- Il 12% degli studenti usa psicofarmaci senza prescrizione.
- Il 76% dei giovani consuma alcolici annualmente.
- Il 57% degli studenti gioca d'azzardo, l'11% a rischio.
## Un’analisi approfondita del report ESPAD Italia 2024
Il report ESPAD Italia 2024, curato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifc), ha acceso un campanello d’allarme riguardo i comportamenti a rischio tra gli adolescenti italiani. Lo studio, che ha coinvolto un campione di oltre 20.000 studenti delle scuole superiori (15-19 anni), evidenzia una trasformazione nelle abitudini e nelle dipendenze giovanili, con implicazioni significative per la salute mentale e fisica. *L’indagine rivela un aumento preoccupante dell’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica, un fenomeno che si affianca alla crescita delle dipendenze digitali e del gioco d’azzardo online. Questo scenario complesso richiede un’azione coordinata tra scienza, scuola e famiglie per proteggere il benessere dei giovani.
## Psicofarmaci: Un’automedicazione pericolosa
Uno dei dati più allarmanti emersi dal report è l’incremento dell’automedicazione con psicofarmaci tra gli adolescenti. Il 12% degli studenti ha dichiarato di aver utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica nell’ultimo anno, con una netta prevalenza tra le ragazze (16% contro il 7,5% dei ragazzi). Questo fenomeno, secondo i ricercatori, si configura come una forma di autoterapia “fai-da-te”, spesso utilizzata per gestire ansia, stress e disagio emotivo. La facilità di accesso a questi farmaci, reperibili online o sottratti in ambito familiare, aggrava ulteriormente la situazione. È fondamentale comprendere le motivazioni alla base di questo comportamento e offrire alternative valide per la gestione dello stress e dell’ansia.

## Alcol, Cannabis e Nuove Dipendenze: Un panorama in evoluzione
Nonostante l’allarme sull’uso di psicofarmaci, l’alcol rimane un elemento centrale nella socialità giovanile. Il 76% dei giovani ha riferito di aver consumato bevande alcoliche nell’ultimo anno, e desta preoccupazione sia l’aumento dei casi di binge drinking (ossia l’ingestione di notevoli quantità di alcol in tempi rapidi) che l’abbassamento dell’età in cui si verifica la prima intossicazione alcolica, spesso prima dei 14 anni.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’utilizzo di cannabis, pur mantenendo la sua posizione come la sostanza illecita più diffusa, ha registrato una diminuzione, raggiungendo i livelli più bassi dell’ultimo decennio.
Un’ulteriore campanello d’allarme concerne il gioco d’azzardo, che ha raggiunto il suo picco storico: il 57% degli studenti ha partecipato a giochi d’azzardo nell’ultimo anno, nonostante i divieti, e l’11% di questi mostra un profilo di rischio.
L’ambiente digitale, infine, assume un ruolo cruciale, manifestandosi attraverso l’uso compulsivo della rete, fenomeni di cyberbullismo e la partecipazione a “challenge” online.
## Disparità Territoriali e Strategie di Prevenzione
Il report evidenzia una marcata eterogeneità geografica nei modelli di consumo. L’impiego di psicofarmaci senza controllo medico è maggiormente diffuso nelle regioni settentrionali d’Italia, in particolare in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Le regioni centrali, invece, registrano percentuali più elevate per il consumo di cocaina e cannabis, con picchi notevoli nel Lazio e in Umbria, mentre il primato per il fumo di sigarette tradizionali è mantenuto dalle regioni del Sud e delle Isole. Queste differenze territoriali sottolineano la necessità di interventi mirati e personalizzati, che tengano conto delle specificità di ogni contesto locale. È fondamentale ampliare la prevenzione basata sull’evidenza, dando priorità alla salute mentale e al benessere, e intervenendo negli ambiti digitali per limitare l’esposizione dei giovani ai rischi online.*
## Un Futuro Sostenibile per la Salute Mentale degli Adolescenti: Prospettive e Riflessioni
I dati del report ESPAD Italia 2024 ci offrono uno spaccato complesso e preoccupante della realtà adolescenziale. L’aumento dell’automedicazione con psicofarmaci, la persistenza del consumo di alcol e l’emergere di nuove dipendenze digitali e dal gioco d’azzardo richiedono un’azione urgente e coordinata. Ma cosa possiamo fare concretamente per invertire questa tendenza?
Una nozione base di psicologia cognitiva ci ricorda che i pensieri influenzano le emozioni e i comportamenti. Aiutare gli adolescenti a sviluppare un pensiero critico e consapevole, a riconoscere e gestire le proprie emozioni, può essere un primo passo fondamentale per prevenire comportamenti a rischio.
A un livello più avanzato, la psicologia comportamentale ci offre strumenti efficaci per modificare le abitudini e le dipendenze. Interventi basati sul rinforzo positivo, sulla terapia cognitivo-comportamentale e sulla mindfulness possono aiutare gli adolescenti a sviluppare strategie di coping più sane e a superare le difficoltà.
Ma la vera sfida è quella di creare un ambiente sociale e culturale che promuova il benessere e la salute mentale. Dobbiamo interrogarci sulle pressioni e sulle aspettative che gravano sui nostri giovani, sulla mancanza di opportunità e di modelli positivi, sulla solitudine e sull’isolamento che spesso li spingono verso comportamenti autodistruttivi. Solo affrontando queste cause profonde potremo costruire un futuro più sano e sostenibile per la salute mentale degli adolescenti.
Riflettiamo insieme: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per contribuire a questo cambiamento? Un ascolto più attento, un gesto di empatia, un consiglio disinteressato possono fare la differenza nella vita di un adolescente in difficoltà. Non sottovalutiamo il potere delle piccole azioni, perché sono quelle che, sommate insieme, possono trasformare il mondo.








