombardo di prevenzione e supporto contro bullismo, cyberbullismo e dipendenze, attraverso progetti territoriali che coinvolgono scuole, oratori e prefetture, conferma l’approccio lombardo che pone la comunità al centro degli sforzi preventivi. Questa responsabilità collettiva è fondamentale per creare una rete di supporto che impedisca al disagio di cronicizzarsi in patologie gravi e radicate.

Le nuove frontiere terapeutiche tra neurologia e psichiatria


La convergenza tra neurologia e psichiatria è sempre più evidente, e le nuove tecnologie di neuromodulazione si stanno affermando come promettenti frontiere terapeutiche. Sebbene i materiali forniti non approfondiscano specificamente l’integrazione mente-corpo o il neurofeedback nel contesto di “Direzione Nord”, la discussione sulla salute mentale e le neuroscienze apre naturalmente alla considerazione di questi approcci.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha riacceso l’interesse verso composti psichedelici, rivelandosi potenzialmente utili nel trattamento di disturbi dell’umore complessi, come la depressione resistente e il disturbo bipolare. Le tecniche innovative come la stimolazione magnetica transcranica (TMS) stanno guadagnando visibilità, offrendo speranza a chi soffre di problemi come il PTSD. In tale contesto, è evidente come tecniche quali la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) stiano mostrando risultati significativi; esse non si limitano a combattere i sintomi associati ad ansia e depressione, ma intervengono anche nella rimodulazione dei modelli di attività cerebrale. Questo porta a un sostanziale miglioramento nella qualità della vita degli individui trattati.

Le neuroscienze offrono una visione rinnovata nella comprensione delle patologie neurologiche contemporanee, incentivando il potenziamento delle abilità cognitive e il ristabilimento dell’equilibrio emotivo. Inoltre, queste discipline si pongono in prima linea nell’affrontare nuove problematiche riguardanti le dipendenze e le malattie neuro degenerative..

Verso un sistema integrato e una nuova educazione

Il futuro della salute mentale, così come delineato dai relatori di “Direzione Nord”, passa necessariamente attraverso l’integrazione e la costruzione di reti solide. La transizione dall’età evolutiva a quella adulta, in particolare, rappresenta una criticità che richiede percorsi di cura fluidi e continui, come sottolineato dal professore Antonio Vita.

La necessità di strumenti condivisi, quali i PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali), è cruciale per capitalizzare le buone pratiche esistenti e garantire uniformità nell’assistenza. Patologie in crescita come l’autismo, il disturbo da deficit di attenzione e i disturbi dell’alimentazione richiedono risposte specifiche e multidisciplinari.

Innovazioni e Digitale nella Salute Mentale


Le tecnologie digitali offrono un potenziale straordinario per migliorare l’accesso alle cure e ridurre le barriere. Gli interventi digitali, definiti come Digital Mental Health Interventions (DMHIs), stanno guadagnando attenzione per la loro capacità di raggiungere un numero considerevole di persone. Ricerche recenti suggeriscono che tali interventi potrebbero alleviare significativamente la pressione sui sistemi sanitari, grazie a un’integrazione efficace con le terapie tradizionali. La gamma di queste innovazioni tecnologiche include applicazioni dedicate al benessere mentale, nonché programmi online di terapia cognitivo-comportamentale. Questi strumenti permettono ai pazienti di ottenere un costante sostegno e una sorveglianza continua, il tutto avvenendo tramite canali digitali che semplificano l’accesso ai trattamenti..

Glossario:

  • PDTA: Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali, per garantire una continuità assistenziale e trattamenti personalizzati.
  • TMS: Stimolazione Magnetica Transcranica, una tecnica innovativa nel trattamento di vari disturbi neurologici e psichiatrici.
  • DMHIs: Digital Mental Health Interventions, interventi digitali per la salute mentale.

Le parole chiave emerse dal dibattito – rete, multidisciplinarietà, formazione, integrazione, responsabilità collettiva, partnership pubblico-privato e comunità educante – dipingono un quadro in cui la collaborazione tra tutti gli attori sociali è indispensabile per costruire un futuro in cui la salute mentale e le patologie neurologiche vengano affrontate con visione, innovazione e umanità.

Nella vasta e affascinante terra della psicologia, c’è un concetto base che permea gran parte della comprensione dei nostri stati interni e dei nostri comportamenti: il legame indissolubile tra mente e corpo. Non si tratta di un’idea new age, ma di una realtà biologica e psicologica ben documentata. Ogni emozione, ogni pensiero, ha una sua controparte fisiologica; la tristezza può manifestarsi come peso sul petto, l’ansia come nodo allo stomaco, la gioia come energia vibrante.

Andando oltre le fondamenta, il campo della psicologia e delle neuroscienze ci offre nozioni più avanzate e affascinanti, come la plasticità neurale. Tecnologie come la TMS (Stimolazione Magnetica Transcranica) o il neurofeedback si basano proprio su questo principio: manipolando l’attività cerebrale attraverso stimoli esterni o feedback in tempo reale, si mira a “ri-educare” il cervello. Questo ci invita a riflettere sulla nostra capacità di influenzare attivamente il nostro benessere mentale e fisico, non solo attraverso le terapie più innovative, ma anche attraverso le scelte quotidiane che plasmano il nostro cervello.

È una prospettiva che ci responsabilizza e ci empowerizza, ricordandoci che siamo protagonisti attivi nella costruzione della nostra salute integrale.

[Fondazione Paoletti]
[Medicina Integrata]
[Parco Tigli]
[State of Mind] [Organizzazione Mondiale della Salute]


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