Linee guida apa 2025 sul ptsd: emdr declassato, cosa cambia?

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  • Prevalenza del 5,6%: il ptsd sfida la salute mentale globale.
  • 15 meta-analisi: revisione rigorosa nelle nuove linee guida apa.
  • Emdr: da terapia di prima a seconda scelta.

Un’Analisi Approfondita
Il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) rappresenta una sfida complessa per la salute mentale globale, con una prevalenza stimata del 5,6% nella popolazione mondiale. La necessità di linee guida aggiornate e basate su evidenze scientifiche è cruciale per garantire ai pazienti le migliori opzioni terapeutiche. Nel febbraio 2025, l’American Psychological Association (APA) ha pubblicato nuove linee guida per il trattamento del PTSD negli adulti, aggiornando la versione del 2017. Queste nuove raccomandazioni, frutto di una rigorosa revisione delle più recenti evidenze scientifiche, mirano a migliorare l’efficacia e l’appropriatezza degli interventi clinici.

Le Nuove Linee Guida APA 2025: Metodologia e Cambiamenti Chiave

La metodologia delle nuove linee guida APA e le loro innovazioni chiave si basano su un esame di 15 meta-analisi e rassegne sistematiche compiute negli ultimi cinque anni.
Questo processo rigoroso ha portato all’inclusione di un numero superiore di studi di alta qualità, stabilendo così una base di evidenze più solida e attendibile.
La scelta degli studi è stata effettuata seguendo norme metodologiche particolarmente stringenti, in particolare quelle suggerite dall’Institute of Medicine (IOM) e i criteri di valutazione AMSTAR-2, un parametro internazionale per la verifica della qualità delle revisioni sistematiche.
L’obiettivo primario della revisione era individuare trattamenti con una solida dimostrazione di efficacia nel ridurre i sintomi principali del PTSD, nel promuovere la remissione della diagnosi e nel minimizzare gli effetti collaterali gravi.

Una novità rilevante delle linee guida è la classificazione dei trattamenti psicologici, ora suddivisi in interventi di prima e seconda scelta.
Gli interventi di prima scelta, che hanno ricevuto la raccomandazione più forte, comprendono:

  • Terapia di Esposizione Prolungata (PE): sessioni ripetute e progressive di esposizione al ricordo dell’evento traumatico, finalizzate a diminuire l’angoscia e la tendenza all’elusione ad esso collegate.
  • Terapia di Elaborazione Cognitiva (CPT): incentrata sull’individuazione e la correzione di schemi mentali erronei relativi all’esperienza traumatica e alle sue ripercussioni.
  • Terapia Cognitivo-Comportamentale focalizzata sul trauma (TF-CBT): un approccio che integra l’esposizione, tecniche di tipo cognitivo e l’apprendimento di competenze specifiche per affrontare lo stress.

Un mutamento importante riguarda la posizione del metodo Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR).

Tale decisione è scaturita da analisi comparative che hanno evidenziato una coerenza minore nei risultati se confrontati con le terapie inquadrate come opzioni prioritarie.

Le linee guida formulano una raccomandazione condizionata per l’impiego di alcuni antidepressivi, suggerendone l’utilizzo in adulti con PTSD nel caso in cui le terapie psicologiche di prima scelta non siano accessibili, preferite o indicate.
In particolare, vengono presi in considerazione fluoxetina, paroxetina, sertralina e venlafaxina.

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EMDR: Aggiornamenti, Controversie e Ipotesi di Funzionamento

La decisione delle linee guida APA di declassare l’EMDR a terapia di seconda scelta ha suscitato notevoli dibattiti. Alcuni esperti mettono in discussione la sua efficacia universale, sollevando interrogativi sul perché dovrebbe funzionare sia sulla depressione che sul trauma, o sia sul DOC che sul trauma. Inoltre, si interroga sul ruolo dei movimenti oculari, dato che l’EMDR sembra funzionare anche senza di essi. Il dubbio principale è se l’EMDR sia una sofisticazione di una procedura espositiva, un modo come un altro di esporre il paziente a vissuti dolorosi con un protocollo rassicurante.

L’ipotesi più plausibile è che l’EMDR funzioni grazie al doppio compito: rievocare il ricordo traumatico e contemporaneamente reindirizzare l’attenzione altrove, permettendo al ricordo di arrivare alla coscienza per essere affrontato ed elaborato.
Questo effetto potrebbe essere ottenuto anche tramite la scrittura, esponendosi e contemporaneamente portando una quota dell’attenzione al creare.
L’assunto del doppio compito colloca l’EMDR nel novero delle terapie basate sull’esposizione, sebbene con un protocollo rigoroso, che potenzialmente mitiga le incertezze del terapeuta.

Trauma e PTSD: Comprendere la Complessità del Disturbo

Il termine “trauma” deriva dal greco e significa danneggiare, ledere, riferendosi sia a una ferita fisica che agli effetti di uno shock violento sull’organismo.
In psicologia clinica, indica l’impatto preponderante di uno stimolo sulle capacità dell’individuo di gestirlo. Esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche, dai “piccoli traumi” (esperienze soggettivamente disturbanti ma non particolarmente intense) ai “traumi T” (eventi che portano alla morte o minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care).

Nella classificazione DSM-5, le condizioni correlate a eventi traumatici e stressanti includono il Disturbo reattivo dell’attaccamento, il Disturbo da impegno sociale disinibito, il Disturbo da stress post-traumatico (PTSD), il Disturbo da stress acuto, i Disturbi dell’adattamento e altre due categorie non meglio specificate o specificate. Per lo sviluppo di un PTSD, è necessario che la persona sia stata esposta a un trauma, manifesti sintomi intrusivi, eviti stimoli associati al trauma, presenti alterazioni negative di pensieri ed emozioni e mostri marcate alterazioni dell’arousal e della reattività. La durata di queste alterazioni deve essere superiore a un mese e causare disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento.

La diagnosi di Trauma Complesso non è attualmente inclusa nel DSM 5, ma è oggetto di un vivace dibattito scientifico e culturale. La ricerca scientifica attuale si concentra sull’analisi degli effetti a lungo termine derivanti da abuso, maltrattamento e trascuratezza durante l’infanzia, sia sulla salute mentale che sull’assetto della personalità adulta.
Questo tipo di esperienze traumatiche, che possono condurre al Disturbo da Trauma Cumulativo, riguardano principalmente traumi di natura interpersonale, come l’abuso fisico e/o sessuale, l’abuso emotivo e la trascuratezza, l’esposizione a violenza assistita e la separazione precoce.

Verso un Approccio Integrato e Personalizzato al Trattamento del PTSD

Le nuove linee guida APA 2025 e il dibattito sull’EMDR sottolineano l’importanza di un approccio evidence-based e personalizzato al trattamento del PTSD. La scelta della terapia più appropriata deve considerare non solo l’efficacia clinica, ma anche le preferenze del paziente, la sua storia traumatica e la presenza di eventuali comorbidità. Un approccio integrato, che combini terapie psicologiche di prima scelta con interventi farmacologici e strategie di supporto psicosociale, può offrire le migliori opportunità di guarigione e recupero per le persone che soffrono di PTSD.

Riflessioni Finali: Comprendere e Affrontare il Trauma con Consapevolezza

Ciao! Spero che questo articolo ti sia stato utile per comprendere meglio il PTSD e le sue implicazioni. Vorrei condividere con te una nozione base di psicologia cognitiva: il modo in cui interpretiamo un evento traumatico ha un impatto significativo sulla nostra risposta emotiva e comportamentale. Ad esempio, se una persona interpreta un evento come una minaccia alla propria vita, è più probabile che sviluppi sintomi di PTSD rispetto a una persona che lo interpreta come una sfida da superare.

E ora, una nozione più avanzata: la riconsolidazione mnestica. Questo processo, come abbiamo visto, suggerisce che quando richiamiamo un ricordo traumatico, esso diventa temporaneamente instabile e può essere modificato. Questo significa che, attraverso interventi terapeutici mirati, possiamo aiutare le persone a “riscrivere” i loro ricordi traumatici, riducendone l’impatto emotivo e favorendo un processo di guarigione.

Ti invito a riflettere su come le tue esperienze passate, anche quelle apparentemente insignificanti, possano influenzare il tuo modo di percepire il mondo e di reagire alle sfide. Comprendere questi meccanismi può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e a promuovere il tuo benessere emotivo.


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