- Oltre 150 pezzi esposti a "The Plot #1" di 100+ studenti.
- Focus laboratori: stereotipi, bias cognitivi e fake news.
- L'iniziativa "A Postcard for Floyd" ha visto 100 nuove cartoline.
Il 28 maggio 2025, presso lo Spazio Musa di Torino, ha preso il via un’iniziativa innovativa: la Fondazione The Plot ha inaugurato il suo primo evento pubblico, la mostra “The Plot #1”. Questa giornata è stata interamente dedicata all’esplorazione del dialogo tra arte e neuroscienze comportamentali, un campo di studi che analizza l’interazione tra il cervello e l’ambiente circostante. L’obiettivo principale è svelare i meccanismi cerebrali che influenzano i comportamenti umani, con un’attenzione particolare alle radici di paure, stereotipi e pregiudizi.
La fondazione, nata da un’idea dell’artista Giangiacomo Rocco di Torrepadula, si propone di utilizzare il linguaggio universale dell’arte per rendere accessibili concetti complessi e promuovere una società più consapevole. Il progetto si articola su due fronti: la realizzazione di eventi artistici di grande impatto e un’attività educativa capillare nelle scuole, con l’obiettivo di seminare conoscenza tra i giovani e stimolare una riflessione critica sui meccanismi che guidano il comportamento umano.
“The Plot #1”: Una Rassegna di Creazioni Giovanili
La rassegna “The Plot #1” costituisce l’apice della branca formativa della Fondazione, presentando i lavori artistici creati dai ragazzi che hanno preso parte ai workshop incentrati sulle neuroscienze comportamentali. Tra gli istituti partecipanti figurano l’Istituto Comprensivo Antonelli Casalegno di Torino, le sedi torinesi e milanesi della Scuola Internazionale di Comics, e l’Istituto Ven. A Luzzago di Brescia.
Si sono inoltre potute ammirare 100 nuove cartoline legate all’iniziativa “A Postcard for Floyd”, giunte dopo l’evento svoltosi nella medesima location torinese l’anno precedente. Nel complesso, l’esposizione ha compreso più di 150 pezzi, tra disegni, illustrazioni, collage, incisioni, reel e installazioni, frutto dell’impegno di oltre 100 studenti, seguiti dai loro docenti. I laboratori, diretti da Giangiacomo Rocco di Torrepadula, si sono concentrati su argomenti fondamentali come gli stereotipi, i bias cognitivi e le fake news, attrezzando gli studenti con gli strumenti delle neuroscienze comportamentali per affrontarli. La principale comunicazione trasversale delle varie opere si manifesta in modo evidente: disvelare i processi mentali dell’essere umano al fine di evitare di rimanere intrappolati nei loro automatismi, apprendere tali dinamiche e quindi acquisire una maggiore libertà nell’agire e nel pensare.

I Laboratori Artistici: Ascolto, Stereotipi di Genere e Unione nella Diversità
I laboratori artistici sono stati implementati grazie al contributo prezioso degli insegnanti ed erano fondamentalmente imperniati su tre tematiche cardine: l’arte dell’ascolto, sconfitte degli stereotipi di genere, insieme a un’accentuata attenzione all’unione nelle differenze. Attraverso interventi pratici mirati alle questioni del pregiudizio e dell’ansia – elementi scatenanti delle varie forme di discriminazione – queste attività hanno promosso il dialogo interattivo sull’importanza tanto del senso d’ascolto, quanto della necessaria abilità empatica. A tal fine ci si è avvalsi di metodi innovativi derivanti dalle neuroscienze comportamentali così come dalla sfera artistica per facilitare nuove forme di espressione attraverso l’arte stessa.
Ciò che risulta essenziale considerare è il carattere intrinsecamente emotivo dei pregiudizi abbinato alle paure; pertanto tali aspetti sono stati esplorati attraverso potenti evocazioni emozionali. In questa ottica propositiva, le neuroscienze comportamentali hanno rivelato fattori cruciali legati ai processi cognitivi dietro a tale fenomenologia negativa; ancora più precisamente, queste paure non solo rivestono funzione storica nella nostra risposta biologica alla minaccia ma risultano anche dissonanti rispetto all’evoluzione odierna poiché ormai tantissime strutture cerebrali mantengono ferma una programmazione attinente alla salvaguardia nell’arcaico contesto paleolitico. Pertanto, le risposte a determinati stimoli provenienti dalla società odierna possono apparire esagerate, dando vita a ansie amplificate in relazione alle minacce effettive. Tali stimolazioni agiscono in profondità, attivando dinamiche inconsce che contribuiscono alla formazione di pregiudizi e modelli comportamentali distorti.
Verso una Società Più Consapevole: Il Ruolo dell’Arte e delle Neuroscienze
La Fondazione The Plot rappresenta un’iniziativa di grande importanza nel panorama culturale italiano, poiché si propone di affrontare temi cruciali come i pregiudizi, la discriminazione e la paura attraverso un approccio innovativo che combina l’arte e le neuroscienze comportamentali. In un mondo sempre più polarizzato e complesso, è fondamentale comprendere i meccanismi che guidano il nostro comportamento e sviluppare strumenti per superarli. L’arte, con la sua capacità di emozionare e stimolare la riflessione, può svolgere un ruolo fondamentale in questo processo, aprendo nuove prospettive e favorendo un dialogo costruttivo.
L’iniziativa “A Postcard for Floyd”, nata in seguito alla tragica morte di George Floyd nel 2020, è un esempio emblematico di come l’arte possa essere utilizzata per generare una riflessione corale sul problema del razzismo. Il progetto ha coinvolto centinaia di persone provenienti dal mondo dell’arte, della cultura e della società civile, che hanno espresso le loro riflessioni attraverso cartoline, creando un’opera collettiva di grande impatto emotivo e sociale. La Fondazione The Plot intende continuare nel suo impegno, sostenendo attività destinate a incrementare la consapevolezza, stimolare l’empatia e favorire l’inclusione; tutto ciò nella speranza di edificare una comunità più equa e ricca di umanità.
Conclusione: Liberarsi dalle Trame del Cervello per Scrivere un Futuro Più Libero
La mostra “The Plot #1” e l’attività della Fondazione The Plot rappresentano un invito a riflettere sui meccanismi che guidano il nostro comportamento e a liberarci dalle trame del cervello per scrivere un futuro più libero e consapevole. In un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da informazioni e stimoli, è fondamentale sviluppare un pensiero critico e una capacità di ascolto che ci permettano di superare i pregiudizi e di abbracciare la diversità. L’arte, con la sua capacità di emozionare e di stimolare la riflessione, può essere uno strumento prezioso in questo percorso, aprendo nuove prospettive e favorendo un dialogo costruttivo tra individui e culture diverse.
Amici lettori, riflettiamo insieme su un concetto chiave della psicologia cognitiva: il bias di conferma. Questo bias ci porta a cercare e interpretare le informazioni in modo da confermare le nostre credenze preesistenti, ignorando o sminuendo le prove contrarie. Nel contesto dei pregiudizi e degli stereotipi, questo meccanismo può rafforzare le nostre convinzioni negative verso determinati gruppi, rendendo difficile il cambiamento. Esploriamo ora un argomento di maggiore complessità: la plasticità neurale. La straordinaria capacità del cervello di adattarsi lo rende capace di ristrutturarsi e riorganizzarsi alla luce delle esperienze vissute. In sostanza, nonostante le nostre predisposizioni mentali siano state definite da circostanze specifiche, abbiamo l’opportunità di riconfigurare i nostri schemi cognitivi tramite apprendimento costante, apertura verso nuove visioni del mondo e coltivazione dell’empatia.
Invito ciascuno di voi a meditare su questi punti: quali pregiudizi potrebbero risiedere inconsciamente in voi? Da dove attingete solitamente informazioni? Siete pronti ad interrogare le vostre idee consolidate per accogliere orizzonti differenti? Non dimenticate: una piena consapevolezza rappresenta sempre il primo gradino nel processo trasformativo.
- Pagina Facebook dell'associazione che gestisce The Plot #1: dettagli sull'iniziativa.
- Sito ufficiale della fondazione The Plot, fondata da Giangiacomo Rocco di Torrepadula.
- Dettagli sull'evento 'The Plot #1' presso lo Spazio Musa di Torino.
- Dettagli sull'evento inaugurale della Fondazione The Plot, focus su arte e neuroscienze.